Nagelsmann che record, il più giovane in semifinale di CL

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A.C Milan 1899

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Non si può paragonare il Milan ad un fiaba...Lipsia, Atalanta, Udinese, Bvb, Lione, Monaco, Ajax, Tottenham sono fiabe...il Milan deve ambire ad altro, il Milan deve essere come il Barca, cioè una squadra che da 13 edizioni di fila della CL va minimo ai quarti....Bayern...Real...quelli sono i nostri metri di paragone!

Sta roba l’avrò scritta 1000 volte. Non mi pare complicata da capire.

Ti immagini i tifosi del Real o dello United che sbavano per il Lipsia? Diresti ovviamente che si son fritti il cervello. Eppure nel magico mondo creato da una frangia di tifosi milanisti questo è possibile. Inoltre una volta che il Milan diventa come l’Atalanta vorrei capire come faremmo a tornare grandi.

L’Atalanta, la succursale dei gobbi, è bene ricordarlo, per far capire cosa, secondo alcuni, dovremmo diventare.



Amen.
 
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No, no, usiamo usiamo i cheat di FM. Che sono meglio dello sceicco. Compriamo dieci 15 enni che tra 5 anni diventeranno fortissimi e sistemiamo tutto. :ave:

aldilà delle battute che buttano in vacca il discorso, nessuno degli attuali giocatori del Milan sarebbe degno di far parte del Milan di 15-20 anni fa, ma neanche di striscio. Che si fa quindi? Non va bene il progetto Lipsia per i motivi che hai spiegato, ma faccio fatica a capire come possa andarti bene l'attuale """"""""progetto""""""" se si rapporta tutto a Real Madrid o al Milan di 15-20 anni fa. L'alternativa al progetto Lipsia è il Milan attuale. Ognuno valuta cosa sia meglio, però non capisco l'astio verso quello scritto da [MENTION=3577]Lineker10[/MENTION] se l'alternativa a quello che ha detto lui è la situazione attuale. Il lipsia non va bene perchè il Milan aveva Pirlo e Sheva, però va bene Bennacer al posto di Pirlo e Ibra quarantenne al posto di Sheva (e ho preso i due tra i più stimati, ma avrei potuto paragonare Romagnoli/Kjaer a Nesta o Cahlanoglu/Rebic a Kaka senza arrivare a Calabria e compagnia). O non vanno bene tutte e due le situazioni del Milan, quella attuale e quella ipotetica Lipsia o non si capisce come una possa andare bene e l'altra no se si tira in ballo Real Madrid e Milan vincitore di champions.
 

A.C Milan 1899

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Servivano certi presupposti per arrivare al tedesco, il primo è che il gruppo di calciatori non fosse dalla parte di Pioli. E' difficile spiegare ad un gruppo di lavoro perchè una squadra che non perde da mesi, gioca bene, sta con l'allenatore.....debba subire l'ennesimo cambiamento. Le cose si stravolgono quando vanno male. Lasciamo un altro anno a Pioli, a Maldini, a questo gruppo di ragazzi (con 3-4 innesti) e poi tiriamo le somme...ma una benedetta base di lavoro creiamola, non si può fare ogni anno l'anno zero.

Anche questo condivisibilissimo. Non si può, non si può fare l’anno zero ogni toffuto anno, anche perché diventa un self-perpetuating loop:

1. La squadra ci mette mezza annata a raccapezzarcisi, come negli ultimi tre anni in cui abbiamo sempre fatto gironi di ritorno da paura a fronte di gironi d’andata ridicoli, cosa normale quando ogni anno cambi almeno una tra proprietà, dirigenza (col risultato di avere, come fino a poco tempo fa, rose inallenabili ed inadatte a qualunque modulo perché concepite da teste diverse a spizzichi e bocconi) e allenatore, o addirittura tutte e tre assieme come nel 2017 (il cambio allenatore lì fu solo rimandato).

