Milan: Pioli non si tocca. Mercato: si resta così.

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Anche la GDS conferma le news di ieri di Sky dopo il vertice tra Maldini, Massara e Furlani. Parola d'ordine: compattezza.
Al timone ci sarà sempre Pioli. Applaudito insieme ai suoi giocatori dalla curva, fischiato (sempre coi giocatori) da mezzo San Siro e crocifisso da tantissimi tifosi su internet (non da ieri, l’hashtag #PioliOut è tornato di tendenza), ma sostenuto dalla società. Maldini lo aveva detto pubblicamente dopo la batosta dell’Olimpico con la Lazio: «È chiaro che c’è fiducia in Pioli, ci mancherebbe». Ieri Paolo, Furlani e Massara se lo sono ripetuti anche a quattr’occhi: Pioli non si discute perché è l’uomo giusto per uscire dall’incubo. Nessuno meglio di lui sa come risolvere la situazione, Stefano ci riuscirà: ne sono convinti tutti i vertici rossoneri.

MERCATO: a meno di sorprese dell’ultima ora, questo Mi- lan andrà rianimato con le risorse a disposizione: eventuali interventi significativi di mercato non erano in programma prima del Sassuolo e non lo sono nemmeno dopo il 5-2 di ieri. Si proverà a chiudere per il giovane Osorio dell’Universidad de Chile (operazione in salita) ma la linea non cambierà. Un quadro diverso da quello dell’ultima “manita” subita dal Milan, a Bergamo nel dicembre 2019, quando dal mercato arrivò la scossa Ibra: oggi è tutto nelle mani di Pioli e degli uomini che potranno aiutarlo nella ripartenza. Primi fra tutti, ovviamente, Maldini e Massara: entrambi sono una presenza fissa a Milanello e, ora più che mai, con i loro discorsi individuali e di gruppo diventeranno preziosi interlocutori della squadra in crisi di identità. Basterà per ritrovarsi in tempo per il derby?
 
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Anche la GDS conferma le news di ieri di Sky dopo il vertice tra Maldini, Massara e Furlani. Parola d'ordine: compattezza.
Al timone ci sarà sempre Pioli. Applaudito insieme ai suoi giocatori dalla curva, fischiato (sempre coi giocatori) da mezzo San Siro e crocifisso da tantissimi tifosi su internet (non da ieri, l’hashtag #PioliOut è tornato di tendenza), ma sostenuto dalla società. Maldini lo aveva detto pubblicamente dopo la batosta dell’Olimpico con la Lazio: «È chiaro che c’è fiducia in Pioli, ci mancherebbe». Ieri Paolo, Furlani e Massara se lo sono ripetuti anche a quattr’occhi: Pioli non si discute perché è l’uomo giusto per uscire dall’incubo. Nessuno meglio di lui sa come risolvere la situazione, Stefano ci riuscirà: ne sono convinti tutti i vertici rossoneri.

MERCATO: a meno di sorprese dell’ultima ora, questo Mi- lan andrà rianimato con le risorse a disposizione: eventuali interventi significativi di mercato non erano in programma prima del Sassuolo e non lo sono nemmeno dopo il 5-2 di ieri. Si proverà a chiudere per il giovane Osorio dell’Universidad de Chile (operazione in salita) ma la linea non cambierà. Un quadro diverso da quello dell’ultima “manita” subita dal Milan, a Bergamo nel dicembre 2019, quando dal mercato arrivò la scossa Ibra: oggi è tutto nelle mani di Pioli e degli uomini che potranno aiutarlo nella ripartenza. Primi fra tutti, ovviamente, Maldini e Massara: entrambi sono una presenza fissa a Milanello e, ora più che mai, con i loro discorsi individuali e di gruppo diventeranno preziosi interlocutori della squadra in crisi di identità. Basterà per ritrovarsi in tempo per il derby?
Pioli è veramente saldissimo purtroppo

lo deduco dal fatto che non c'è manco una minima mezza voce su panchina scricchiolante etc...in genere qualcosa esce sempre...poi magari l'esonero arriva dopo settimane però qualcosa un minimo filtra

qui invece nulla di nulla..ergo è solidissimo
 
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A rischio la champions senza rinforzi o cambio allenatore, senza champions bilancio a saldo negativo.
Ma a questa proprietà cosa interessa allora?
 

