Semplice, il mio ultimo commento sul Covid avviene prima di Marzo, ovvero quando la Pandemia doveva ancora arrivare in Italia pesantemente, quando era diffusa quasi solo in oriente con numeri bassi (tutt’ora Cina, Giappone e Corea insieme fanno i contagiati del Belgio). La mia convinzione era che come gli altri Coronavirus precedenti (SARS, H1N1...) sarebbero scomparsi prima di propagarsi in Europa e che quindi condizionare pesantemente la nostra vita fosse eccessivo.
I fatti hanno dimostrato che le mie speranze erano vane, il pericolo c’era, i morti ci sono, conoscevo persone morte di Covid, mia sorella é un medico di un reparto Covid in Lombardia e non ti dico cosa ha visto.
Uno puó fare tutte le considerazioni che vuole a priori, questo vale per il Covid, come per Giampaolo, come per Bennacer, ma poi deve guardare i fatti e poter commentare giudicando questi, non difendere la posizione che si era presa all’inizio o quella conveniente.
Ho temuto e temo per la vita di mia Sorella, per quella dei miei Genitori che dovevano guardare le nipoti di 6 e 7 anni da fuori dalla finestra per evitare il contagio, ma coprire mia sorella e il marito che facevano turni da 16h in ospedale.
Non voglio che ritorni quel periodo, non dico di chiudersi in casa, ma usare prudenza, cautela, rispettare distanze, mascherine, igiene. Non combattere una guerra a difesa della scomparsa del Covid.
Anche mia sorella mi dice che al momento in Italia la virulenza é molto piú bassa di prima (forse anche perché prima di moltissimi infetti trattavamo solo i piú gravi, adesso guardiamo anche gli asintomatici o i debolmente sintomatici) e pur mantenendo tanti accorgimenti la paura é diminuita. Ma viviamo in un mondo interconnesso, ci sono parti di questo dove la violenza dell’infezione é al suo massimo e si sposta e muta. Non possiamo abbassare la guardia.