Black
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Onestamente, con tutto il rispetto, ma post del genere mi sembrano ipocrisia pura.
Tu al suo posto te ne andresti?
Il tuo datore di lavoro viene, ti offre un ricco contratto, che tu naturalmente accetti, e vivi felice.
Poi però l'azienda viene venduta ed il nuovo datore fa mobbing: ti toglie la possibilità di lavorare con gli altri, ti esclude da ogni possibile lista di nomi per un progetto ecc. E tutto questo perché non gli piaci per qualche motivo a noi sconosciuto, non perché tu sia scarso, visto che sei in un team di scappati di casa che di certo non sono poi così migliori di te.
E in aggiunta a tutto questo, ti dice: che ne dici di levarti dalle pa**e e andare in qualche altra azienda a prender meno (perché sia chiaro: nessuno offrirà mai lo stesso stipendio che percepisce qui)?
E secondo te, lui dovrebbe essere così stupido da dire: OK! Vado via subito! Grazie infinite per l'opportunità! Baci e abbracci anche in famiglia! Ci si sente a Natale per gli auguri! (tanto per restare in tema natalizio).
Ma per favore...
Sì, è una questione di principio. E sì, capitasse a me farei la stessa identica cosa. Non mi dimetto e resto fino all'ultimo giorno. E se provi a togliermi quanto mi spetta di diritto, ti faccio causa fino alla ventesima generazione, perché i contratti vanno onorati. Ed in questo caso non è Montolivo che non l'ha onorato, ma è il Milan che sta cercando di non farlo.
Per quanto scarso sia, è sempre stato disponibile a fare il suo e a metterci la faccia, quindi fa bene. Aspetti la fine del contratto e vada dove vuole.
La si deve smettere di pensare che i calciatori siano una categoria a parte. Loro sono dei lavoratori a tutti gli effetti, ed è sacrosanto che i loro interessi vengano tutelati.
Tutto questo, naturalmente, al netto del fatto che nessuno di noi sa come stiano davvero le cose. Quindi i post, mio compreso, lasciano il tempo che trovano.
tranquillo.... io parlavo solo del fatto che i giornalisti da mesi ci decantano le lodi del Montolivo professionista esemplare che si allena regolarmente (ci mancherebbe pure), che non si lamenta mai (lamentarsi di cosa? lo stipendio gli arriva regolarmente) e nessuno invece pone l'accento sul fatto che se voleva giocare poteva accettare qualche offerta inferiore.
Per quello che dici tu nulla da eccepire, è un suo diritto. Mica dicevo qualcosa su questo.
Ho famiglia con 2 figli, mutuo e bollette da pagare, per cui è dura come tutti e magari avere uno stipendio come il suo. In ogni caso al posto suo (senza problemi ad arrivare a fine mese), tra una situazione dove sono relegato ad ultima ruota del carro, ed un altra dove mi sentirei parte della squadra ma con uno stipendio nettamente inferiore io sceglierei la seconda. Poi ognuno fa come vuole