Milan: I.A., Beane, algoritmi e i ruoli della triade

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Lineker10

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noi però dobbiamo pensare a parità di budget. NOn è che se non usiamo la tecnologia il nostro budget aumenta e ci possiamo andare a prendere la gente da 80 milioni. con la tecnologia puoi anche andare a prendere profili maturi per esempio non solo ragazzini tra l'altro. Questo discorso esula dal licenziamento di Maldini, che per me è aveva doti fondamentali che vanno ben oltre lo scouting. Creare una base solida che sa cos'è e cosa rappresenta il Milan. Queste cose non te le da nessuno, nemmeno gli algoritmi Google.
Boh per tanti Maldini era solo un danno, per cui forse si aspettano che le cose miglioreranno pure nella gestione della squadra.

Riguardo alla tecnologia, penso che la stia mistificando un po' troppo. I dati sono importanti e ormai li usano tutti, non ti aspettare magie.

Per esperienza mia (e penso di tutti) il problema di una realtà come il Milan OGGI non è individuare il giocatore giusto, è prima di tutto prenderlo (perchè oggi pure un Leeds del cavolo arriva tranquillamente ad offrire 40 milioni per un giovane) ma poi soprattutto inserirlo.
E come dici tu, questo hai voglia a usare algoritmi.
 
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Kjaer è arrivato con Elliott. Come Ibra.

Pensi che la linea di Redbird sarà di prendere giocatori del genere?
Io sto dicendo che kjaer esce dal software di moncada,fai una ricerca su internet dovresti trovare l intervista, la dice espressamente che Elliott aveva detto soldi non ci sono a quel punto per ridurre i problemi di ambientamento restrinsero la ricerca al campionato italiano e il risultato ed il analisi fu kjaer, quindi sto moneyball non significa niente , è tutto come vuoi impostare la ricerca
 

Swaitak

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Vediamo se almeno prendono calciatori che sappiano battere i corner, proprio come nel film
 

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La GDS sull'assetto del nuovo Milan, sui ruoli della triade Pioli Moncada e Furlani e su Beane e Born col Moneyball

il nuovo Milan cambia radicalmente e si ristruttura su un nuovo assetto. Stefano Pioli acquisisce a Milanello – dove non ci saranno più figure come Maldini e Massara, presenti quotidianamente – sia sul mercato. Darà indicazioni sulle sue esigenze, come ogni allenatore, e avrà più voce in capitolo nella scelta dei profili, della tipologia di calciatore da cercare sul mercato. Geoffrey Moncada, da capo scout, guiderà la ricerca internazionale, selezionando i profili più interessanti. Giorgio Furlani gestirà il lato economico, nelle fasi decisive della trattativa e per l’approvazione finale. Questa, la struttura approvata e già al lavoro: ieri Pioli, Furlani e Moncada si sono parlati per prendere le prime decisioni per il 2023-24. La prima di tante riunioni di mercato che porteranno alla nascita del prossimo Milan.


Il modello è molto poco italiano e ad alto coefficiente di rischio. Cardinale non ha scelto il cambiamento più logico e nemmeno il più facile – sostituire Maldini e Massara con almeno un direttore sportivo – ma ha aperto una sua via. Crede in un approccio collegiale e nel potere dei dati, come dimostrato dalla grande fiducia in Luke Bornn (fondatore di Zelus, la sua società di analytics) e in Billy Beane, Mr. Moneyball, suo ispiratore e collaboratore. Facile capire come Maldini non fosse compatibile con questo scenario. La sfida delle prossime settimane sarà capire come coesisteranno le idee di Pioli, lo scouting classico e i suggerimenti degli algoritmi. Non ci sarà bisogno di aspettare: le prime decisioni arriveranno a breve, i primi acquisti anche. Il calcio non aspetta e il nuovo Milan vuole imparare a camminare – a correre, se possibile – molto in fretta.

