io avevo iniziato un pò a sperarci ma poi con l'udinese abbiamo giocato male...in europa è arrivata la scoppola...con il verona abbiamo si giocato abbastanza bene ma pareggiato al 90'...
e poi c'è sempre lo spauracchio Pioli e i suoi segmenti drammatici dopo i segmenti eccellenti..
al momento è davvero difficle secondo me fare previsioni anche minime...non escluderei a priori lo scudetto ma non darei nemmeno per scontato il quarto posto anzi...
è comunque già un passo avanti grosso rispetto alle stagioni scorse...dove non c'erano dubbi ma certezze..di fare schifo
Io sul quarto posto ho abbastanza certezze (a meno che Ibra non salti, per qualche ragione, buona parte della stagione) per i seguenti motivi:
1. Abbiamo Ibrahimovic, che con le piccole e medie è una sentenza da sempre, e lo è molto più che avere una somma di buoni giocatori come hanno altre squadre. Non a caso Ibra è sempre stato definito forte coi deboli e debole coi forti (per via del suo rendimento nelle fasi finali della Champions). Il fatto è che lui i deboli lì schiaccia davvero, per intenderci non mi stupirei affatto se nelle venti partite contro quelle della metà destra della classifica con lui in campo facessimo 51/54 punti su 60 (e sarebbero 51/54 punti senza contare tutte le altre nove della metà sinistra della classifica con cui dobbiamo confrontarci).
2. La rosa del Milan attuale è nettamente, ma nettamente, superiore a quella del 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 e della prima metà del 2019/2020 (dove giocavano spesso bidoni come RR, Biglia e Musacchio, e soprattutto dove sciagure come Suso e Piatek erano titolari inamovibili, rendendo il nostro attacco più sterile di Barbara D’Urso sessantatreenne. Non a caso facemmo un girone d’andata da 25 punti e poi per arrivare quarti avremmo dovuto fare un ritorno da 53 punti su 57 disponibili).
3. In ragione dei primi due punti, se il Milan arrivasse ancora fuori dalle prime quattro e al massimo quinto o sesto, significherebbe che la Serie A 2020/2021 sarebbe abissalmente superiore alla Serie A del 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019, così tanto superiore appunto da non solo farci arrivare ancora quinti o sesti (risultati che ottenevamo quegli anni) nonostante una rosa nettamente superiore, ma da far addirittura si che uno come ZLATAN IBRAHIMOVIC in questa Serie A sposti quanto spostava Lapadula nel 2016/2017, Kalinic nel 2017/2018, un Higuain ormai pronto per per la Hyundai a-league (come poi dimostrerà anche al Chelsea e al ritorno dai gobbi) e una sega come Piatek nel 2018/2019. Il che, francamente, mi pare improbabile (per usare un eufemismo da mondiale dell’eufemismo). Cioè, vorrebbe dire che tra la Serie A attuale e quella di quegli anni ci sarebbe la stessa differenza che intercorre tra la Premier attuale e l’Eredivisie. Permettetemi di dubitarne. Diciamo quindi che o Ibra diventa un cadavere all’improvviso, o salta tante partite, o sennò la vedo davvero dura arrivare fuori dalle prime quattro, non fosse altro perché si, la Serie A è cresciuta, ma non così tanto da portare un Ibrahimovic attuale a fare ciò che fino a pochissimo tempo fa già riusciva già alla gente sopracitata. Se così non fosse parleremmo di una crescita esponenziale della Serie A, perché una Serie A nella quale ora ottieni con Ibra gli stessi risultati per i quali prima ti bastava un Lapadula o un Kalinic avrebbe avuto una crescita letteralmente spaventosa.