MIlan: stadio rettangolo ovale, arena da 3000 posti e tribune...

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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.
 

Giek

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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.
Premetto che non mi fido della Gazzetta ma, se confermato, altro che stadio più bello del mondo…
Niente tetto apribile e niente campo retrattile.
Pare lo stadio della Juve
 

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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.
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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.
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Milo

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Premetto che non mi fido della Gazzetta ma, se confermato, altro che stadio più bello del mondo…
Niente tetto apribile e niente campo retrattile.
Pare lo stadio della Juve

non stai parlando di 2 cose semplici e soprattutto da pochi spicci…

ma se hai uno stadio di proprietà bello, capiente, completo di negozi e attività 7 giorni su 7, hai comunque ciò che ti serviva
 

iceman.

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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.
Basta che si faccia però e che l'Inter resti a marcire a san siro in affitto per altri 1000 anni.
 

mark

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Premetto che non mi fido della Gazzetta ma, se confermato, altro che stadio più bello del mondo…
Niente tetto apribile e niente campo retrattile.
Pare lo stadio della Juve
Non potrà mai essere lo stadio più bello e moderno del mondo, per il semplice fatto che negli Stati Uniti costruiscono stadi con più di 4 volte il nostro budget.
Li fanno vere e proprie opere d'arte da 3 miliardi di costo.
 

Toby rosso nero

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La GDS in edicola svela ulteriori dettagli sullo stadio del Milan a San Donato. Il futuro del Milan gira attorno allo stadio. Lo stadio è la priorità di RedBird, lo stadio condizionerà nel bene o nel male il bilancio futuro. Il Milan si sta concentrando sull’area San Francesco a San Donato, con l’idea di cominciare a costruire nel 2025 e giocare la prima partita nel 2028-29. «Lo stadio sarà un’occasione irripetibile per la città - ha detto in una intervista esclusiva a ‘Il Cittadino’ Francesco Squeri, sindaco di San Donato -. Bisognerà lavorare su viabilità e mobilità». Ora quindi spazio al progetto, alla burocrazia e alla politica, tra scelte e permessi da ottenere. Il Milan deciderà l’aspetto dello stadio nei prossimi mesi con Manica e Caa Icon, le eccellenze internazionali scelte per il progetto, ma qualcosa si può anticipare. Intanto, la struttura. La forma dell’impianto è da definire ma al momento si va verso un rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. Come già detto, i 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, non tre come a San Siro. E, a proposito di curve, le tribune saranno molto vicine e più verticali possibile. Più o meno come i 38 gradi di inclinazione del Muro Giallo di Dortmund? Più o meno, mentre sarà per legge impossibile arrivare alle pendenze verticali del terzo anello di San Siro. «Ci sono cinque ipotesi di rendering proposte da Manica», ha detto ieri a Radio Rossonera Giuseppe Cassinari, presidente onorario di SportLifeCity. Si deciderà presto ma è già deciso che tutti i settori avranno spazi per disabili, a San Siro confinati ad alcune zone dello stadio, e all’interno ci saranno i classici corridoi da impianto internazionale con ristoranti e shop. Il tetto non coprirà il campo e il campo non sarà retrattile. Molto interessante anche la gestione dell’area in cui sorgerà lo stadio. Oltre a store, museo, nuova sede e hotel, ci sarà quasi sicuramente un’arena-teatro da 3-4.000 posti, pensata per accogliere concerti e spettacoli teatrali. Per Milano, è un’altra novità.

Non credo che questi abbiano buon gusto... sarà un'americanata pacchiana... vedremo il rendering, se mai ci sarà...
 
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