Niente più fuorigioco per pochi centimetri.

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Francamente sono d'accordo. Di recente in Premier ci sono stati dei lunghi stop durante le partite per esaminare le immagini e decidere per fuorigioco di una mano o di un gomito. Secondo me è troppo.

Non so se questa decisione sia la migliore, perchè poi potrebbe portare a confusione e polemiche (quanto è un fuorigioco di "poco"? e se succede in una finale o un match decisivo?), ma ritengo giusto intervenire sul regolamento per migliorare l'uso della VAR sui fuorigioco.

Dal mio punto di visto la soluzione migliore sarebbe valutare unicamente la posizione dei piedi, ignorando il resto del corpo, ridurrebbe di molto la complessità della valutazione anche per la VAR.

In questi giorni in premier ne sono successi un bel pò di episodi al limite , vedi il gol annullato a kane, azione nella quale si è pure stirato.
Il fatto stesso che ne stiano capitando parecchi però di episodi del genere dovrebbe farci intuire come la 'guerra' per stare in gioco al di qua della linea ormai sia serrata sulle frazioni di secondo e sui millimetri.
Quel che voglio dire è che quello che ormai spacciamo come casi limite in realtà sono la normalità.
Circa la tua idea di valutare la posizione dei piedi e solo quella : anche io ho sempre pensato che fosse la cosa più logica e ovvia però capirai che stare col busto piegato in avanti anzichè all'indietro aiuta non poco nello scatto per raggiungere la palla.
Quindi se si è in fuorigioco per un lobo dell'orecchio che sporge oltre la linea va bene cosi, magari proprio quel lobo in più avrebbe consentito all'attaccante di arrivare per primo sulla palla.
Sulla posizione di partenza ormai il margine di errore è stato azzerato o quasi, quel che va migliorato è il blocca immagini sulla partenza della palla.
Ma la strada è segnata, io credo non si possa tornare indietro.
Sicuramente il calcio è cambiato, sicuramente le esultanze sono frenate/condizionate ma abbiamo decisioni più oggettive e mi basta questo.
Il lobo dell'orecchio che oggi mi fa imprecare magari in futuro mi farà esultare.
 
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Qui la discussione sta su due livelli completamente incompatibili.

Un livello si affida alla filosofia sportiva, il giudizio umano e l'impatto mediatico. Il calcio è sempre stato governato in un certo modo, arbitri, giudizi corretti o meno, polemiche, etc etc. Non si può interrompere una partita per 20 minuti per una azione confusa.

L'altro livello è quello tecnico-scientifico. Possiamo scendere fino a livello atomico e giudicare se l'orbitale dell'ultimo atomo della scarpa dell'attaccante era aldilà di quello del gomito del difensore, giudicarlo in automatico senza i replay o gli arbitri.

Quale strada vuoi percorrere? Quanta precisione vuoi in un giudizio che rende allora completamente inutile il fattore umano? Se non vuoi il giudizio tecnico-scientifico allora accettiamo che esistano errori e interpretazioni più o meno faziose, strumentali e a discapito di una squadra in modo selettivo e magari politicamente pilotato.

Io credo che tra 20 anni saremo ancora qui a discutere di fuorigioco.

Secondo me ancora più importante è decidere a cosa serve il VAR.

Per qualcuno deve essere uno strumento che garantisce i tifosi dagli imbrogli e sotterfugi utilizzati dai cattivi e potenti per piegare le regole al proprio servizio.
A questo scopo cercano di definire uno strumento oggettivo, automatico, non manipolabile, che garantisca il "giudizio uguale per tutti".

Per me invece questo aspetto conta zero virgola zero.

Se si parte dal presupposto che qualcuno manovra sempre lo farà e troverà il modo per farlo. Se prima corrompeva gli arbitri poi corromperà registi, operatori, giornalisti, addetti alla VAR...