2. Siccome la squadra ci ha messo mezza annata ad ingranare si pensa che non valga e quindi si rivoluziona tutto riportando poi la squadra a rivivere il punto 1 che a sua volta porterà poi a rivivere il punto 2 con un’altra rivoluzione, la quale riporterà nuovamente al punto 1 ecc ecc.
 

mandraghe

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aldilà delle battute che buttano in vacca il discorso, nessuno degli attuali giocatori del Milan sarebbe degno di far parte del Milan di 15-20 anni fa, ma neanche di striscio. Che si fa quindi? Non va bene il progetto Lipsia per i motivi che hai spiegato, ma faccio fatica a capire come possa andarti bene l'attuale """"""""progetto""""""" se si rapporta tutto a Real Madrid o al Milan di 15-20 anni fa. L'alternativa al progetto Lipsia è il Milan attuale. Ognuno valuta cosa sia meglio, però non capisco l'astio verso quello scritto da @Lineker10 se l'alternativa a quello che ha detto lui è la situazione attuale. Il lipsia non va bene perchè il Milan aveva Pirlo e Sheva, però va bene Bennacer al posto di Pirlo e Ibra quarantenne al posto di Sheva (e ho preso i due tra i più stimati, ma avrei potuto paragonare Romagnoli/Kjaer a Nesta o Cahlanoglu/Rebic a Kaka senza arrivare a Calabria e compagnia). O non vanno bene tutte e due le situazioni del Milan, quella attuale e quella ipotetica Lipsia o non si capisce come una possa andare bene e l'altra no se si tira in ballo Real Madrid e Milan vincitore di champions.


Le battute hai iniziato a farle tu, io mi sono adeguato. Accetto chi mi dipinge come un fan dei beduini e ricambio con “fanatico di fm”, comunque si scherza, non avevo intenti offensivi.

Dove ho detto che mi va bene Pioli? Anzi ero favorevole ad un tandem Rangnick-Nagelsman. Ero contro l’ipotesi Rangnick allenatore. E contro l’idea di trasformare il Milan in una succursale dei top team europei. Ma forse con Nagelsman, se non altro per curiosità, sarei pure andato a vedere la puntata.

Ciò che contesto, e sono stufo di ripeterlo, è pensare di rilanciare il Milan trasformandolo in una provinciale. Ma seriamente ci son milanisti che vogliono che il Milan diventi come l’Atalanta? Cioè ci son milanisti che vorrebbero diventare la succursale dei gobbi? Mah, per me trasformare una Ferrari in una utilitaria è una follia.

Io chiedo: una volta diventati una succursale pensate davvero che si torni ad essere un grande club in un amen? Ci vorranno ancora anni ed anni. Insomma dobbiamo aspettare 4-5 anni per mettere in moto il progetto Lipsia, chiamiamolo così, poi magari almeno altri 5 per cercare di tornare ai vertici. Cioè anni ed anni a sperare. Sempre che tutto vada bene.

Francamente preferisco lo sceicco o il riccone, che magari sperpera soldi, ma mi dà più sicurezze. Anzi mi basterebbe un Suning ed un percorso come l’Inter.
 

Milanforever26

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Nessuno , credo, invoca sistemi dove si buttano soldi a perdere ma è anche vero che una realtà fallimentare può perseguire due strade :

- autofinanziamento dove con una programmazione pluriennale si risanano piano piano i conti e sempre piano piano e compatibilmente coi conti si lavora al rafforzamento della squadra per migliorare i risultati sportivi.
Di questo piano fanno anche parte le cessioni illustri : una società in rosso e che deve autofinanziarsi DEVE anche cedere i big.
Non è successo fino ad oggi ? Potrebbe succedere da domani.

-investimenti importanti per migliorare la squadra da subito e perseguire i risultati importanti . Investire vuol dire anche avere la forza di tenere i buoni in rosa.

