Che sia una rosa più debole di quella dell'Inter é verissimo.
Infatti, per me che tu faccia quella linea a 5, con quegli interpreti é un contare i minuti, anzi i secondi. Io discuto proprio l'impostazione tattica di voler fare quel tipo di partita.
Comunque sono pronto a scommettere ora una pizza con te: io dico che anche con avversari più modesti, in situazioni analoghe si farà lo stesso tipo di partita e si piglierà il classico golletto. Ci stai?
Ci siamo messi per forza con la linea a 5, non avevamo scelta. Se loro alzano i quinti, per forza va fatto oppure sui cambi di gioco ti vanno in porta.
Le infinite imbarcate prese con Pioli contro di loro ormai dovrebbero avercelo insegnato.
Una scelta simile succederà in situazioni simili. Noi siamo molto deboli e vulnerabili in quella situazione, come visto anche con Parma Cagliari e infinite altre partite, anche contro avversari scarsi. A maggior ragione con chi gioca coi quinti, finche stanno bassi e ci aspettano è un conto, se li alzano tocca scalare a cinque dietro.
Il voler fare quel tipo di partita, è un discorso complesso e piu ampio.
Noi per caratteristiche non possiamo dominare il gioco. Abbiamo giocatori verticali, forti nelle ripartenze, credo che Conceicao a differenza del demente che c'era prima di lui lo abbia capito presto.
Questo significa che non si puo fare pressing alto, al contrario dobbiamo stare compatti, stretti e arretrare la prima linea di pressing per non allungarci. Poi recuperata palla inneschiamo i vari Theo Reijnders Pulisic Leao in ripartenza. Cosi siamo pericolosi e le partite le vinciamo.
Diverso il problema contro squadre piccole che ti lasciano la palla e si rintanano. Li il nostro gioco non lo possiamo fare e vengono fuori i limiti tecnici dei nostri giocatori. Quelli citati sopra, che sono i migliori che abbiamo, quando gli spazi si riducono, tirano fuori tutti i loro limiti e diventiamo una squadra completamente diversa.
Sono andato OT, qui si parla del derby, ma come ho detto è un discorso lungo e ha a che fare con mercati disastrosi fatti negli ultimi anni, senza capo ne coda e senza logica. Poi la patata viene data all'allenatore. Pioli conosceva i polli e in qualche modo la sfangava giocando un calcio pessimo, Fonsega sorvolo perchè definirlo allenatore è già tanto, ora tocca a Conceicao che a differenza dei predecessori ha già capito e sta cercando di dare forma e identità alla squadra, senza caxxate su dominio del gioco che non possiamo fare.
In parallelo la società sta rivoluzionando la rosa, tradendo scelte di pochi mesi fa, segno che anche loro hanno capito di essersi infilati in un vicolo cieco e per uscirne non basta cambiare allenatore se poi anche a livello di rosa non si inizia a lavorare come si deve.