Partita pazzesca, all’Irlanda non è bastato giocare 20 minuti in superiorità numerica.
Iniziata con un’azione di oltre 30, dicasi oltre 30, fasi e finita allo stesso modo.
Come immaginavo i verdi si accoppiano male con i neri. L’inventiva e la fantasia neozelandese si è rivelata ancora una volta indigesta per l’Irlanda. La meta monofase Mo’unga-Jordan esplica bene il mio ragionamento: irlandesi totalmente sorpresi, quando hanno capito cosa stava succedendo i 2 blacks erano già in meta.
All Blacks però anche feroci in difesa e disciplinati, nonostante le due ammonizioni un po’ severe. Ovviamente qualcuno dirà che ai tuttineri gli perdona qualcosa, ed è vero, ma anche all’Irlanda è stato concesso qualcosa.
Tra i neozelandesi difficile dire il migliore: bene i Barrett brothers con Jordie che ha salvato una meta già fatta, ma bene anche Mo’unga da apertura e da mediano di mischia ed anche Smith, espulsione a parte bene. Sugli avanti che dire? Una mandria di bufali infuriati e feroci.
Dei verdi monumentale Aki e in generale i trequarti. Gli avanti hanno resistito finché hanno potuto ma al 60mo erano cotti.
Male, malissimo Sexton, dal 60mo in poi non ne aveva più, e non che prima avesse brillato: il calcio abbastanza elementare che ha fallito spiega bene la sua gara. Farrell, per riconoscenza, per motivi emotivi e perché era l’ultimo cap non se l’è sentita di cambiarlo, ma dopo un’ora era un cadavere putrefatto.
All Blacks quasi umili e operai, defense, defense, defense. In più gioco aereo e touche e mischie vinte. Roba da springboks
In definitiva i verdi si lasciano scappare un’occasione forse irripetibile. Ora prendano la loro spocchia e la loro superbia e se tornino a Dublino. E la prossima volta aspettino di giocare prima di festeggiare.