Quando fai disastri economici o ne esci continuando a investire per invertire la rotta o , per paradosso, è meglio fallire e ripartire da zero.
Altrimenti la strada è lunghissima.
Io la vedo cosi.
Gli errori a certi livelli si pagano.
Anche la juve dopo la retrocessione in serie B ha sbagliato due mercati consecutivi nell'opera di ricostruzione della squadra e ha buttato vagonate di milioni per giocatori mediocri che hanno bloccato operatività e crescita ma non per questo si sono alzati un mattino e hanno deciso di chiudere i rubinetti e uscirne solo con le capacità.
La rosa era da ricostruire e hanno continuato con gli investimenti, non hanno pensato che i krasic, i ferrara, gli amauri, i diego fossero la prova che non servisse investire e che se ne dovesse uscire diversamente.
Hanno investito ancora e coi marotta , i conte e i pirlo sono riusciti a creare una base forte. Poi la macchina si è avviata da sola ma senza quegli investimenti importanti la juve non sarebbe tornata a far la juve.
Se dopo tutti quei milioni buttati la proprietà avesse chiuso i rubinetti e avesse imposto ai dirigenti l'autofinanziamento la juve non sarebbe mai tornata ai vertici.
La prima juve ha messo i soldi ma ha peccato in capacità, non appena alle risorse si sono aggiunte le capacità il destino è cambiato.
Ma nessuno a torino si è sognato di andare avanti con krasic o con diego e ferrara allenatore con lo scopo di valutarli per poi venderli bene e comprare meglio.
Se hai fallito hai fallito, bisogna ripartire .
Se poi vuoi farlo da piccola o da grande fa tutta la differenza di questo mondo calcistico.
La juve ne è uscita da grande immettendo tante risorse per tornare ai vertici.
Molti pensano che qualunque giovane talentuoso manterrà le promesse.
Mentre in realtà è vero l'opposto. Tra 50 giovani promesse 10 al massimo avranno una carriera decente, ed in mezzo a questi 10 probabilmente uno o due diverranno fenomenali. Vai a guardare le prime pagine dei topic di Calabria, De Sciglio, Calha, Kessie, Ricardo Rodriguez ecc. Nessuno ha mantenuto le aspettative che molti commenti entusiasti facevano presagire.
Theo Walcott, ad esempio, sembrava dovesse fare una carriera incredibile ed invece ha galleggiato nella sufficienza striminzita.
Dembelé nel Borussia sembrava un ira di Dio. Andato al Barça è desaparecido da anni.
E taccio sui canterani del Real e del Barça: cito solo Bojan e Morata. Due che sembravano dover rivoluzionare il calcio ed invece non hanno inciso da nessuna parte. Anche Asencio, anni fa sulla bocca di tutti, si sta involvendo.
Riprendo alcuni nomi da una lista dei giovani più interessanti del 2015, fatti una risata:
Bazoer, Bakkali, Gabigol, Berardi, Brandt, Calha, Franco Cervi, Coman, El Ghazi, il mitico El Haddadi del Barça, Halilovic

Alcuni hanno raggiunto un buon livello, diciamo 20-25 su 100, e benché ci siano nomi come Milik, Gabriel Jesus, Sané, Laporte e Werner, non mi pare ci siano nomi che qualunque squadra reputi indispensabili. Inoltre il 25% di successo non mi pare una gran percentuale.
Il rischio vale la candela?
Qua si rischia di buttare soldi dietro a giocatori giovani ad alta percentuale di fallimento. Percentuale anche superiore al 25% di prima perché la componente (squadra blasonata+San Siro+aspettative enormi) incide molto sul rendimento di un giovane. Davvero possiamo permetterci una squadra di under 25 mandati allo sbaraglio con 70 mila persone che al minimo errore li distruggono? Ho seri dubbi.