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Il TAR Lombardia è in procinto di decidere sulla richiesta di sospensiva presentata dal comitato "Sì Meazza" contro la vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan.
Il comitato "Sì Meazza" sostiene che il vincolo dei beni culturali (Articolo 12 del Codice dei Beni Culturali) dovrebbe scattare dalla data di "esecuzione" del bene, e non dal suo collaudo, come invece affermano il Comune di Milano e il Ministero della Cultura.
Il Comune, dal canto suo, difende l'operazione, sottolineando i benefici in termini di indotto economico e riqualificazione dell'area.
Secondo il Corriere della Sera, nel caso in cui i club acquistassero lo stadio e le aree, e solo in un secondo momento il secondo anello dovesse risultare vincolato, Inter e Milan potrebbero appellarsi all'Articolo 4 comma 13 della Legge Stadi per restituire il pacchetto.
Nel frattempo, i consiglieri comunali hanno ricevuto una lettera da Luigi Corbani, portavoce del comitato "Sì Meazza", che stima un danno erariale di 49-60 milioni di euro a causa di una "valutazione farlocca". Il consigliere PD Giungi ha ribadito la sua contrarietà al progetto, definendo "sconcertante" la fretta imposta per l'approvazione della delibera.
Il comitato "Sì Meazza" sostiene che il vincolo dei beni culturali (Articolo 12 del Codice dei Beni Culturali) dovrebbe scattare dalla data di "esecuzione" del bene, e non dal suo collaudo, come invece affermano il Comune di Milano e il Ministero della Cultura.
Il Comune, dal canto suo, difende l'operazione, sottolineando i benefici in termini di indotto economico e riqualificazione dell'area.
Possibili Scenari Futuri e Controversie
Secondo il Corriere della Sera, nel caso in cui i club acquistassero lo stadio e le aree, e solo in un secondo momento il secondo anello dovesse risultare vincolato, Inter e Milan potrebbero appellarsi all'Articolo 4 comma 13 della Legge Stadi per restituire il pacchetto.
Nel frattempo, i consiglieri comunali hanno ricevuto una lettera da Luigi Corbani, portavoce del comitato "Sì Meazza", che stima un danno erariale di 49-60 milioni di euro a causa di una "valutazione farlocca". Il consigliere PD Giungi ha ribadito la sua contrarietà al progetto, definendo "sconcertante" la fretta imposta per l'approvazione della delibera.