Il milan oggi non è una società sana ma è fallimentare.
Ognuno sogni la strada che preferisce per uscirne ma non facciamo paragoni con lazio e atalanta perchè loro sono virtuose e hanno un percorso diverso da seguire e vengono da un recente passato differente.
Se sposiamo oggi la linea elliott e quella dell'autifinanziamento entriamo nell'ottica che oggi il risultato sul campo viene dopo il risanamento dei conti (nella migliore delle ipotesi è allo stesso livello) e che se arriva l'offertona per theo non abbiamo la forza economica per tenerlo.
Anche la juve ha venduto, mi dirai, per questioni di bilancio.
Ok, ma un conto è cedere un pezzo pregiato quando sei in alto , altro conto è cedere uno dei pochi buoni che hai.

Non si capisce perché noi non possiamo diventare virtuosi però..
Il problema è uno solo, la gestione oculata...

Se domani arriva un'offerta da 30 milioni per la turca che ha giocato 3 anni immondi e 3 mesi decenti e noi la rifiutiamo che pretendiamo di risanare?

è ovvio che se quando ne hai l'occasione anziché cedere un mediocre che ha indovinato 3 mesi te lo tieni e magari gli rinnovi pure a 3 netti poi non ti puoi certo lamentare se fra due anni il nr 10 del milan è un bidonazzo turco e che questo sia invendibile e ti occupi uno slot..

Se quando vai a spendere prendi A. Silva e Leao spendendo per due scommesse 75 milioni (oltre ai 75 buttati nel gabinetto per l'accoppiata di sole Pionte+Pasquetta) cosa pretendi poi??

Se invece operi bene, e prendi Bennacer e Theo quei soldi sono ben spesi..

La competenza è quello, saper chi comprare, saper quando vendere e quando no...il modello non può essere che servono 300 milioni ogni volta per rifare tutta la rosa perché si sbagliano il 90% dei colpi sul mercato...e oltretutto hai mezza squadra invendibile per via degli ingaggi assurdi regalati a gente che non vale quei soldi
 
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Non si capisce perché noi non possiamo diventare virtuosi però..
Il problema è uno solo, la gestione oculata...

Se domani arriva un'offerta da 30 milioni per la turca che ha giocato 3 anni immondi e 3 mesi decenti e noi la rifiutiamo che pretendiamo di risanare?

è ovvio che se quando ne hai l'occasione anziché cedere un mediocre che ha indovinato 3 mesi te lo tieni e magari gli rinnovi pure a 3 netti poi non ti puoi certo lamentare se fra due anni il nr 10 del milan è un bidonazzo turco e che questo sia invendibile e ti occupi uno slot..

Se quando vai a spendere prendi A. Silva e Leao spendendo per due scommesse 75 milioni (oltre ai 75 buttati nel gabinetto per l'accoppiata di sole Pionte+Pasquetta) cosa pretendi poi??

Se invece operi bene, e prendi Bennacer e Theo quei soldi sono ben spesi..

La competenza è quello, saper chi comprare, saper quando vendere e quando no...il modello non può essere che servono 300 milioni ogni volta per rifare tutta la rosa perché si sbagliano il 90% dei colpi sul mercato...e oltretutto hai mezza squadra invendibile per via degli ingaggi assurdi regalati a gente che non vale quei soldi

E' una bella domanda.
Io credo che si possa arrivare a una gestione virtuosa ma una gestione virtuosa da big è pur sempre una gestione particolare.
Non faccio quindi riferimento a lazio o atalanta o lipsia ma al bayern monaco di turno.

Il milan oggi è impantanato nei conti per via di tante scelte sbagliate e valutazioni sbagliate.
Le difficoltà economiche viaggiano a doppio filo coi risultati sportivi.
E' pur vero che siamo arrivati tanti anni fa alla fine di un ciclo e di un'epoca e non abbiamo saputo ricostruire. I tanti cambi di proprietà, di dirigenti , di strategie hanno fatto il resto.

Il milan dopo tanti all-in(definirei cosi i nostri mercati) e tanti soldi buttati può ambire a tornare virtuoso nei conti e competitivo sul campo?
Io credo che se per anni butti vagonate di milioni e sbagli tutto o quasi , non centri l'obiettivo sportivo e riempi la rosa di tanti mediocri e poi un giorno ti alzi e ti imponi di uscirne in modo virtuoso.... è durissima.
E' durissima perchè non è facile autofinanziarsi, ricostruire una rosa e risanare passivi in bilancio di -100.
E come fai???
Devi tagliare i costi, vendere benissimo, comprare meglio e sperare che azzecchi tutto.
Lo so che può sembrare da pazzi pretendere altri investimenti dopo tutti quelli che abbiamo speso ma se un investitore ha fatto l'azzardo non può certo uscirne andando a lavorare per 100 euro al giorno.

