Nagelsmann che record, il più giovane in semifinale di CL

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

mandraghe

Membro e rettile
Registrato
10 Ottobre 2013
Messaggi
16,956
Reaction score
9,173
Quando fai disastri economici o ne esci continuando a investire per invertire la rotta o , per paradosso, è meglio fallire e ripartire da zero.
Altrimenti la strada è lunghissima.
Io la vedo cosi.

Gli errori a certi livelli si pagano.
Anche la juve dopo la retrocessione in serie B ha sbagliato due mercati consecutivi nell'opera di ricostruzione della squadra e ha buttato vagonate di milioni per giocatori mediocri che hanno bloccato operatività e crescita ma non per questo si sono alzati un mattino e hanno deciso di chiudere i rubinetti e uscirne solo con le capacità.
La rosa era da ricostruire e hanno continuato con gli investimenti, non hanno pensato che i krasic, i ferrara, gli amauri, i diego fossero la prova che non servisse investire e che se ne dovesse uscire diversamente.

Hanno investito ancora e coi marotta , i conte e i pirlo sono riusciti a creare una base forte. Poi la macchina si è avviata da sola ma senza quegli investimenti importanti la juve non sarebbe tornata a far la juve.
Se dopo tutti quei milioni buttati la proprietà avesse chiuso i rubinetti e avesse imposto ai dirigenti l'autofinanziamento la juve non sarebbe mai tornata ai vertici.
La prima juve ha messo i soldi ma ha peccato in capacità, non appena alle risorse si sono aggiunte le capacità il destino è cambiato.
Ma nessuno a torino si è sognato di andare avanti con krasic o con diego e ferrara allenatore con lo scopo di valutarli per poi venderli bene e comprare meglio.
Se hai fallito hai fallito, bisogna ripartire .
Se poi vuoi farlo da piccola o da grande fa tutta la differenza di questo mondo calcistico.
La juve ne è uscita da grande immettendo tante risorse per tornare ai vertici.


Molti pensano che qualunque giovane talentuoso manterrà le promesse.

Mentre in realtà è vero l'opposto. Tra 50 giovani promesse 10 al massimo avranno una carriera decente, ed in mezzo a questi 10 probabilmente uno o due diverranno fenomenali. Vai a guardare le prime pagine dei topic di Calabria, De Sciglio, Calha, Kessie, Ricardo Rodriguez ecc. Nessuno ha mantenuto le aspettative che molti commenti entusiasti facevano presagire.

Theo Walcott, ad esempio, sembrava dovesse fare una carriera incredibile ed invece ha galleggiato nella sufficienza striminzita.

Dembelé nel Borussia sembrava un ira di Dio. Andato al Barça è desaparecido da anni.

E taccio sui canterani del Real e del Barça: cito solo Bojan e Morata. Due che sembravano dover rivoluzionare il calcio ed invece non hanno inciso da nessuna parte. Anche Asencio, anni fa sulla bocca di tutti, si sta involvendo.

Riprendo alcuni nomi da una lista dei giovani più interessanti del 2015, fatti una risata:

Bazoer, Bakkali, Gabigol, Berardi, Brandt, Calha, Franco Cervi, Coman, El Ghazi, il mitico El Haddadi del Barça, Halilovic :asd: Fischer, Iehnacho, Januzaj, Karsdorp, Rabiot, Romagnoli, Rugani, Mastour :rolleyes: ecc. La lista è lunga.

Alcuni hanno raggiunto un buon livello, diciamo 20-25 su 100, e benché ci siano nomi come Milik, Gabriel Jesus, Sané, Laporte e Werner, non mi pare ci siano nomi che qualunque squadra reputi indispensabili. Inoltre il 25% di successo non mi pare una gran percentuale.

Il rischio vale la candela?

Qua si rischia di buttare soldi dietro a giocatori giovani ad alta percentuale di fallimento. Percentuale anche superiore al 25% di prima perché la componente (squadra blasonata+San Siro+aspettative enormi) incide molto sul rendimento di un giovane. Davvero possiamo permetterci una squadra di under 25 mandati allo sbaraglio con 70 mila persone che al minimo errore li distruggono? Ho seri dubbi.
 