Per me gli arbitri fanno parte del gioco e sono corretti, come corretto può essere un uomo. Non mi serve controllare gli arbitri, mi serve correggere eventualmente loro errori macroscopici di valutazione che fanno si che vengano violate le regole fair della competizione.
Le regole servono ad uno scopo. Nel calcio le regole sono state introdotte con un obbiettivo e sempre questo va tenuto a mente quando le si applica. In questa ottica, i centimetri non sono rilevanti, conta se l'attaccante ha preso o meno un vantaggio non corretto. Quindi la direzione data (il fuorigioco c'è quando è palese) va in questa direzione e aiuta la corretta interpretazione della regola.

Lascio ai giudici valutare cosa sia netto e cosa non lo è. Così cosa è un fallo o un contrasto regolare. La difesa dal canto suo non deve utilizzare la regola a proprio vantaggio. Deve preoccuparsi di difendere sull'attaccante, non di metterlo in fuorigioco.
 
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In questi giorni in premier ne sono successi un bel pò di episodi al limite , vedi il gol annullato a kane, azione nella quale si è pure stirato.
Il fatto stesso che ne stiano capitando parecchi però di episodi del genere dovrebbe farci intuire come la 'guerra' per stare in gioco al di qua della linea ormai sia serrata sulle frazioni di secondo e sui millimetri.
Quel che voglio dire è che quello che ormai spacciamo come casi limite in realtà sono la normalità.
Circa la tua idea di valutare la posizione dei piedi e solo quella : anche io ho sempre pensato che fosse la cosa più logica e ovvia però capirai che stare col busto piegato in avanti anzichè all'indietro aiuta non poco nello scatto per raggiungere la palla.
Quindi se si è in fuorigioco per un lobo dell'orecchio che sporge oltre la linea va bene cosi, magari proprio quel lobo in più avrebbe consentito all'attaccante di arrivare per primo sulla palla.
Sulla posizione di partenza ormai il margine di errore è stato azzerato o quasi, quel che va migliorato è il blocca immagini sulla partenza della palla.
Ma la strada è segnata, io credo non si possa tornare indietro.
Sicuramente il calcio è cambiato, sicuramente le esultanze sono frenate/condizionate ma abbiamo decisioni più oggettive e mi basta questo.
Il lobo dell'orecchio che oggi mi fa imprecare magari in futuro mi farà esultare.

Ma è sport. Non è amministrazione della legge!

Come si fa ad accettare di tenere in sospeso l'esultanza in cambio della garanzia che la sovrapposizione delle proiezioni dei corpi non violi il fosso di Helm eretto dalla proiezione del naso dell'ultimo difensore?

L'annullamento di un gol per fuorigioco deve essere una eccezione che avviene 4-5 volte l'anno. non due volte a partita. L'unico modo di farlo è mettere delle regole per le quali i margini di tolleranza siano tali che solo un marchiano errore del guardialinee porti all'annullamento.
 
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Ma è sport. Non è amministrazione della legge!

Come si fa ad accettare di tenere in sospeso l'esultanza in cambio della garanzia che la sovrapposizione delle proiezioni dei corpi non violi il fosso di Helm eretto dalla proiezione del naso dell'ultimo difensore?

L'annullamento di un gol per fuorigioco deve essere una eccezione che avviene 4-5 volte l'anno. non due volte a partita. L'unico modo di farlo è mettere delle regole per le quali i margini di tolleranza siano tali che solo un marchiano errore del guardialinee porti all'annullamento.

Proprio tu che difendi a spada tratta il fpf mi muovi queste osservazioni?
Non è sport, è business.
Se metti regole oggettive un ottavo di finale di champions tra real e l'ajax di turno sarà sempre indirizzato e in tempi di calcio azienda tutto ciò è inammissibile.
 
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Proprio tu che difendi a spada tratta il fpf mi muovi queste osservazioni?
Non è sport, è business.
Se metti regole oggettive un ottavo di finale di champions tra real e l'ajax di turno sarà sempre indirizzato e in tempi di calcio azienda tutto ciò è inammissibile.