Swaitak

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Anche la GDS conferma le news di ieri di Sky dopo il vertice tra Maldini, Massara e Furlani. Parola d'ordine: compattezza.
Al timone ci sarà sempre Pioli. Applaudito insieme ai suoi giocatori dalla curva, fischiato (sempre coi giocatori) da mezzo San Siro e crocifisso da tantissimi tifosi su internet (non da ieri, l’hashtag #PioliOut è tornato di tendenza), ma sostenuto dalla società. Maldini lo aveva detto pubblicamente dopo la batosta dell’Olimpico con la Lazio: «È chiaro che c’è fiducia in Pioli, ci mancherebbe». Ieri Paolo, Furlani e Massara se lo sono ripetuti anche a quattr’occhi: Pioli non si discute perché è l’uomo giusto per uscire dall’incubo. Nessuno meglio di lui sa come risolvere la situazione, Stefano ci riuscirà: ne sono convinti tutti i vertici rossoneri.

MERCATO: a meno di sorprese dell’ultima ora, questo Mi- lan andrà rianimato con le risorse a disposizione: eventuali interventi significativi di mercato non erano in programma prima del Sassuolo e non lo sono nemmeno dopo il 5-2 di ieri. Si proverà a chiudere per il giovane Osorio dell’Universidad de Chile (operazione in salita) ma la linea non cambierà. Un quadro diverso da quello dell’ultima “manita” subita dal Milan, a Bergamo nel dicembre 2019, quando dal mercato arrivò la scossa Ibra: oggi è tutto nelle mani di Pioli e degli uomini che potranno aiutarlo nella ripartenza. Primi fra tutti, ovviamente, Maldini e Massara: entrambi sono una presenza fissa a Milanello e, ora più che mai, con i loro discorsi individuali e di gruppo diventeranno preziosi interlocutori della squadra in crisi di identità. Basterà per ritrovarsi in tempo per il derby?
se Paolo non ha le palle di licenziare l'amichetto, se ne vada pure lui. Il Milan è sempre al primo posto
 

maxxxxi222

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Credo di esser tra quelli che più hanno apprezzato l'operato societario da elliot in avanti, convinto che la strada intrapresa sia l'unica possibile.

Detto ciò, ci sono tre errori marchiani, evidenti anche con la scienza del senno del prima e non a cose fatte.

In mero ordine cronologico:
1) non sostituzione di kessie, cosa che ha distrutto l'equilibrio tattico. A parte il momento horror attuale, lasciamo praterie dalla giornata 1 e chiunque ha visto ciò
2) non aver rinnovato romagnoli dopo aver capito di non riuscire a prenderne uno migliore con le disponibilità di quest'estate. Romagnoli ha evidenti limiti ma è un onesto difensore da rotazioni.
Consapevoli dei problemi fisici di kjaer, non puoi affrontare la stagione con i soli kalulu e tomori (per altro mal assortiti), più gabbia e Ciao come riserve. La dichiarazione di maldini dopo la Lazio su questo tema è sconcertante
3) quando sotto natale è divenuto chiaro che maignan sarebbe restato fuori almeno altri 50 giorni, andava preso un portiere dal 2 gennaio. La salernitana, ripeto salernitana, essendo in una situazione simile l'ha fatto. Ed era anche in una posizione di classifica più che buona per i suoi obiettivi
 

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Anche la GDS conferma le news di ieri di Sky dopo il vertice tra Maldini, Massara e Furlani. Parola d'ordine: compattezza.
Al timone ci sarà sempre Pioli. Applaudito insieme ai suoi giocatori dalla curva, fischiato (sempre coi giocatori) da mezzo San Siro e crocifisso da tantissimi tifosi su internet (non da ieri, l’hashtag #PioliOut è tornato di tendenza), ma sostenuto dalla società. Maldini lo aveva detto pubblicamente dopo la batosta dell’Olimpico con la Lazio: «È chiaro che c’è fiducia in Pioli, ci mancherebbe». Ieri Paolo, Furlani e Massara se lo sono ripetuti anche a quattr’occhi: Pioli non si discute perché è l’uomo giusto per uscire dall’incubo. Nessuno meglio di lui sa come risolvere la situazione, Stefano ci riuscirà: ne sono convinti tutti i vertici rossoneri.

MERCATO: a meno di sorprese dell’ultima ora, questo Mi- lan andrà rianimato con le risorse a disposizione: eventuali interventi significativi di mercato non erano in programma prima del Sassuolo e non lo sono nemmeno dopo il 5-2 di ieri. Si proverà a chiudere per il giovane Osorio dell’Universidad de Chile (operazione in salita) ma la linea non cambierà. Un quadro diverso da quello dell’ultima “manita” subita dal Milan, a Bergamo nel dicembre 2019, quando dal mercato arrivò la scossa Ibra: oggi è tutto nelle mani di Pioli e degli uomini che potranno aiutarlo nella ripartenza. Primi fra tutti, ovviamente, Maldini e Massara: entrambi sono una presenza fissa a Milanello e, ora più che mai, con i loro discorsi individuali e di gruppo diventeranno preziosi interlocutori della squadra in crisi di identità. Basterà per ritrovarsi in tempo per il derby?
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