A.C Milan 1899

Bannato
Registrato
7 Aprile 2019
Messaggi
21,708
Reaction score
1,446
Molti pensano che qualunque giovane talentuoso manterrà le promesse.

Mentre in realtà è vero l'opposto. Tra 50 giovani promesse 10 al massimo avranno una carriera decente, ed in mezzo a questi 10 probabilmente uno o due diverranno fenomenali. Vai a guardare le prime pagine dei topic di Calabria, De Sciglio, Calha, Kessie, Ricardo Rodriguez ecc. Nessuno ha mantenuto le aspettative che molti commenti entusiasti facevano presagire.

Theo Walcott, ad esempio, sembrava dovesse fare una carriera incredibile ed invece ha galleggiato nella sufficienza striminzita.

Dembelé nel Borussia sembrava un ira di Dio. Andato al Barça è desaparecido da anni.

E taccio sui canterani del Real e del Barça: cito solo Bojan e Morata. Due che sembravano dover rivoluzionare il calcio ed invece non hanno inciso da nessuna parte. Anche Asencio, anni fa sulla bocca di tutti, si sta involvendo.

Riprendo alcuni nomi da una lista dei giovani più interessanti del 2015, fatti una risata:

Bazoer, Bakkali, Gabigol, Berardi, Brandt, Calha, Franco Cervi, Coman, El Ghazi, il mitico El Haddadi del Barça, Halilovic :asd: Fischer, Iehnacho, Januzaj, Karsdorp, Rabiot, Romagnoli, Rugani, Mastour :rolleyes: ecc. La lista è lunga.

Alcuni hanno raggiunto un buon livello, diciamo 20-25 su 100, e benché ci siano nomi come Milik, Gabriel Jesus, Sané, Laporte e Werner, non mi pare ci siano nomi che qualunque squadra reputi indispensabili. Inoltre il 25% di successo non mi pare una gran percentuale.

Il rischio vale la candela?

Qua si rischia di buttare soldi dietro a giocatori giovani ad alta percentuale di fallimento. Percentuale anche superiore al 25% di prima perché la componente (squadra blasonata+San Siro+aspettative enormi) incide molto sul rendimento di un giovane. Davvero possiamo permetterci una squadra di under 25 mandati allo sbaraglio con 70 mila persone che al minimo errore li distruggono? Ho seri dubbi.

Basta vedere la prima metà del 2019/2020 per togliersi qualsivoglia dubbio a riguardo.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,254
Reaction score
37,508
Ho enorme stima per quello che scrivi sul forum e per le analisi ricche di contenuti che normalmente ci offri.
Ma questa volta trovo (personalmente) il tuo discorso un pò fumoso.
Oggi la situazione è disastrosa sia dal punto di vista tecnico che economico. Fin qui ci siamo?
L'obiettivo "finale" deve essere ritornare quanto più possibile ai vertici e non essere l'ottimo outsider di turno, e anche fin qui credo siamo tutti d'accordo.
Il modello Lipsia però (così come il modello Dortmund, Arsenal, etc etc) non è concepito nonostante si parli di squadre che hanno una reputazione a livello europeo importante, il Lipsia da poco.
Quindi, molto concretamente parlando, come si arriva da 0 a 10 se non passando da step intermedi come il 7 o l'8?
E' chiaro che la nostra ambizione o speranza non sia quella di diventare ottima squadra e rimanerci, ma io ad oggi sarei felicissimo di cominciare a diventare ottimo!
Teniamo presente un'altra cosa, può essere banale ma... Non è detto che il Milan torni mai sui livelli del Milan di Berlusconi!
Non dobbiamo avere la presunzione di pensare che quello sia lo standard, la normalità, come molti qui credono.
Ci deve essere l'ambizione di tornare su quel livello, ma è tutt'altro che la normalità.
Se prendiamo a campione 100 anni di storia, tutte le grandi squadre hanno avuto cicli, che sono iniziati ma sono sempre finiti.
E cosa ancora meno banale.. non siamo soli.. ci sono altre squadre, altrettanto grandi e prestigiose, ma comunque sempre una sola vincerebbe.
Gli obiettivi devono essere ambiziosi ma realizzabili, non si può sempre e continuamente vivere nel ricordo dei gol di Van Basten.

