Nagelsman con Rangnick per un Milan alla tedesca.

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smallball

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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 15 maggio, Rangnick, futuro DT, potrebbe portare con sè Nagelsman (in panchina) al Milan. O subito o dal secondo anno. C'è chi sostiene che per i primi 12 mesi Rangnick voglia fare tutto da solo.

Gli obiettivi del nuovo Milan alla tedesca? Autofinanziamento, ingaggi contenuti, rosa rivoluzionata con tante cessioni, molti giovani. In più, un unico stile di gioco dalle giovanili alla prima squadra.

Una scommessa che magari potrebbe funzionare
 
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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 15 maggio, Rangnick, futuro DT, potrebbe portare con sè Nagelsman (in panchina) al Milan. O subito o dal secondo anno. C'è chi sostiene che per i primi 12 mesi Rangnick voglia fare tutto da solo.

Gli obiettivi del nuovo Milan alla tedesca? Autofinanziamento, ingaggi contenuti, rosa rivoluzionata con tante cessioni, molti giovani. In più, un unico stile di gioco dalle giovanili alla prima squadra.

Mi sembra le realizzazione del ridimensionamento.
In germania il Bayern monaco fa il Bayern monaco e il Lipsia di turno si inventa altre strade alternative visto che non ha quella storia, quel bacino, quella tradizione , quell'appeal.

Ridurre il milan al lipsia di turno mi pare un pò troppo francamente, il milan potrebbe e dovrebbe ambire ad altro.
Ma capisco pure che con questa proprietà è difficile sperare in meglio.
Penso però che ogni club dovrebbe avere la proprietà su misura per il suo blasone e il milan dovrebbe stare in ben altre mani.
Il milan non è il lipsia e nemmeno il salisburgo, squadre e città dove è nato il quartier generale red bull.

Mi rendo pure conto, e questo è l'aspetto peggiore, che il tifoso è talmente esasperato che abbraccerebbe di buon grado anche questo progetto.
 

Lineker10

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Curioso il fatto che l'ipotesi di Rangnick sia accolta con scetticismo, perchè in Italia gli allenatori stranieri di solito eccetera... invece se si porta dietro Nagelsmann allora è una prospettiva affascinante.

Comunque riguardo a questa cosa, mi ricorda la Premier fine anni 90, quando i giornali accoglievano sempre con scetticismo, spesso con vero ostracismo, allenatori stranieri. La guerra di trincea tra pro Ferguson e pro Wenger, fino al culmine di Eriksson allenatore della nazionale... per i giornalisti e opinionisti inglesi un affronto, arroccati a difendere la filosofia del loro calcio palla lunga e pedalare.

Oggi la situazione in Premier è praticamente ribaltata. I migliori allenatori sono tutti stranieri, da tantissimi anni ormai, sono i più bravi, ambiziosi e vincenti, per cui tifosi e giornalisti al contrario ostacolano gli allenatori inglesi, come abbiamo visto bene quest'anno con Bruce a Newcastle, perchè sono ritenuti arretrati e difensivisti.

E' così, il tempo fa il suo corso e le cose cambiano. L'Italia sotto questo aspetto è molto indietro rispetto al resto del calcio europeo. Nonostante siano tantissimi anni ormai che non vinciamo più nulla a livello internazionale e manco abbiamo giocato l'ultimo mondiale, restiamo sempre ancorati a certe convinzioni ingiustificate e assurde, continuamente smentite dai fatti.

Per quanto mi riguarda, mi basta vedere un progetto serio, portato avanti con coerenza e convinzione da persone competenti. Se siano queste tedesche italiane o del burundi non me ne frega nulla.
 
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Mi sembra le realizzazione del ridimensionamento.
In germania il Bayern monaco fa il Bayern monaco e il Lipsia di turno si inventa altre strade alternative visto che non ha quella storia, quel bacino, quella tradizione , quell'appeal.