Tuttosport: il nuovo Milan che è già entrato in scena dopo l’addio di Paolo Maldini avrà nelle figure di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada i due uomini forti sulla costruzione della squadra, insieme ad altri collaboratori e a Stefano Pioli che, come già ricordato ieri, è saldo nella posizione di allenatore. Una strategia che, evidentemente, era pronta da settimane perché la reazione alla fine del rapporto con Paolo Maldini doveva essere immediata, anche per non perdere di vista il lavoro già portato avanti su profili come quelli di Daichi Kamada e Ruben Loftus-Cheek. Così come sarà interessante capire come verranno investiti i soldi a disposizione del Milan sul calciomercato, viste le necessità qualitative e numeriche della squadra. Giorgio Furlani, al contrario di quanto si possa pensare, è sempre stato molto presente all’interno delle trattative di mercato, sia sotto la proprietà di Elliott sia con quella di RedBird, che lo scorso novembre lo ha nominato amministratore delegato del Milan, succedendo così a Ivan Gazidis dopo aver fatto parte del consiglio d’amministrazione del club. Milanista d’acciaio, Furlani è stato anche il protagonista dello sblocco del famoso “lodo Sporting”, guidando la mediazione con il Lille che ha poi saldato il club portoghese dei 20,6 milioni previsti dalla sentenza del Tas, liberando Leao di questo macigno e aprendo così la discesa al rinnovo firmato meno di una settimana fa. Adesso sarà lui a condurre le contrattazioni con agenti e intermediari per portare profili idonei alla visione societaria. Ad affiancarlo ci sarà Geoffrey Moncada, capo degli scout e uomo da sempre tenuto in grande considerazione dalle proprietà americane del Milan. 37 anni, francese, una vita alla caccia di talenti, Moncada vanta nel suo curriculum da talent scout la scoperta di un 12enne chiamato Kylian Mbappé (che nel 2015 giocherà un’amichevole contro la Primavera del Milan, facendo impazzire tutti al Vismara). Specializzato sul mercato francese, Moncada ha poi esteso le sue conoscenze ai mercati sudamericani, con particolare attenzione a quello argentino e la sua rete di osservatori oggi copre non solo la parte sud delle Americhe, ma anche tutta Europa. A lui si ricondurrebbe, ad esempio, la segnalazione di Pierre Kalulu. Adesso avrà maggior potere per incidere sui profili da lui visionati e, probabilmente, avrà anche margini operativi a livello economico, in simbiosi con Giorgio Furlani. In più dovrebbe essere implementata con un moderno software l’analisi dei dati, i famosi algoritmi alla “Moneyball” a cui RedBird ha sempre guardato con attenzione negli altri ambiti calcistici nei quali ha investito. È molto probabile che più avanti nel percorso venga inserito anche una figura di campo, un direttore sportivo che faccia da tramite tra Milanello e la nuova struttura.

Repubblica:
l’intelligenza artificiale sostituisce Maldini. Paolo ha sempre ripetuto a Gerry:"Rispetta la storia del Milan". Il nuovo progetto di Cardinale: si punta su algoritmi e dati applicati al calcio Billy Beane, ideatore del Moneyball, diventa consulente per il mercato. Eppure Maldini, diventato dirigente di successo, si sentiva così coinvolto nel rilancio del Milan da avere inviato a Cardinale, due mesi fa, un articolato documento di strategia e sviluppo, un progetto triennale e sostenibile rimasto però senza alcuna risposta. Gli americani ne hanno varato un altro: mettono sulla poltrona di Maldini l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e i dati applicati al calciomercato e governati da Billy Beane, 61 anni, guru del baseball con gli Oakland Athletics, argomento di un libro e di un film (Moneyball, l’arte di vincere) interpretato da Brad Pitt. Lunedì, dopo l’addio a Maldini, Cardinale ha incontrato con l’ad Giorgio Furlani Beane in persona: la riunione è diventata il primo atto formale del nuovo consulente di mercato del Milan. Nello sport americano vittorie e sconfitte hanno un peso diverso e nel calcio gli esempi più appariscenti sull’uso degli algoritmi (Midtjylland, Brentford, Brighton) sono di scala più piccola: le incognite sono parecchie.

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La GDS sull'assetto del nuovo Milan, sui ruoli della triade Pioli Moncada e Furlani e su Beane e Born col Moneyball

il nuovo Milan cambia radicalmente e si ristruttura su un nuovo assetto. Stefano Pioli acquisisce a Milanello – dove non ci saranno più figure come Maldini e Massara, presenti quotidianamente – sia sul mercato. Darà indicazioni sulle sue esigenze, come ogni allenatore, e avrà più voce in capitolo nella scelta dei profili, della tipologia di calciatore da cercare sul mercato. Geoffrey Moncada, da capo scout, guiderà la ricerca internazionale, selezionando i profili più interessanti. Giorgio Furlani gestirà il lato economico, nelle fasi decisive della trattativa e per l’approvazione finale. Questa, la struttura approvata e già al lavoro: ieri Pioli, Furlani e Moncada si sono parlati per prendere le prime decisioni per il 2023-24. La prima di tante riunioni di mercato che porteranno alla nascita del prossimo Milan.


Il modello è molto poco italiano e ad alto coefficiente di rischio. Cardinale non ha scelto il cambiamento più logico e nemmeno il più facile – sostituire Maldini e Massara con almeno un direttore sportivo – ma ha aperto una sua via. Crede in un approccio collegiale e nel potere dei dati, come dimostrato dalla grande fiducia in Luke Bornn (fondatore di Zelus, la sua società di analytics) e in Billy Beane, Mr. Moneyball, suo ispiratore e collaboratore. Facile capire come Maldini non fosse compatibile con questo scenario. La sfida delle prossime settimane sarà capire come coesisteranno le idee di Pioli, lo scouting classico e i suggerimenti degli algoritmi. Non ci sarà bisogno di aspettare: le prime decisioni arriveranno a breve, i primi acquisti anche. Il calcio non aspetta e il nuovo Milan vuole imparare a camminare – a correre, se possibile – molto in fretta.

Tuttosport: il nuovo Milan che è già entrato in scena dopo l’addio di Paolo Maldini avrà nelle figure di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada i due uomini forti sulla costruzione della squadra, insieme ad altri collaboratori e a Stefano Pioli che, come già ricordato ieri, è saldo nella posizione di allenatore. Una strategia che, evidentemente, era pronta da settimane perché la reazione alla fine del rapporto con Paolo Maldini doveva essere immediata, anche per non perdere di vista il lavoro già portato avanti su profili come quelli di Daichi Kamada e Ruben Loftus-Cheek. Così come sarà interessante capire come verranno investiti i soldi a disposizione del Milan sul calciomercato, viste le necessità qualitative e numeriche della squadra. Giorgio Furlani, al contrario di quanto si possa pensare, è sempre stato molto presente all’interno delle trattative di mercato, sia sotto la proprietà di Elliott sia con quella di RedBird, che lo scorso novembre lo ha nominato amministratore delegato del Milan, succedendo così a Ivan Gazidis dopo aver fatto parte del consiglio d’amministrazione del club. Milanista d’acciaio, Furlani è stato anche il protagonista dello sblocco del famoso “lodo Sporting”, guidando la mediazione con il Lille che ha poi saldato il club portoghese dei 20,6 milioni previsti dalla sentenza del Tas, liberando Leao di questo macigno e aprendo così la discesa al rinnovo firmato meno di una settimana fa. Adesso sarà lui a condurre le contrattazioni con agenti e intermediari per portare profili idonei alla visione societaria. Ad affiancarlo ci sarà Geoffrey Moncada, capo degli scout e uomo da sempre tenuto in grande considerazione dalle proprietà americane del Milan. 37 anni, francese, una vita alla caccia di talenti, Moncada vanta nel suo curriculum da talent scout la scoperta di un 12enne chiamato Kylian Mbappé (che nel 2015 giocherà un’amichevole contro la Primavera del Milan, facendo impazzire tutti al Vismara). Specializzato sul mercato francese, Moncada ha poi esteso le sue conoscenze ai mercati sudamericani, con particolare attenzione a quello argentino e la sua rete di osservatori oggi copre non solo la parte sud delle Americhe, ma anche tutta Europa. A lui si ricondurrebbe, ad esempio, la segnalazione di Pierre Kalulu. Adesso avrà maggior potere per incidere sui profili da lui visionati e, probabilmente, avrà anche margini operativi a livello economico, in simbiosi con Giorgio Furlani. In più dovrebbe essere implementata con un moderno software l’analisi dei dati, i famosi algoritmi alla “Moneyball” a cui RedBird ha sempre guardato con attenzione negli altri ambiti calcistici nei quali ha investito. È molto probabile che più avanti nel percorso venga inserito anche una figura di campo, un direttore sportivo che faccia da tramite tra Milanello e la nuova struttura.

Repubblica:
l’intelligenza artificiale sostituisce Maldini. Paolo ha sempre ripetuto a Gerry:"Rispetta la storia del Milan". Il nuovo progetto di Cardinale: si punta su algoritmi e dati applicati al calcio Billy Beane, ideatore del Moneyball, diventa consulente per il mercato. Eppure Maldini, diventato dirigente di successo, si sentiva così coinvolto nel rilancio del Milan da avere inviato a Cardinale, due mesi fa, un articolato documento di strategia e sviluppo, un progetto triennale e sostenibile rimasto però senza alcuna risposta. Gli americani ne hanno varato un altro: mettono sulla poltrona di Maldini l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e i dati applicati al calciomercato e governati da Billy Beane, 61 anni, guru del baseball con gli Oakland Athletics, argomento di un libro e di un film (Moneyball, l’arte di vincere) interpretato da Brad Pitt. Lunedì, dopo l’addio a Maldini, Cardinale ha incontrato con l’ad Giorgio Furlani Beane in persona: la riunione è diventata il primo atto formale del nuovo consulente di mercato del Milan. Nello sport americano vittorie e sconfitte hanno un peso diverso e nel calcio gli esempi più appariscenti sull’uso degli algoritmi (Midtjylland, Brentford, Brighton) sono di scala più piccola: le incognite sono parecchie.
Vedremo il mercato che faranno, ma a me sembra che la questione algoritmi e investimenti sia fuori strada. Qua c'è una restaurazione. Certamente Cardinale punta tanto sui dati (ma il Milan già li usava) e farà minore investimenti rispetto ai desideri di Maldini (ma sono 4-5 anni che è già così).

Il cambio principale è che si ritorna indietro al modello Elliott. Il gruppo di lavoro - o come volete chiamarlo - con Gazidis, Maldini, Massara, Moncada, Almstadt e chissà chi altro c'era già. Quando negli anni scorsi filtrava a mezzo stampa che alcuni acquisti di Maldini erano stati bocciati da Gazidis/Elliott oppure che il Milan era troppo lento sul mercato perché servivano troppe autorizzazioni il riferimento era a quello.

L'anno scorso Maldini sfruttando lo scudetto e la futura uscita di Gazidis era riuscito a strappare una maggiore autonomia con un ruolo da uomo solo al comando alla Marotta/Galliani. Con la stagione negativa Cardinale ha preso la palla al balzo per rimettere tutto com'era...

Comunque in questa struttura con l'uscita di M&M mancano due figure. Qualcuno con il patentino da DS che occupi la casellina per questioni legali e collabori con Furlani e Moncada (Comolli del Tolosa?) Qualcuno che faccia da collante tra squadra e dirigenza, un team manager (Ibrahimovic?).
 

Maldini82

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Io sto dicendo che kjaer esce dal software di moncada,fai una ricerca su internet dovresti trovare l intervista, la dice espressamente che Elliott aveva detto soldi non ci sono a quel punto per ridurre i problemi di ambientamento restrinsero la ricerca al campionato italiano e il risultato ed il analisi fu kjaer, quindi sto moneyball non significa niente , è tutto come vuoi impostare la ricerca
In quell'intervista dice anche quanto fosse importante e determinante Maldini nel convincere i giocatori e nel metterli a proprio agio una volta arrivati al Milan. Quindi in tutta la fase pre e post acquisto
 
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In quell'intervista dice anche quanto fosse importante e determinante Maldini nel convincere i giocatori e nel metterli a proprio agio una volta arrivati al Milan. Quindi in tutta la fase pre e post acquisto
Mancata ha sempre riconosciuto i meriti di Maldini in ogni intervista rilasciata, di certo non si può dire che è un megalomane. E una persona con grande onesta intellettuale, alla fine lui fara quello che ha sempre fatto, bisogna vedere cosa combinerà furlani nelle trattative
 

Maldini82

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Mancata ha sempre riconosciuto i meriti di Maldini in ogni intervista rilasciata, di certo non si può dire che è un megalomane. E una persona con grande onesta intellettuale, alla fine lui fara quello che ha sempre fatto, bisogna vedere cosa combinerà furlani nelle trattative
Io su di lui ho molti dubbi, ma non pregiudizi.
Non trovo una logica al fatto che si siano licenziati DS e DT (anche) per il mercato e si sta promuovendo il capo scout che consigliava loro i giocatori.
O era corresponsabile delle scelte, oppure M&M non lo ascoltavano.

In questi due mesi vedremo subito di che pasta è fatto.
 

Djici

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La cosa bella è che se con questo nuovo assetto dovessero decidere questa estate di spendere un botto sul mercato tipo 200 milioni comprando 6/7 giocatori da moneyball molti andranno in brodo di giuggiole perché il mercato tira più del campo. Il mio giudizio negativo sulla situazione rimane invariato quale che sia la cifra spesa. Poi magari fra 12 mesi posso cambiare idea.
Guardo io sono proprio andato in cortocircuito.

Prima possibilità :
Cardinale spende sul mercato per fare "dimenticare" le cose indegne che ha fatto 2 volte con Maldini-Massara (l'anno scorso e ovviamente quest'anno) ma per me e inconcepibile che quel maledetto spenda soldi.

Seconda possibilità:
continua a non spendere e così non solo avrà contro già tutti quelli che erano contro questa proprietà di tirchi ma in più facendo fuori Maldini si è messo contro pure i pochi che ne erano contenti.

Questo è un pazzo scatenato.

Da me non avranno più un euro.
Questo è GARANTITO.
Non lascio perdere il Milan.
Il Milan ce l'ho nel sangue.
Ma ci sono modi per seguire il Milan senza che abbiano 1 centesimo.

Mi dispiace per mio figlio che andrà avanti con la maglia vecchia invece della solita nuova. Magari li prendo una cinesata con Milan 1999 😄

Hanno ucciso le mie speranze.
Perché prima speravo
 
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Proprio non riesco ad accettare una roba simile. Ma poi, a prescindere dall'intelligenza artificiale, come può pensare Cardinale che sia meglio Furlani a convincere i giocatori rispetto a Maldini? Ma cosa ha nella testa?
I soldi, solo quelli. E pensa che sia più facile farli così.
 
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