Mia opinione, sia chiaro.

Innanzitutto grazie per la risposta e grazie per la stima.
Ma guarda che io non sono mica contro il modello lipsia nè dico che bisogna per forza invocare lo sceicco per fare i ricconi di turno.
Secondo me si sta creando parecchia confusione sulla faccenda , come stiamo interpretando male il concetto di risanamento dei conti e autofinanziamento.

Cercherò di esser chiaro, per l'ennesima volta. Poi basta però perchè altrimenti cado nel ripetitivo.

Il lipsia ha un grande progetto alle spalle, un progetto che poggia sull'idea ambiziosa della red bull che si è imposta di fare nel calcio quello che gli è riuscito in formula uno.
Non è vero che non investono, lo fanno pesantemente e scientificamente nel settore giovanile.
Hanno scelto la loro strada e la stanno perseguendo.

Che città , che club hanno scelto per lanciare il loro modello ? Lipsia e salisburgo , con la seconda che è l'officina della prima.
E' un caso ? Non lo è .
Due piazze tranquille, due città tranquille, due club dai costi bassi e senza debiti.
La realtà ideale per fare scouting.

Perchè la red bull non ambisce al milan? Mi pare chiaro e non serve la risposta.

Il milan cosa è oggi ??
Una nobile decaduta che viene da anni disastrosi di gestione e di valutazioni.
I risultati calcistici sono stati pessimi, la rosa scarsa e siamo entrati in un circolo vizioso.

E ora al nocciolo : se per anni decidi di fare all-in verso la champions e spendi vagonate di milioni rovinando conti e bilanci, riempi la rosa di mediocri invendibili, porti il tetto ingaggi a vette assurde ti pare logico e possibile svegliarsi una mattina e decidere di puntare solo sulla capacità e uscirne solo con l'autofinanziamento??

Io dico che non è possibile.
Un conto è programmare una gestione virtuosa da zero e in una piazza tranquilla, altro conto è farlo in un club che parte da -100 , con una rosa sgangherata e dopo anni di mediocrità calcistica.
Non è una presa di posizione arrogante la mia ma razionale e ponderata, per come vedo io il calcio.
I soldi che oggi servono al milan per risalire sono direttamente proporzionali ai disastri compiuti.
Se avessimo speso bene oggi non saremmo in queste condizioni ma appunto perchè abbiamo speso oggi non possiamo pensare di risalire l'onda con l'autofinanziamento.
Oppure, se vogliamo uscirne cosi e accettiamo di uscirne cosi, mettiamoci comodi perchè ci vorrà un decennio.
Io credo il milan non debba programmare una ricostruzione su 10 anni ma meriti altro ma se a voi va bene....
 

Masanijey

Junior Member
Registrato
24 Agosto 2017
Messaggi
1,513
Reaction score
871
Non c’è stato solo il Milan del ventennio Berlusconiano che va dal 1987(quando nacque il vero Milan di Berlusconi, cioè nell’Estate dell’87, anche se lui era arrivato da un anno e mezzo) al 2007 come paradigma di Milan vincente, c’è stato anche il grande Milan del ventennio 1951-1973, un Milan capace di vincere, in 22 anni, sei scudetti (+ 2 rubatici ad inizio anni ‘70 dalla Ndranghetus, che portarono al famoso sfogo di Rivera del ‘72, lo sfogo del “questo non è più calcio), due champions, due coppe delle coppe (all’epoca più difficili ed importanti della Coppa UEFA) e una intercontinentale (con un’altra rubataci scandalosamente dal Santos nel ‘63, altrimenti sarebbero state due). Quel Milan negli anni ‘50 era inferiore solo al Real in Europa e nel mondo, e negli anni ‘60 era la più forte di tutte alla pari della Grande Inter.

Quindi non c’è bisogno di tornare ad essere il Milan di Berlusconi per tornare ad essere una grandissima squadra. Perché il Milan vinceva, e rivinceva, scudetti, coppe campioni ed intercontinentali ben prima che venisse preso dal nano.