Ridurre il milan al lipsia di turno mi pare un pò troppo francamente, il milan potrebbe e dovrebbe ambire ad altro.
Ma capisco pure che con questa proprietà è difficile sperare in meglio.
Penso però che ogni club dovrebbe avere la proprietà su misura per il suo blasone e il milan dovrebbe stare in ben altre mani.
Il milan non è il lipsia e nemmeno il salisburgo, squadre e città dove è nato il quartier generale red bull.

Mi rendo pure conto, e questo è l'aspetto peggiore, che il tifoso è talmente esasperato che abbraccerebbe di buon grado anche questo progetto.

quoto a me sembra sinceramente che andiamo incontro ad una incognita grande come una casa..una rivoluzione di cui sinceramente non se ne sentiva il bisogno almeno a mio modo di vedere
questa squadra con gattuso era comunque ad un passo dalla champions league..cioè quando stai finendo di costruire la casa la butti giù per rifarla dall'inizio?

poi parliamoci francamente in germania molte squadre storicamente si emergono a sorpresa ad esempio nei primi anni 2000 c'erail bayer leverkusen di ballack e company poi c'e' stato il wolfsburg in cui hanno militato barzagli poi c'e' stato lo shalke 04 di appunto rangnick poi ora è il momento del lipsia..

io non so quanto queste persone scaraventate nella nostra serie a e soprattutto nelle trattative coi giocatori possano portare benefici..cioè sono persone di estrazione linguistica culturale diversa suppongo alle prime armi o che comunque non hanno avuto chissà quali vetrine internazionali..cioè ditemi voi theo hernandez ha parlato con maldini ora maldini verrà esautorato e ci sarà moncada beh non è proprio la stessa cosa oppure massara..

io avrei preferito che ci fossimo fiondati sui dei vecchi marpioni nel mercato italiano di consolidata esperienza..
si rischia una babele multilinguistica e di millemila dirigenti assunti a fare boh? e poi chi ci va a fare le interviste? chi va afre sentire la voce in lega? con gli arbitri? chi ci tutelerà?
 

Ruuddil23

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Mi sembra le realizzazione del ridimensionamento.
In germania il Bayern monaco fa il Bayern monaco e il Lipsia di turno si inventa altre strade alternative visto che non ha quella storia, quel bacino, quella tradizione , quell'appeal.

Ridurre il milan al lipsia di turno mi pare un pò troppo francamente, il milan potrebbe e dovrebbe ambire ad altro.
Ma capisco pure che con questa proprietà è difficile sperare in meglio.
Penso però che ogni club dovrebbe avere la proprietà su misura per il suo blasone e il milan dovrebbe stare in ben altre mani.
Il milan non è il lipsia e nemmeno il salisburgo, squadre e città dove è nato il quartier generale red bull.

Mi rendo pure conto, e questo è l'aspetto peggiore, che il tifoso è talmente esasperato che abbraccerebbe di buon grado anche questo progetto.

Ma infatti questo è uno dei rischi. Mi auguro che chiunque arrivi porti le sue idee di gioco ma non pensi di poter replicare un progetto come il Lipsia o altri nel Milan (come da qualsiasi altra parte). Questo lo penserò sempre, certi modelli non sono replicabili da altre parti, perché cambiano sempre dei fattori. In questo caso poi si parla di realtà agli antipodi. Fosse per me avrei puntato più sul sicuro ma ormai abbiamo capito che questa proprietà mira ad altro. Tocca solo sperare che non ci si limiti ai soli giovani, perché al Milan non c'è tempo né pazienza...e poi ci sono tutti i problemi ambientali con la stampa e i media che da noi possono stroncarti.
 
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Curioso il fatto che l'ipotesi di Rangnick sia accolta con scetticismo, perchè in Italia gli allenatori stranieri di solito eccetera... invece se si porta dietro Nagelsmann allora è una prospettiva affascinante.

Comunque riguardo a questa cosa, mi ricorda la Premier fine anni 90, quando i giornali accoglievano sempre con scetticismo, spesso con vero ostracismo, allenatori stranieri. La guerra di trincea tra pro Ferguson e pro Wenger, fino al culmine di Eriksson allenatore della nazionale... per i giornalisti e opinionisti inglesi un affronto.

