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La mentalità vincente e feroce manca da agosto, tanto è vero che Tonali dopo Atalanta-Milan rilasciò dichiarazioni abbastanza "pesanti" in questo senso. Ci sono state tante, troppe partite in cui si sono persi punti solo per mancanza di cattiveria e la verità è che in molte occasioni ci è pure girata bene (Spezia, Fiorentina, Empoli) o la classifica sarebbe ben peggiore.Infatti, hai ragione. Io fino alla partita di Lecce avevo visto una squadra perlomeno in palla. Alcune sbavature le abbiamo fatte ma nel complesso convinzione, ritmo e qualità di gioco si sono viste.
La partita col Toro la considero poco fino all'espulsione. Abbiamo giocato con una formazione sperimentale, segno che ce ne frega meno di zero della competizione, il problema sono stati i cosiddetti titolari che entrati sullo zero a zero hanno giocato in modo pessimo.
Si comunque, manca qualcosa a livello emotivo e mentale. Per me per dare una scossa servirebbe rimettere in discussione le gerarchie nello spogliatoio e fare scelte coraggiose. La ragione principale del nostro successo l'anno scorso, come ho sempre ripetuto, era quella mentalità da guerrieri spartani disposti a tutto, secondo me risultato di una forte competizione interna.
Infatti i vari Kalulu Krunic Messias, lo stesso Giroud e pure Florenzi, erano tutti giocatori partiti come riserve che si sono guadagnati spazio e fiducia in campo, alcuni di loro ribaltando le gerarchie e diventando titolari proprio. Quest'anno invece vedo troppa rigidità nelle scelte, vedo definirsi un gruppo di titolari e riserve che per me distrugge proprio il nostro principale punto di forza.
Nelle ultime partite per me è indiscutibile che Dest e Pobega, per esempio, siano in forma e meritino di giocare. Ma pure Brahim, che eppure a Salerno ha giocato benissimo, è un giocatore che deve essere messo in discussione perchè ha troppi alti e bassi (ma in attesa del rientro di Krunic, Pioli ha fiducia in CDK e Adli? Direi di no). Per noni parlare di Theo e Giroud che sono palesemente irriconoscibili e non dovrebbero giocare.
Siamo in un momento no che capita, questo non mi preoccupa, piuttosto mi preoccupa l'assenza di quella mentalità vincente e feroce che abbiamo sempre avuto l'anno scorso, pure nei momenti critici.
A questo proposito mi viene in mente una frase pronunciata da Nesta nel documento "Stavamo bene insieme" che ho visto di recente. Parlando del post scudetto lui ha detto "A Roma avevamo festeggiato per 2 anni e quindi al rientro dalle vacanze mi aspettavo di essere tranquillo ed invece la società aveva comprato Stam nel mio stesso ruolo e lì ho capito che al Milan non ti puoi mai rilassare". Ovviamente non sto facendo un paragone in termini di disponibilità economica ma se dopo aver vinto un titolo non rafforzi la squadra, non metti in discussione i titolari il rischio "pancia piena" è più che mai concreto. E qui le colpe sono di Pioli, che avrebbe dovuto assumersi qualche rischio in più ad inizio stagione puntando di più sui nuovi, e sulla dirigenza che ha puntato su troppi giocatori inesperti tutti insieme.