Detto questo, il fatto è che ogni squadra ha la sua dimensione, la sua identità: non puoi chiederne al Milan di uscirne snaturandosi, perché non succederà. Non ne uscirà mai, snaturandosi. Un grande club può uscirne solo da grande club, come ha fatto anche l’Inter, ad esempio, che nel 2017/2018 arrivò in Champions anche grazie a due prestiti coi pagherò come Rafinha e Cancelo, due giocatori pronti presi senza programmazione ma solo con l’intento di raggiungere l’obiettivo, poi raggiunto. E da lì ha rimesso in moto tutto, anche grazie agli investimenti costanti di Suning.

Il Milan non è l’Atalanta, non è la Lazio, non è il Lipsia. Il Milan potrà uscirne solo con investimenti importanti e un nucleo di giocatori pronti che sostengano il resto dei giovani nella crescita e si prendano su di sè le pressioni, facendo appunto crescere chi ancora pronto non è.

Il Milan non sarà mai l'Atalanta se parliamo di DNA, ma l'Atalanta, intesa come realtà nel panorama nazionale e nel breve (vedrai) europeo, è uno dei prossimi step da raggiungere.
Non si scappa! L'Atalanta ad oggi è sopra di noi..
In che cosa dovremmo snaturarci?
Investimenti ne abbiamo fatti, ci abbiamo provato, e ne siamo usciti ancora di più con le ossa rotte. Non si può più proseguire con le spese folli. Inevitabilmente bisognerà portare avanti il discorso tecnico ed economico avanti in simbiosi, con equilibrio, senza mai perdere il focus su nessuno dei due punti.
I gettoni per le giocate al tavolo da poker sono finiti.
Chiaramente il livello di investimenti sarà diverso: non si tratterà di prendere il giocatore da 2 milioni sperando di rivenderlo a 20 (modello Atalanta), ma comunque il percorso è quello, non ci sono alternative.
Comprare bene, indovinare gli acquisti, vendere, ciclicamente, fino ad arrivare al punto in cui ci potremo permettere di trattenere qualche giocatore e poi sempre di più.
Per tornare grandi bisogna prima tornare ad essere almeno sufficienti.
 

Tifo'o

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
37,669
Reaction score
6,691
Le battute hai iniziato a farle tu, io mi sono adeguato. Accetto chi mi dipinge come un fan dei beduini e ricambio con “fanatico di fm”, comunque si scherza, non avevo intenti offensivi.

Dove ho detto che mi va bene Pioli? Anzi ero favorevole ad un tandem Rangnick-Nagelsman. Ero contro l’ipotesi Rangnick allenatore. E contro l’idea di trasformare il Milan in una succursale dei top team europei. Ma forse con Nagelsman, se non altro per curiosità, sarei pure andato a vedere la puntata.

Ciò che contesto, e sono stufo di ripeterlo, è pensare di rilanciare il Milan trasformandolo in una provinciale. Ma seriamente ci son milanisti che vogliono che il Milan diventi come l’Atalanta? Cioè ci son milanisti che vorrebbero diventare la succursale dei gobbi? Mah, per me trasformare una Ferrari in una utilitaria è una follia.

Io chiedo: una volta diventati una succursale pensate davvero che si torni ad essere un grande club in un amen? Ci vorranno ancora anni ed anni. Insomma dobbiamo aspettare 4-5 anni per mettere in moto il progetto Lipsia, chiamiamolo così, poi magari almeno altri 5 per cercare di tornare ai vertici. Cioè anni ed anni a sperare. Sempre che tutto vada bene.

Francamente preferisco lo sceicco o il riccone, che magari sperpera soldi, ma mi dà più sicurezze. Anzi mi basterebbe un Suning ed un percorso come l’Inter.

Io ricordo solo che 10 anni fa si facevano esattamente gli stessi discorsi con....l'Arsenal. Ora c'è feticismo Lipsia, ma ogni anno c'è una moda diversa. Ma l'Arsenal ragazzi per anni il modello da seguire. Poi nel 2013 è sbucato il modello Dortmund.
 