Quando fai disastri economici o ne esci continuando a investire per invertire la rotta o , per paradosso, è meglio fallire e ripartire da zero.
Altrimenti la strada è lunghissima.
Io la vedo cosi.

Gli errori a certi livelli si pagano.
Anche la juve dopo la retrocessione in serie B ha sbagliato due mercati consecutivi nell'opera di ricostruzione della squadra e ha buttato vagonate di milioni per giocatori mediocri che hanno bloccato operatività e crescita ma non per questo si sono alzati un mattino e hanno deciso di chiudere i rubinetti e uscirne solo con le capacità.
La rosa era da ricostruire e hanno continuato con gli investimenti, non hanno pensato che i krasic, i ferrara, gli amauri, i diego fossero la prova che non servisse investire e che se ne dovesse uscire diversamente.

Hanno investito ancora e coi marotta , i conte e i pirlo sono riusciti a creare una base forte. Poi la macchina si è avviata da sola ma senza quegli investimenti importanti la juve non sarebbe tornata a far la juve.
Se dopo tutti quei milioni buttati la proprietà avesse chiuso i rubinetti e avesse imposto ai dirigenti l'autofinanziamento la juve non sarebbe mai tornata ai vertici.
La prima juve ha messo i soldi ma ha peccato in capacità, non appena alle risorse si sono aggiunte le capacità il destino è cambiato.
Ma nessuno a torino si è sognato di andare avanti con krasic o con diego e ferrara allenatore con lo scopo di valutarli per poi venderli bene e comprare meglio.
Se hai fallito hai fallito, bisogna ripartire .
Se poi vuoi farlo da piccola o da grande fa tutta la differenza di questo mondo calcistico.
La juve ne è uscita da grande immettendo tante risorse per tornare ai vertici.
 

A.C Milan 1899

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E' una bella domanda.
Io credo che si possa arrivare a una gestione virtuosa ma una gestione virtuosa da big è pur sempre una gestione particolare.
Non faccio quindi riferimento a lazio o atalanta o lipsia ma al bayern monaco di turno.

Il milan oggi è impantanato nei conti per via di tante scelte sbagliate e valutazioni sbagliate.
Le difficoltà economiche viaggiano a doppio filo coi risultati sportivi.
E' pur vero che siamo arrivati tanti anni fa alla fine di un ciclo e di un'epoca e non abbiamo saputo ricostruire. I tanti cambi di proprietà, di dirigenti , di strategie hanno fatto il resto.

Il milan dopo tanti all-in(definirei cosi i nostri mercati) e tanti soldi buttati può ambire a tornare virtuoso nei conti e competitivo sul campo?
Io credo che se per anni butti vagonate di milioni e sbagli tutto o quasi , non centri l'obiettivo sportivo e riempi la rosa di tanti mediocri e poi un giorno ti alzi e ti imponi di uscirne in modo virtuoso.... è durissima.
E' durissima perchè non è facile autofinanziarsi, ricostruire una rosa e risanare passivi in bilancio di -100.
E come fai???
Devi tagliare i costi, vendere benissimo, comprare meglio e sperare che azzecchi tutto.
Lo so che può sembrare da pazzi pretendere altri investimenti dopo tutti quelli che abbiamo speso ma se un investitore ha fatto l'azzardo non può certo uscirne andando a lavorare per 100 euro al giorno.

Quando fai disastri economici o ne esci continuando a investire per invertire la rotta o , per paradosso, è meglio fallire e ripartire da zero.
Altrimenti la strada è lunghissima.
Io la vedo cosi.

Gli errori a certi livelli si pagano.
Anche la juve dopo la retrocessione in serie B ha sbagliato due mercati consecutivi nell'opera di ricostruzione della squadra e ha buttato vagonate di milioni per giocatori mediocri che hanno bloccato operatività e crescita ma non per questo si sono alzati un mattino e hanno deciso di chiudere i rubinetti e uscirne solo con le capacità.
La rosa era da ricostruire e hanno continuato con gli investimenti, non hanno pensato che i krasic, i ferrara, gli amauri, i diego fossero la prova che non servisse investire e che se ne dovesse uscire diversamente.

Hanno investito ancora e coi marotta , i conte e i pirlo sono riusciti a creare una base forte. Poi la macchina si è avviata da sola ma senza quegli investimenti importanti la juve non sarebbe tornata a far la juve.
Se dopo tutti quei milioni buttati la proprietà avesse chiuso i rubinetti e avesse imposto ai dirigenti l'autofinanziamento la juve non sarebbe mai tornata ai vertici.
La prima juve ha messo i soldi ma ha peccato in capacità, non appena alle risorse si sono aggiunte le capacità il destino è cambiato.
Ma nessuno a torino si è sognato di andare avanti con krasic o con diego e ferrara allenatore con lo scopo di valutarli per poi venderli bene e comprare meglio.
Se hai fallito hai fallito, bisogna ripartire .
Se poi vuoi farlo da piccola o da grande fa tutta la differenza di questo mondo calsictico.

Tutto perfetto e sacrosanto.
 

Masanijey

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E' una bella domanda.
Io credo che si possa arrivare a una gestione virtuosa ma una gestione virtuosa da big è pur sempre una gestione particolare.
Non faccio quindi riferimento a lazio o atalanta o lipsia ma al bayern monaco di turno.

Il milan oggi è impantanato nei conti per via di tante scelte sbagliate e valutazioni sbagliate.
Le difficoltà economiche viaggiano a doppio filo coi risultati sportivi.
E' pur vero che siamo arrivati tanti anni fa alla fine di un ciclo e di un'epoca e non abbiamo saputo ricostruire. I tanti cambi di proprietà, di dirigenti , di strategie hanno fatto il resto.

Il milan dopo tanti all-in(definirei cosi i nostri mercati) e tanti soldi buttati può ambire a tornare virtuoso nei conti e competitivo sul campo?
Io credo che se per anni butti vagonate di milioni e sbagli tutto o quasi , non centri l'obiettivo sportivo e riempi la rosa di tanti mediocri e poi un giorno ti alzi e ti imponi di uscirne in modo virtuoso.... è durissima.
E' durissima perchè non è facile autofinanziarsi, ricostruire una rosa e risanare passivi in bilancio di -100.
E come fai???
Devi tagliare i costi, vendere benissimo, comprare meglio e sperare che azzecchi tutto.
Lo so che può sembrare da pazzi pretendere altri investimenti dopo tutti quelli che abbiamo speso ma se un investitore ha fatto l'azzardo non può certo uscirne andando a lavorare per 100 euro al giorno.

Quando fai disastri economici o ne esci continuando a investire per invertire la rotta o , per paradosso, è meglio fallire e ripartire da zero.
Altrimenti la strada è lunghissima.
Io la vedo cosi.

Gli errori a certi livelli si pagano.
Anche la juve dopo la retrocessione in serie B ha sbagliato due mercati consecutivi nell'opera di ricostruzione della squadra e ha buttato vagonate di milioni per giocatori mediocri che hanno bloccato operatività e crescita ma non per questo si sono alzati un mattino e hanno deciso di chiudere i rubinetti e uscirne solo con le capacità.
La rosa era da ricostruire e hanno continuato con gli investimenti, non hanno pensato che i krasic, i ferrara, gli amauri, i diego fossero la prova che non servisse investire e che se ne dovesse uscire diversamente.

Hanno investito ancora e coi marotta , i conte e i pirlo sono riusciti a creare una base forte. Poi la macchina si è avviata da sola ma senza quegli investimenti importanti la juve non sarebbe tornata a far la juve.
Se dopo tutti quei milioni buttati la proprietà avesse chiuso i rubinetti e avesse imposto ai dirigenti l'autofinanziamento la juve non sarebbe mai tornata ai vertici.
La prima juve ha messo i soldi ma ha peccato in capacità, non appena alle risorse si sono aggiunte le capacità il destino è cambiato.
Ma nessuno a torino si è sognato di andare avanti con krasic o con diego e ferrara allenatore con lo scopo di valutarli per poi venderli bene e comprare meglio.
Se hai fallito hai fallito, bisogna ripartire .
Se poi vuoi farlo da piccola o da grande fa tutta la differenza di questo mondo calcistico.
La juve ne è uscita da grande immettendo tante risorse per tornare ai vertici.

Ho enorme stima per quello che scrivi sul forum e per le analisi ricche di contenuti che normalmente ci offri.
Ma questa volta trovo (personalmente) il tuo discorso un pò fumoso.
Oggi la situazione è disastrosa sia dal punto di vista tecnico che economico. Fin qui ci siamo?
L'obiettivo "finale" deve essere ritornare quanto più possibile ai vertici e non essere l'ottimo outsider di turno, e anche fin qui credo siamo tutti d'accordo.
Il modello Lipsia però (così come il modello Dortmund, Arsenal, etc etc) non è concepito nonostante si parli di squadre che hanno una reputazione a livello europeo importante, il Lipsia da poco.
Quindi, molto concretamente parlando, come si arriva da 0 a 10 se non passando da step intermedi come il 7 o l'8?
E' chiaro che la nostra ambizione o speranza non sia quella di diventare ottima squadra e rimanerci, ma io ad oggi sarei felicissimo di cominciare a diventare ottimo!
Teniamo presente un'altra cosa, può essere banale ma... Non è detto che il Milan torni mai sui livelli del Milan di Berlusconi!
Non dobbiamo avere la presunzione di pensare che quello sia lo standard, la normalità, come molti qui credono.
Ci deve essere l'ambizione di tornare su quel livello, ma è tutt'altro che la normalità.
Se prendiamo a campione 100 anni di storia, tutte le grandi squadre hanno avuto cicli, che sono iniziati ma sono sempre finiti.
E cosa ancora meno banale.. non siamo soli.. ci sono altre squadre, altrettanto grandi e prestigiose, ma comunque sempre una sola vincerebbe.
Gli obiettivi devono essere ambiziosi ma realizzabili, non si può sempre e continuamente vivere nel ricordo dei gol di Van Basten.

Mia opinione, sia chiaro.
 
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Il nuovo Valeri Lobanovski( forse meno ubriaco:asd:). Un gioco verticale con un movimento perpetuo dei giocatori che occupano lo spazio perfettamente. A tratti ieri è stato una lezione di calcio. Credo che con Werner in campo sarebbe stato un massacro.
Sabitzer è un po il simbolo di questa squadra. Un tuttocampista che sa fare tutto. Un giocatore completo con una tecncia di primo livello e un tiro micidiale.
Poi c'è Kevin Kampl che era un po sparito dai radar ultimamente ed è stato ieri un vero motorino ,un piacere rivedeloi a questi livelli.
Quello che stupisce di questa squadra è la grande qualità tecnica abinata alla velocità d'esecuzione nel gesto tecnico. Controlli passagi, appoggi, inserimenti, dai e vai tutto è fatto a mille.

Sembra un Dinamo Kiev 2.0 quello di Blokhine Belanov Zavarov, Rats, Demanyenko... E gia all'epoca in finale della Coppa delle Coppe a subire la furia ukraina c'era già l'Atletico Madrid . Un sparring partner preso a pallonate tutta la partita .

Come non parlare anche del Kiev di Shevchenko e Rebrov semi finalista della champions 1997 con il rotondo 4 a 0 ( che bel risultato eh..) rifilato ai catalani.

Come non parlare del primo Dynamo Kiev anni70 del rivoluzionario Lobanosky , una squadra che giocava un calcio pazzesco con l'immenso Blokhine e altri grandi come Olichenko...
 

A.C Milan 1899

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Ho enorme stima per quello che scrivi sul forum e per le analisi ricche di contenuti che normalmente ci offri.
Ma questa volta trovo (personalmente) il tuo discorso un pò fumoso.
Oggi la situazione è disastrosa sia dal punto di vista tecnico che economico. Fin qui ci siamo?
L'obiettivo "finale" deve essere ritornare quanto più possibile ai vertici e non essere l'ottimo outsider di turno, e anche fin qui credo siamo tutti d'accordo.
Il modello Lipsia però (così come il modello Dortmund, Arsenal, etc etc) non è concepito nonostante si parli di squadre che hanno una reputazione a livello europeo importante, il Lipsia da poco.
Quindi, molto concretamente parlando, come si arriva da 0 a 10 se non passando da step intermedi come il 7 o l'8?
E' chiaro che la nostra ambizione o speranza non sia quella di diventare ottima squadra e rimanerci, ma io ad oggi sarei felicissimo di cominciare a diventare ottimo!
Teniamo presente un'altra cosa, può essere banale ma... Non è detto che il Milan torni mai sui livelli del Milan di Berlusconi!
Non dobbiamo avere la presunzione di pensare che quello sia lo standard, la normalità, come molti qui credono.
Ci deve essere l'ambizione di tornare su quel livello, ma è tutt'altro che la normalità.
Se prendiamo a campione 100 anni di storia, tutte le grandi squadre hanno avuto cicli, che sono iniziati ma sono sempre finiti.
E cosa ancora meno banale.. non siamo soli.. ci sono altre squadre, altrettanto grandi e prestigiose, ma comunque sempre una sola vincerebbe.
Gli obiettivi devono essere ambiziosi ma realizzabili, non si può sempre e continuamente vivere nel ricordo dei gol di Van Basten.

Mia opinione, sia chiaro.

Non c’è stato solo il Milan del ventennio Berlusconiano che va dal 1987(quando nacque il vero Milan di Berlusconi, cioè nell’Estate dell’87, anche se lui era arrivato da un anno e mezzo) al 2007 come paradigma di Milan vincente, c’è stato anche il grande Milan del ventennio 1951-1973, un Milan capace di vincere, in 22 anni, sei scudetti (+ 2 rubatici ad inizio anni ‘70 dalla Ndranghetus, che portarono al famoso sfogo di Rivera del ‘72, lo sfogo del “questo non è più calcio), due champions, due coppe delle coppe (all’epoca più difficili ed importanti della Coppa UEFA) e una intercontinentale (con un’altra rubataci scandalosamente dal Santos nel ‘63, altrimenti sarebbero state due). Quel Milan negli anni ‘50 era inferiore solo al Real in Europa e nel mondo, e negli anni ‘60 era la più forte di tutte alla pari della Grande Inter.

Quindi non c’è bisogno di tornare ad essere il Milan di Berlusconi per tornare ad essere una grandissima squadra. Perché il Milan vinceva, e rivinceva, scudetti, coppe campioni ed intercontinentali ben prima che venisse preso dal nano.

Detto questo, il fatto è che ogni squadra ha la sua dimensione, la sua identità: non puoi chiedere al Milan di uscirne snaturandosi, perché non succederà. Non ne uscirà mai, snaturandosi. Un grande club può uscirne solo da grande club, come ha fatto anche l’Inter, ad esempio, che nel 2017/2018 arrivò in Champions anche grazie a due prestiti coi pagherò come Rafinha e Cancelo, due giocatori pronti presi senza programmazione ma solo con l’intento di raggiungere l’obiettivo, poi raggiunto. E da lì ha rimesso in moto tutto, anche grazie agli investimenti costanti di Suning.

Il Milan non è l’Atalanta, non è la Lazio, non è il Lipsia. Il Milan potrà uscirne solo con investimenti importanti e un nucleo di giocatori pronti che sostengano il resto dei giovani nella crescita e si prendano su di sè le pressioni, facendo appunto crescere chi ancora pronto non è.
 
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