Oggi la situazione è praticamente ribaltata. I migliori allenatori sono tutti stranieri, da tantissimi anni ormai, sono i più bravi, ambiziosi e vincenti, per cui tifosi e giornalisti al contrario ostacolano gli allenatori inglesi, come abbiamo visto bene quest'anno con Bruce a Newcastle, perchè sono ritenuti arretrati e difensivisti.

E' così, il tempo fa il suo corso e le cose cambiano. L'Italia sotto questo aspetto è molto indietro rispetto al resto del calcio europeo. Nonostante siano tantissimi anni ormai che non vinciamo più nulla a livello internazionale e manco abbiamo giocato l'ultimo mondiale, restiamo sempre ancorati a certe convinzioni ingiustificate e assurde, continuamente smentite dai fatti.

Per quanto mi riguarda, mi basta vedere un progetto serio, portato avanti con coerenza e convinzione da persone competenti. Se siano queste tedesche italiane o del burundi non me ne frega nulla.

In italia saremo indietro come movimento , come strutture , come mentalità e tanti altri aspetti ma non di certo come conoscenza della materia calcio.
Purtroppo la nostra realtà è schizofrenica e non concepisce proprio la programmazione, in questo concordo che siamo molto arretrati.
In molti paesi d'europa ormai il calcio è inteso come una materia e giovani allenatori possono studiare, crescere e formarsi dentro società che fanno le cose per bene.
Nagelsmnn è solo un esempio.
 

hiei87

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Così si inizierebbe a ragionare. In generale per me Ragnick dirigente e allenatore è un fallimento quasi annunciato, Ragnick dirigente con qualcun altro in panchina può essere una scommessa interessante. E in questo caso Nagelsmann sarebbe uno dei migliori possibili.
 

Lineker10

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In italia saremo indietro come movimento , come strutture , come mentalità e tanti altri aspetti ma non di certo come conoscenza della materia calcio.
Purtroppo la nostra realtà è schizofrenica e non concepisce proprio la programmazione, in questo concordo che siamo molto arretrati.
In molti paesi d'europa ormai il calcio è inteso come una materia e giovani allenatori possono studiare, crescere e formarsi dentro società che fanno le cose per bene.
Nagelsmnn è solo un esempio.

Siamo arretrati anche calcisticamente invece. Lo testimoniano i risultati, chiaramente. Non vinciamo una coppa europea da dieci anni (l'Inter tra l'altro, con 10 stranieri in campoo e allenatore straniero pure), esclusa la Juve, solo la Roma una volta è arrivata in semifinale di CL. In EL i risultati sono stati anche peggiori.

Dei risultati della Nazionale meglio non parlare nemmeno perchè sono stati umilianti.

Con questo non siamo certo gli ultimi arrivati, ma bisogna entrare nell'ordine di idee che negli ultimi dieci anni altri movimenti ci hanno superato, imponendo modelli più efficienti e pure vincenti, c'è poco da fare. Quindi mi pare sensato innovare il nostro calcio, se ci sono stranieri che possono aiutare ben vengano.

Inoltre ormai le proprietà di club italiani in mano a italiani stanno diminuendo anno dopo anno. Metà della serie A in pratica ha proprietà straniere. Mi pare che la linea sia tracciata.
 
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quoto a me sembra sinceramente che andiamo incontro ad una incognita grande come una casa..una rivoluzione di cui sinceramente non se ne sentiva il bisogno almeno a mio modo di vedere
questa squadra con gattuso era comunque ad un passo dalla champions league..cioè quando stai finendo di costruire la casa la butti giù per rifarla dall'inizio?

poi parliamoci francamente in germania molte squadre storicamente si emergono a sorpresa ad esempio nei primi anni 2000 c'erail bayer leverkusen di ballack e company poi c'e' stato il wolfsburg in cui hanno militato barzagli poi c'e' stato lo shalke 04 di appunto rangnick poi ora è il momento del lipsia..

io non so quanto queste persone scaraventate nella nostra serie a e soprattutto nelle trattative coi giocatori possano portare benefici..cioè sono persone di estrazione linguistica culturale diversa suppongo alle prime armi o che comunque non hanno avuto chissà quali vetrine internazionali..cioè ditemi voi theo hernandez ha parlato con maldini ora maldini verrà esautorato e ci sarà moncada beh non è proprio la stessa cosa oppure massara..

io avrei preferito che ci fossimo fiondati sui dei vecchi marpioni nel mercato italiano di consolidata esperienza..
si rischia una babele multilinguistica e di millemila dirigenti assunti a fare boh? e poi chi ci va a fare le interviste? chi va afre sentire la voce in lega? con gli arbitri? chi ci tutelerà?

Ma infatti questo è uno dei rischi. Mi auguro che chiunque arrivi porti le sue idee di gioco ma non pensi di poter replicare un progetto come il Lipsia o altri nel Milan (come da qualsiasi altra parte). Questo lo penserò sempre, certi modelli non sono replicabili da altre parti, perché cambiano sempre dei fattori. In questo caso poi si parla di realtà agli antipodi. Fosse per me avrei puntato più sul sicuro ma ormai abbiamo capito che questa proprietà mira ad altro. Tocca solo sperare che non ci si limiti ai soli giovani, perché al Milan non c'è tempo né pazienza...e poi ci sono tutti i problemi ambientali con la stampa e i media che da noi possono stroncarti.

Io sono molto scettico perchè il nostro paese è molto schizofrenico nel vivere il calcio, solitamente si da tempo a nessuno e la critica è feroce.
San siro non è il mapei stadium e il milan non è il sassuolo.
Vi immaginate una squadra di ragazzini che pareggia due partite di file in casa quale critiche dovrebbe subire?
Quale giornalista o opinionista potrebbe lodare o anche solo intravedere una crescita senza risultati?
In italia il calcio è sempre stata la materia più importante tra quelle meno importanti , non credo si possa fare programmazione in allegria e con serenità.
Continuo a pensare che la nostra maglia e il nostro stadio non siano per tutti, tutto ciò è un privilegio e una maledizione al tempo stesso.
Io continuo a credere il nostro modello debba essere l'inter perchè apparteniamo a quel tipo di dimensione calcistica.
Io non compro una ferrari se non posso mantenerla , Elliott non dovrebbe ambire al milan se non vuole tenerlo al suo livello.
E' come se il milan oggi fosse in mano a un ADL e non va bene.
 
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Siamo arretrati anche calcisticamente invece. Lo testimoniano i risultati, chiaramente. Non vinciamo una coppa europea da dieci anni (l'Inter tra l'altro, con 10 stranieri in campoo e allenatore straniero pure), esclusa la Juve, solo la Roma una volta è arrivata in semifinale di CL. In EL i risultati sono stati anche peggiori.

Dei risultati della Nazionale meglio non parlare nemmeno perchè sono stati umilianti.

Con questo non siamo certo gli ultimi arrivati, ma bisogna entrare nell'ordine di idee che negli ultimi dieci anni altri movimenti ci hanno superato, imponendo modelli più efficienti e pure vincenti, c'è poco da fare. Quindi mi pare sensato innovare il nostro calcio, se ci sono stranieri che possono aiutare ben vengano.

Inoltre ormai le proprietà di club italiani in mano a italiani stanno diminuendo anno dopo anno. Metà della serie A in pratica ha proprietà straniere. Mi pare che la linea sia tracciata.

Io parlo di conoscenza della materia calcio, che la serie A faccia schifo è palese. Lo vedono tutti.
Ma che debba venire in italia tale Nagelsmann per insegnare calcio non è indispensabile,visto che i Nagelsmann hanno studiato e imparato da noi.
Quando difendo a spada tratta contro tutto e tutti sacchi lo faccio anche per questo, delle volte non ci rendiamo bene conto di cosa abbia apportato Sacchi alla materia calcio.
 
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