A.C Milan 1899

Bannato
Registrato
7 Aprile 2019
Messaggi
21,708
Reaction score
1,446
Innanzitutto grazie per la risposta e grazie per la stima.
Ma guarda che io non sono mica contro il modello lipsia nè dico che bisogna per forza invocare lo sceicco per fare i ricconi di turno.
Secondo me si sta creando parecchia confusione sulla faccenda , come stiamo interpretando male il concetto di risanamento dei conti e autofinanziamento.

Cercherò di esser chiaro, per l'ennesima volta. Poi basta però perchè altrimenti cado nel ripetitivo.

Il lipsia ha un grande progetto alle spalle, un progetto che poggia sull'idea ambiziosa della red bull che si è imposta di fare nel calcio quello che gli è riuscito in formula uno.
Non è vero che non investono, lo fanno pesantemente e scientificamente nel settore giovanile.
Hanno scelto la loro strada e la stanno perseguendo.

Che città , che club hanno scelto per lanciare il loro modello ? Lipsia e salisburgo , con la seconda che è l'officina della prima.
E' un caso ? Non lo è .
Due piazze tranquille, due città tranquille, due club dai costi bassi e senza debiti.
La realtà ideale per fare scouting.

Perchè la red bull non ambisce al milan? Mi pare chiaro e non serve la risposta.

Il milan cosa è oggi ??
Una nobile decaduta che viene da anni disastrosi di gestione e di valutazioni.
I risultati calcistici sono stati pessimi, la rosa scarsa e siamo entrati in un circolo vizioso.

E ora al nocciolo : se per anni decidi di fare all-in verso la champions e spendi vagonate di milioni rovinando conti e bilanci, riempi la rosa di mediocri invendibili, porti il tetto ingaggi a vette assurde ti pare logico e possibile svegliarsi una mattina e decidere di puntare solo sulla capacità e uscirne solo con l'autofinanziamento??

Io dico che non è possibile.
Un conto è programmare una gestione virtuosa da zero e in una piazza tranquilla, altro conto è farlo in un club che parte da -100 , con una rosa sgangherata e dopo anni di mediocrità calcistica.
Non è una presa di posizione arrogante la mia ma razionale e ponderata, per come vedo io il calcio.
I soldi che oggi servono al milan per risalire sono direttamente proporzionali ai disastri compiuti.
Se avessimo speso bene oggi non saremmo in queste condizioni ma appunto perchè abbiamo speso oggi non possiamo pensare di risalire l'onda con l'autofinanziamento.
Oppure, se vogliamo uscirne cosi e accettiamo di uscirne cosi, mettiamoci comodi perchè ci vorrà un decennio.
Io credo il milan non debba programmare una ricostruzione su 10 anni ma meriti altro ma se a voi va bene....

Ancora una volta perfetto da cima a fondo.

Il Milan non sarà mai l'Atalanta se parliamo di DNA, ma l'Atalanta, intesa come realtà nel panorama nazionale e nel breve (vedrai) europeo, è uno dei prossimi step da raggiungere.
Non si scappa! L'Atalanta ad oggi è sopra di noi..
In che cosa dovremmo snaturarci?
Investimenti ne abbiamo fatti, ci abbiamo provato, e ne siamo usciti ancora di più con le ossa rotte. Non si può più proseguire con le spese folli. Inevitabilmente bisognerà portare avanti il discorso tecnico ed economico avanti in simbiosi, con equilibrio, senza mai perdere il focus su nessuno dei due punti.
I gettoni per le giocate al tavolo da poker sono finiti.
Chiaramente il livello di investimenti sarà diverso: non si tratterà di prendere il giocatore da 2 milioni sperando di rivenderlo a 20 (modello Atalanta), ma comunque il percorso è quello, non ci sono alternative.
Comprare bene, indovinare gli acquisti, vendere, ciclicamente, fino ad arrivare al punto in cui ci potremo permettere di trattenere qualche giocatore e poi sempre di più.
Per tornare grandi bisogna prima tornare ad essere almeno sufficienti.