Scusa, non voglio fare polemica, capisco e rispetto le opinioni diverse, è un argomento controverso, ma cosa centra? A parte che forse hai invertito oggettivo con soggettivo. Parto dal presupposto che sia così

Dato che io sono per il rispetto delle regole finanziarie (perchè per me quelle definiscono una corretta competizione) dovrei essere favorevole ad una applicazione delle regole inefficiente, manipolabile e contro la filosofia del gioco?

Come ho spiegato, per me il metodo "buon senso" è quello più facile da applicare, meno manipolabile e più in linea con lo spirito del gioco e quindi da preferirsi a tutti i livelli.


Infine una chiosa... le regole del FPF sono quelle che hanno impedito al City di fare un boccone di tutte le competizioni europee e hanno permesso ad una squadra storica e gloriosa come il Liverpool di riemergere dalle ceneri e dominare CL e Premier.
Basta sapere operare bene.
 

Lineker10

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In questi giorni in premier ne sono successi un bel pò di episodi al limite , vedi il gol annullato a kane, azione nella quale si è pure stirato.
Il fatto stesso che ne stiano capitando parecchi però di episodi del genere dovrebbe farci intuire come la 'guerra' per stare in gioco al di qua della linea ormai sia serrata sulle frazioni di secondo e sui millimetri.
Quel che voglio dire è che quello che ormai spacciamo come casi limite in realtà sono la normalità.
Circa la tua idea di valutare la posizione dei piedi e solo quella : anche io ho sempre pensato che fosse la cosa più logica e ovvia però capirai che stare col busto piegato in avanti anzichè all'indietro aiuta non poco nello scatto per raggiungere la palla.
Quindi se si è in fuorigioco per un lobo dell'orecchio che sporge oltre la linea va bene cosi, magari proprio quel lobo in più avrebbe consentito all'attaccante di arrivare per primo sulla palla.
Sulla posizione di partenza ormai il margine di errore è stato azzerato o quasi, quel che va migliorato è il blocca immagini sulla partenza della palla.
Ma la strada è segnata, io credo non si possa tornare indietro.
Sicuramente il calcio è cambiato, sicuramente le esultanze sono frenate/condizionate ma abbiamo decisioni più oggettive e mi basta questo.
Il lobo dell'orecchio che oggi mi fa imprecare magari in futuro mi farà esultare.

Bisogna anche partire dal presupposto che parliamo di due mondi culturalmente molto distanti sul piano sportivo.

In Italia veniamo da decenni di polemiche su episodi arbitrali. Per noi la certezza di una decisione è fondamentale. Il VAR ci ha liberato da un calcio polemico, dai sospetti e da fatti molto meno sospetti. Siamo il paese di Calciopoli e tanti altri casi.

In Inghilterra le polemiche sulle decisioni arbitrali sono marginali. Allenatori e giocatori che si lamentano dopo una partita sono visti malissimo. C'è generale accettazione dell'errore arbitrale. Una cosa difficile da capire per noi italiani.

Normale dunque che ci sia un approccio diverso verso il VAR e prevedibile che siano gli inglesi quello meno entusiasti e più critici. Noi diciamo no problem per una gioia smorzata se poi la decisione è corretta, pure per fuorigioco millimetrico, gli inglesi no, pensano di fatto tutto il contrario. Per loro il VAR è uno strumento utile per evitare gli errori più gravi.
 
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Qui la discussione sta su due livelli completamente incompatibili.

Un livello si affida alla filosofia sportiva, il giudizio umano e l'impatto mediatico. Il calcio è sempre stato governato in un certo modo, arbitri, giudizi corretti o meno, polemiche, etc etc. Non si può interrompere una partita per 20 minuti per una azione confusa.

L'altro livello è quello tecnico-scientifico. Possiamo scendere fino a livello atomico e giudicare se l'orbitale dell'ultimo atomo della scarpa dell'attaccante era aldilà di quello del gomito del difensore, giudicarlo in automatico senza i replay o gli arbitri.

