Montella, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 31 maggio 2017, ha parlato della stagione del Milan, del mercato e di altri argomenti.
Ecco le parole del tecnico:"Voto alla stagione? 7. Con lode per la Supercoppa vinta. Per conquistare la Champions servirà arrivare al voto 9, con una squadra da 11. Continuità in panchina rispetto a Inter e Roma? E' un piccolo vantaggio sela società ritiene bravo l'allenatore che ha in casa, per il resto non cambia molto. I punti in più li portano piuttosto i giocatori forti. Noi sappiamo già cosa fare sul mercato, ma non è che le al-tre squadre stiano dormendo. Manca un grande attaccante? Noi, durante la stagione, non abbiamo avuto un livello di realizzazioni pari al calcio espresso dalla squadra. Quindi, sotto porta, in termini qualitativi dobbiamo fare di più. Morata l'ideale? Io fornisco alla squadra le basi, ovvero il 4-3-3, poi, se mi prendono altri tipi di giocatori, si giocherà in maniera diversa. Morata è un calciatore forte come lo sono Belotti, Kalinic, Dembélé, Lukaku, Diego Costa, Aubameyang. Poi ci può essere chi è più o meno funziona- le e Morata ti può dare tante soluzioni diverse. Come preparare una stagione che partirà il 27 luglio? Non vedo difficoltà enormi, sicuramente quando c'è il preliminare di Europa League non puoi essere in condizioni ottimali ma il livello delle partite è anche più basso rispetto agli standard italiani, il tutto anche se sai che il risultato potrà influire sul morale per tutto il resto della stagione. Sicuramente a livello fisico sarà più difficile giocare l'amichevole col Borussia Dortmund in Cina. Se intendo cambiare il metodo di lavoro considerato che le mie squadre calano a fine stagione? Ma non è vero niente... Noi a Firenze abbiamo finito una stagione dopo aver giocato 65 partite arrivando quarti dopo aver vinto le ultime cinque avendo prima raggiunto la semifinale sia in Europa League sia Coppa Italia. Quindi certi discorsi li trovo un po' riduttivi. Al Milan poi, nelle ultime gare di campionato, per chilometri percorsi siamo secondi dopo Juve e Roma. Nello scontro diretto abbiamo corso più di loro, anche se non sembrava a causa di un approccio troppo timoroso alla partita. Se c'è stato un calo da parte della squadra non è stato fisico, ma mentale. Pressioni riguardo il prossimo obiettivo, la qualificazione alla Champions? No. Piuttosto siamo molto vicini sulla valutazione che abbiamo dato alla squadra. L'obiettivo del Milan attuale è arrivare tra le prime quattro, la prossima domanda è che cosa faremo per avvicinarci alle prime? Juve, Roma e Napoli a oggi sono inavvicinabili, l'Inter ha un parco di giocatori importanti e la Lazio ci è arrivata sette punti davanti. Qual è la ricetta allora? Bisogna creare una squadra di un certo tipo poi, a fine mercato, va valutato qual è l'obiettivo raggiungibile in modo realistico e quello auspicabile, quindi si inizia a lavorare. Quanti punti porta Donnarumma? Lui è... un centravanti for- te. Per questo gli ho fatto firmare un foglio in bianco".