Quando parlavo di snaturamento intendevo che non possiamo rialzarci solo col manuale del perfetto ragioniere e giovincelli di belle speranze. È impossibile, a Milano. Possiamo rialzarci solo con investimenti sensati ma comunque sostanziosi e la presenza di gente esperta e con le palle e classe e integrità fisica in squadra, il Milan non ne uscirà mai e poi mai con l’under 25. Ma mai, eh.

La stessa Atalanta che tu citi, se le togliessi i suoi vecchi pirati Zapata, Ilicic e Papu precipiterebbe a metà classifica. E quei tre li dieci anni fa non valevano un’unghia di ciò che sono adesso, eh. Prova a prendere il Zapata, l’Ilicic e il Papu del 2010 e mettili nell’Atalanta attuale, ci sarebbe da ridere a crepapelle.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,254
Reaction score
37,508
Il Milan non sarà mai l'Atalanta se parliamo di DNA, ma l'Atalanta, intesa come realtà nel panorama nazionale e nel breve (vedrai) europeo, è uno dei prossimi step da raggiungere.
Non si scappa! L'Atalanta ad oggi è sopra di noi..
In che cosa dovremmo snaturarci?
Investimenti ne abbiamo fatti, ci abbiamo provato, e ne siamo usciti ancora di più con le ossa rotte. Non si può più proseguire con le spese folli. Inevitabilmente bisognerà portare avanti il discorso tecnico ed economico avanti in simbiosi, con equilibrio, senza mai perdere il focus su nessuno dei due punti.
I gettoni per le giocate al tavolo da poker sono finiti.
Chiaramente il livello di investimenti sarà diverso: non si tratterà di prendere il giocatore da 2 milioni sperando di rivenderlo a 20 (modello Atalanta), ma comunque il percorso è quello, non ci sono alternative.
Comprare bene, indovinare gli acquisti, vendere, ciclicamente, fino ad arrivare al punto in cui ci potremo permettere di trattenere qualche giocatore e poi sempre di più.
Per tornare grandi bisogna prima tornare ad essere almeno sufficienti.

quando arrivi a -100 come ne esci solo con le capacità???
Se la juve post- calciopoli dopo due mercati sbagliati avesse ragionato cosi sarebbe sparita dal calcio, invece hanno speso ancora e ancora, hanno trovato gli uomini giusti, l'allenatore giusto, i giocatori giusti e ne sono usciti.
 

Masanijey

Junior Member
Registrato
24 Agosto 2017
Messaggi
1,513
Reaction score
871
quando arrivi a -100 come ne esci solo con le capacità???
Se la juve post- calciopoli dopo due mercati sbagliati avesse ragionato cosi sarebbe sparita dal calcio, invece hanno speso ancora e ancora, hanno trovato gli uomini giusti, l'allenatore giusto, i giocatori giusti e ne sono usciti.

Probabilmente su alcuni punti siamo completamente d'accordo ma il tema è molto teorico, e quindi facilmente fraintendibile.
E' chiaro che non si risale senza spendere, chiarissimo.
Ma il modello è esattamente quello: la Juve ha comprato e rivenduto, ricomprato e rivenduto. Pogba, tanto per fare un nome.
Gli investimenti non avranno il tenore di quelli dell'Atalanta, devono avere sicuramente altro spessore.
Ma per risanare il comparto tecnico devi avere giocatori giusti, per risanare l'aspetto economico l'unica via è il player trading. io francamente non ne vedo altre. Non sicuramente le sponsorizzazioni o i premi sportivi in questo momento.
Entrambe le cose devono essere fatte in egual misura.
E in questo senso uno come Rangnick sarebbe potuto essere un uomo giusto, nuovo.
Non per riproporre lo stesso modello d'investimento del Lipsia (siamo d'accordo anche su questo) ma sicuramente perchè ha dimostrato di poter avere una marcia in più, un pò di estro almeno.
 

A.C Milan 1899

Bannato
Registrato
7 Aprile 2019
Messaggi
21,708
Reaction score
1,446
quando arrivi a -100 come ne esci solo con le capacità???
Se la juve post- calciopoli dopo due mercati sbagliati avesse ragionato cosi sarebbe sparita dal calcio, invece hanno speso ancora e ancora, hanno trovato gli uomini giusti, l'allenatore giusto, i giocatori giusti e ne sono usciti.