Quale strada vuoi percorrere? Quanta precisione vuoi in un giudizio che rende allora completamente inutile il fattore umano? Se non vuoi il giudizio tecnico-scientifico allora accettiamo che esistano errori e interpretazioni più o meno faziose, strumentali e a discapito di una squadra in modo selettivo e magari politicamente pilotato.

Io credo che tra 20 anni saremo ancora qui a discutere di fuorigioco.

Eh si, io concordo con quanto dici.

Infatti la mia scelta di considerare il fuorigioco una cosa "a parte", è pienamente cosciente. A costo di rinunciare all' oggettività totale.

Va preso per quel che è: una regola atta a non permettere agli attaccanti di stare sempre davanti al portiere avversario.

Proprio per questo, ACCETTO di pensare: se era fuorigioco di un unghia ma hanno convalidato lo stesso il gol ai miei avversari, pazienza.

Come hai ben detto, la penserò cosi almeno fino a quando non inventeranno un sistema analogo al gol/no-gol per il fuorigioco.
 
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Scusa, non voglio fare polemica, capisco e rispetto le opinioni diverse, è un argomento controverso, ma cosa centra? A parte che forse hai invertito oggettivo con soggettivo. Parto dal presupposto che sia così

Dato che io sono per il rispetto delle regole finanziarie (perchè per me quelle definiscono una corretta competizione) dovrei essere favorevole ad una applicazione delle regole inefficiente, manipolabile e contro la filosofia del gioco?

Come ho spiegato, per me il metodo "buon senso" è quello più facile da applicare, meno manipolabile e più in linea con lo spirito del gioco e quindi da preferirsi a tutti i livelli.


Infine una chiosa... le regole del FPF sono quelle che hanno impedito al City di fare un boccone di tutte le competizioni europee e hanno permesso ad una squadra storica e gloriosa come il Liverpool di riemergere dalle ceneri e dominare CL e Premier.
Basta sapere operare bene.

Scusami, si ovviamente volevo scrivere 'soggettivo'.
Anche io rispetto il tuo parere però, siccome uefa, fifa ecc ecc hanno il marcio fino al midollo, perdonami ma l'espressione 'buon senso' mi strappa un sorriso.
Già ce lo vedo l'arbitro armato di buon senso che fischia il fuorigioco a favore delle solite note e contro le piccole di turno.
Il calcio ha bisogno di regole chiare e che non si prestano a interpretazioni soggettive, altrimenti dovremmo tirare fuori il discorso di Buffon che si appella alla sensibilità dell'arbitro di turno.
E' fuorigioco per un polpastrello? Pazienza.
Ti hanno strozzato l'urlo in gola? Pazienza.
Tieni conto che per un urlo strozzato c'è sempre dall'altra parte un urlo liberatorio.
 
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Bisogna anche partire dal presupposto che parliamo di due mondi culturalmente molto distanti sul piano sportivo.

In Italia veniamo da decenni di polemiche su episodi arbitrali. Per noi la certezza di una decisione è fondamentale. Il VAR ci ha liberato da un calcio polemico, dai sospetti e da fatti molto meno sospetti. Siamo il paese di Calciopoli e tanti altri casi.

In Inghilterra le polemiche sulle decisioni arbitrali sono marginali. Allenatori e giocatori che si lamentano dopo una partita sono visti malissimo. C'è generale accettazione dell'errore arbitrale. Una cosa difficile da capire per noi italiani.

Normale dunque che ci sia un approccio diverso verso il VAR e prevedibile che siano gli inglesi quello meno entusiasti e più critici. Noi diciamo no problem per una gioia smorzata se poi la decisione è corretta, pure per fuorigioco millimetrico, gli inglesi no, pensano di fatto tutto il contrario. Per loro il VAR è uno strumento utile per evitare gli errori più gravi.

Su questo hai ragione ma devono in qualche modo uniformarsi anche loro altrimenti possono sempre ricorrere anche alla 'exit dalla var'.
Il calcio inglese oggi è un'oasi felice ed effettivamente la var pare un'intrusa che danneggia il giochino.
 
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