Se, come sembra, dovremo lasciar andare Ibra grazie allo strozzino che non caccia un euro (vedere qui https://www.milanworld.net/raiola-chiede-15-mln-lordi-per-ibra-vt92899.html ) ci sarà da piangere il prossimo anno.

Da piangere.

Anche perché Pioli è stato confermato per dare continuità ma poi cacci il perno del Milan? Sto strozzino qui è un cancro peggio dell’ultimo Berlusconi.

Probabilmente su alcuni punti siamo completamente d'accordo ma il tema è molto teorico, e quindi facilmente fraintendibile.
E' chiaro che non si risale senza spendere, chiarissimo.
Ma il modello è esattamente quello: la Juve ha comprato e rivenduto, ricomprato e rivenduto. Pogba, tanto per fare un nome.
Gli investimenti non avranno il tenore di quelli dell'Atalanta, devono avere sicuramente altro spessore.
Ma per risanare il comparto tecnico devi avere giocatori giusti, per risanare l'aspetto economico l'unica via è il player trading. io francamente non ne vedo altre. Non sicuramente le sponsorizzazioni o i premi sportivi in questo momento.
Entrambe le cose devono essere fatte in egual misura.
E in questo senso uno come Rangnick sarebbe potuto essere un uomo giusto, nuovo.
Non per riproporre lo stesso modello d'investimento del Lipsia (siamo d'accordo anche su questo) ma sicuramente perchè ha dimostrato di poter avere una marcia in più, un pò di estro almeno.

Le sponsorizzazioni per aumentare il bilancio e quindi il potere d’investimento si potrebbero fare, solo che l’usuraio non vuole rimetterci un euro. Fatturiamo quasi 200 milioni, potremmo arrivare a 55/60 milioni di sponsorizzazioni senza problemi, invece degli zero (0) Euro attuali.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,254
Reaction score
37,508
Probabilmente su alcuni punti siamo completamente d'accordo ma il tema è molto teorico, e quindi facilmente fraintendibile.
E' chiaro che non si risale senza spendere, chiarissimo.
Ma il modello è esattamente quello: la Juve ha comprato e rivenduto, ricomprato e rivenduto. Pogba, tanto per fare un nome.
Gli investimenti non avranno il tenore di quelli dell'Atalanta, devono avere sicuramente altro spessore.
Ma per risanare il comparto tecnico devi avere giocatori giusti, per risanare l'aspetto economico l'unica via è il player trading. io francamente non ne vedo altre. Non sicuramente le sponsorizzazioni o i premi sportivi in questo momento.
Entrambe le cose devono essere fatte in egual misura.
E in questo senso uno come Rangnick sarebbe potuto essere un uomo giusto, nuovo.
Non per riproporre lo stesso modello d'investimento del Lipsia (siamo d'accordo anche su questo) ma sicuramente perchè ha dimostrato di poter avere una marcia in più, un pò di estro almeno.

No attenzione, non facciamo confusione : io non parlo della juve post pogba ma di quella pre pogba.
La juve spende e pure tanto per amauri, krasic, diego, ecc ecc ma sbaglia tutto e non cresce.
A quel punto non decide di chiudere i rubinetti ma investe ancora e ancora fino a creare la juve di marotta, conte e pirlo.
Se dopo i due mercati sbagliati e i tanti milioni spesi avessero chiuso i rubinetti cosa sarebbe successo???
Noi oggi stiamo chiedendo questo. Noi oggi ci stiamo convincendo che i soldi non servono.
Oggi il milan è come quella juve : da rifondare.
Anzi, siamo messi peggio di loro che almeno avevano i del piero.

Un giorno, quando anche noi forse avremo una base e potremo permetterci di vendere un pogba ,forse sarò d'accordo con te ma oggi nel nostro milan faccio fatica a contarne 5 buoni, se ne vendi uno per monetizzare quando se ne esce?
Possiamo solo sperare ogni anno di beccare i theo o i bennacer ma non è esattamente facile.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto