Milan: I.A., Beane, algoritmi e i ruoli della triade

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E' un modello che hanno decine di società. Lipsia Brighton Brentford... sembra che Redbird stia dicendo che la terra ruota attorno al sole ma in realtà non stanno proponendo niente di rivoluzionario.

Il punto è: per cosa competono le società che seguono questa filosofia? Competono per vincere i campionati? Per andare avanti in Champions?
Per quale strana ragione noi a differenza loro dovremo riuscire a farlo? Quando oltretutto alcune di queste (se non la maggior parte) fatturano piu di noi.

Questo modello per me sarebbe stato affascinante anni fa. Adesso arrivano in netto ritardo, tipo di 5 anni, dove abbiamo fatto progressi importanti e non siamo piu il Milan di Lapadula.
Oggi se il team di Moncada butta fuori un bel talento paraguaiano che prendono per 3 lire come vice Leao, poi quando scenderà in campo cosa ci si aspetterà? Se fara ca..re dimostrandosi ancora acerbo, dunque non all'altezza di sostituire Leao, e finiamo per pareggiare con la Cremonese... quale sarà l'atteggiamento nei suoi confronti? Verrà aspettato con pazienza, compreso, sostenuto oppure messo in croce come CDK?

Per me c'è proprio un corto circuito alla base, anche ingenuo oltretutto.

Comunque aspetto l'atto pratico per vedere nel concreto le cose come funzioneranno.

Il discorso che fai sulla parte umana, tranquillo che sarà la scusa per giustificare eventuali acquisti sbagliati. Lasciano di proposito la questione in mano a Ser Alex Pioli.
Pero non è mica detto che con i dati devi prendere solo i ragazzini dai campionati sconosciuti, ad esempio kjear è uscito fuori dall analisi dati (c è una intervista di mancata, se non ricordo male riportata pure sul forum all epoca). L analisi dati alla fine ti aiuta a valutare più profili è più variabili in poco tempo. Per ritornare a kjaer moncada disse che serviva un giocatore low cost che conoscesse gia il campionato italiano per ridurre al minimo il problema dell ambientamento e alla fine dall analisi dei dati è uscito il nome di kjear e male non ci è andata.
 
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Appunto. E' un totale corto circuito e per me alla realtà dei fatti i tifosi ci sbatteranno di brutto la faccia.

I grandi club certo che applicano questi metodi, almeno in parte. Pure il Chelsea lo fa, pure il City, anzi forse sono le due società piu avanzate sotto questo punto di vista. Ma lo fanno con budget enormi.

Non solo. Il Real va in Brasile e prende il sedicenne Endrick per 80 milioni 80...

Sembra che Cardinale abbia inventato la ruota... sono cose che sono nel calcio da anni.

Il punto è che proprio per questo motivo a noi le prime scelte non toccheranno, a meno di colpi di fortuna alla Kvara che tutti sogniamo.
Competeremo spesso e volentieri per quegli obiettivi che interessano a società come Brentford Brighton... qualche volta Lipsia e Borussia... e in tutti questi casi parliamo di giocatori che costeranno, perchè sono società ricche che spendono tanto nei giovani.

Poi pero arriva il problema: noi i giovani li sappiamo aspettare come loro? Abbiamo la pazienza di accettare che abbiano alti e bassi? Che sbaglino partite? Magari che per colpa di questi ragazzi pareggiamo in casa con l'Empoli? L'ambiente Milan è pronto per tornare a questo?

Per me il modello Redbird arriva in ritardo di 5 anni. Adesso il Milan è un'altra cosa e tutti si aspettano, vogliano ammetterlo o no, di vincere, altro che aspettare i giovani.

noi però dobbiamo pensare a parità di budget. NOn è che se non usiamo la tecnologia il nostro budget aumenta e ci possiamo andare a prendere la gente da 80 milioni. con la tecnologia puoi anche andare a prendere profili maturi per esempio non solo ragazzini tra l'altro. Questo discorso esula dal licenziamento di Maldini, che per me è aveva doti fondamentali che vanno ben oltre lo scouting. Creare una base solida che sa cos'è e cosa rappresenta il Milan. Queste cose non te le da nessuno, nemmeno gli algoritmi Google.
 

mil77

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Sul "come" funzioneranno le cose sono curioso.
Suona tutto nuovo e ridicolo anche, vedremo.

Sul "chi" le dovrà fare funzionare, invece, già parto prevenuto.

Avremo un AD che dovrà decidere giocatori e addirittura portare avanti trattative senza avere alcuna esperienza pregressa nel mondo del calcio, ne come dirigente, ne come giocatore o allenatore, ne come magazziniere o Hostess. Auguri.

La parte tecnica vera e propria è poi lasciata completamente nelle mani di Pioli, come fosse Ferguson. Il personaggio lo conosciamo bene ormai per farsi un'idea. Auguri.

Infine c'è il mitologico Moncada e il suo team di analisti. Ecco lui è quello che mi incuriosisce di piu. Almeno è preparato e il suo lavoro si presume lo sappia fare. Ma ora come ora è un po' un essere mitologico appunto, quello che avrebbe preso i migliori giocatori del mondo se glielo avessero permesso, oltretutto pagandoli una buccia di banana. Lo misureremo nei fatti adesso che i parafulmini sono stati licenziati.
Quello è assolutamente un non problema....chi deve fare le trattative deve essere esperto in negoziazione, avere determinate caratteristiche ed essere esperto di contrattualistica, non deve conoscere i giocatori. Da quel punto di vista è un sicuro passo avanti
 
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Proprio non riesco ad accettare una roba simile. Ma poi, a prescindere dall'intelligenza artificiale, come può pensare Cardinale che sia meglio Furlani a convincere i giocatori rispetto a Maldini? Ma cosa ha nella testa?

Quali calciatori? :asd:
Arriveranno semi-sconosciuti individuati dal famoso software.
Sconosciuti che magari attualmente giocano nel Galway FC, Hellerup, Sandviks, tutta gente che ricevendo una proposta dal Milan arriverebbe a Milano di corsa, con o senza Maldini in società.

Più quelli più conosciuti ma trombati dai loro attuali club.

Dubito Furlani arrivi a contattare giocatori veramente forti e con una gran carriera alle spalle.
Poi oh, hanno 2 mesi e mezzo per stupirci, vediamo cosa combinano.
 
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Moneyball, algoritmi e balle varie, se volevano giocare con ste robe qua dovevano farsi prestare i soldi per comprare un'altra società non l'AC MILAN
 

Toby rosso nero

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Quali calciatori? :asd:
Arriveranno semi-sconosciuti individuati dal famoso software.
Sconosciuti che magari attualmente giocano nel Galway FC, Hellerup, Sandviks, tutta gente che ricevendo una proposta dal Milan arriverebbe a Milano di corsa, con o senza Maldini in società.

Più quelli più conosciuti ma trombati dai loro attuali club.

Dubito Furlani arrivi a contattare giocatori veramente forti e con una gran carriera alle spalle.
Poi oh, hanno 2 mesi e mezzo per stupirci, vediamo cosa combinano.

Ma poi anche se arrivasse qualche giovane buono, il dichiarato intento è quello di rivenderli dopo due anni quando si alza il valore per farne plusvalenze.
Quindi il Milan altro non sarebbe che una palestra o un settore giovanile del Real Madrid, appena sono maturi per fare il salto di qualità (e magari entrare nei cuori dei tifosi, quella cosa vecchia e boomerona chiamata "passione per il calcio"),eccoli venduti per bei dollaroni.
 

Lineker10

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Pero non è mica detto che con i dati devi prendere solo i ragazzini dai campionati sconosciuti, ad esempio kjear è uscito fuori dall analisi dati (c è una intervista di mancata, se non ricordo male riportata pure sul forum all epoca). L analisi dati alla fine ti aiuta a valutare più profili è più variabili in poco tempo. Per ritornare a kjaer moncada disse che serviva un giocatore low cost che conoscesse gia il campionato italiano per ridurre al minimo il problema dell ambientamento e alla fine dall analisi dei dati è uscito il nome di kjear e male non ci è andata.
Kjaer è arrivato con Elliott. Come Ibra.

Pensi che la linea di Redbird sarà di prendere giocatori del genere?
 

Lineker10

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Quello è assolutamente un non problema....chi deve fare le trattative deve essere esperto in negoziazione, avere determinate caratteristiche ed essere esperto di contrattualistica, non deve conoscere i giocatori. Da quel punto di vista è un sicuro passo avanti
Vedremo all'atto pratico.
 
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La GDS sull'assetto del nuovo Milan, sui ruoli della triade Pioli Moncada e Furlani e su Beane e Born col Moneyball

il nuovo Milan cambia radicalmente e si ristruttura su un nuovo assetto. Stefano Pioli acquisisce a Milanello – dove non ci saranno più figure come Maldini e Massara, presenti quotidianamente – sia sul mercato. Darà indicazioni sulle sue esigenze, come ogni allenatore, e avrà più voce in capitolo nella scelta dei profili, della tipologia di calciatore da cercare sul mercato. Geoffrey Moncada, da capo scout, guiderà la ricerca internazionale, selezionando i profili più interessanti. Giorgio Furlani gestirà il lato economico, nelle fasi decisive della trattativa e per l’approvazione finale. Questa, la struttura approvata e già al lavoro: ieri Pioli, Furlani e Moncada si sono parlati per prendere le prime decisioni per il 2023-24. La prima di tante riunioni di mercato che porteranno alla nascita del prossimo Milan.


Il modello è molto poco italiano e ad alto coefficiente di rischio. Cardinale non ha scelto il cambiamento più logico e nemmeno il più facile – sostituire Maldini e Massara con almeno un direttore sportivo – ma ha aperto una sua via. Crede in un approccio collegiale e nel potere dei dati, come dimostrato dalla grande fiducia in Luke Bornn (fondatore di Zelus, la sua società di analytics) e in Billy Beane, Mr. Moneyball, suo ispiratore e collaboratore. Facile capire come Maldini non fosse compatibile con questo scenario. La sfida delle prossime settimane sarà capire come coesisteranno le idee di Pioli, lo scouting classico e i suggerimenti degli algoritmi. Non ci sarà bisogno di aspettare: le prime decisioni arriveranno a breve, i primi acquisti anche. Il calcio non aspetta e il nuovo Milan vuole imparare a camminare – a correre, se possibile – molto in fretta.

Tuttosport: il nuovo Milan che è già entrato in scena dopo l’addio di Paolo Maldini avrà nelle figure di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada i due uomini forti sulla costruzione della squadra, insieme ad altri collaboratori e a Stefano Pioli che, come già ricordato ieri, è saldo nella posizione di allenatore. Una strategia che, evidentemente, era pronta da settimane perché la reazione alla fine del rapporto con Paolo Maldini doveva essere immediata, anche per non perdere di vista il lavoro già portato avanti su profili come quelli di Daichi Kamada e Ruben Loftus-Cheek. Così come sarà interessante capire come verranno investiti i soldi a disposizione del Milan sul calciomercato, viste le necessità qualitative e numeriche della squadra. Giorgio Furlani, al contrario di quanto si possa pensare, è sempre stato molto presente all’interno delle trattative di mercato, sia sotto la proprietà di Elliott sia con quella di RedBird, che lo scorso novembre lo ha nominato amministratore delegato del Milan, succedendo così a Ivan Gazidis dopo aver fatto parte del consiglio d’amministrazione del club. Milanista d’acciaio, Furlani è stato anche il protagonista dello sblocco del famoso “lodo Sporting”, guidando la mediazione con il Lille che ha poi saldato il club portoghese dei 20,6 milioni previsti dalla sentenza del Tas, liberando Leao di questo macigno e aprendo così la discesa al rinnovo firmato meno di una settimana fa. Adesso sarà lui a condurre le contrattazioni con agenti e intermediari per portare profili idonei alla visione societaria. Ad affiancarlo ci sarà Geoffrey Moncada, capo degli scout e uomo da sempre tenuto in grande considerazione dalle proprietà americane del Milan. 37 anni, francese, una vita alla caccia di talenti, Moncada vanta nel suo curriculum da talent scout la scoperta di un 12enne chiamato Kylian Mbappé (che nel 2015 giocherà un’amichevole contro la Primavera del Milan, facendo impazzire tutti al Vismara). Specializzato sul mercato francese, Moncada ha poi esteso le sue conoscenze ai mercati sudamericani, con particolare attenzione a quello argentino e la sua rete di osservatori oggi copre non solo la parte sud delle Americhe, ma anche tutta Europa. A lui si ricondurrebbe, ad esempio, la segnalazione di Pierre Kalulu. Adesso avrà maggior potere per incidere sui profili da lui visionati e, probabilmente, avrà anche margini operativi a livello economico, in simbiosi con Giorgio Furlani. In più dovrebbe essere implementata con un moderno software l’analisi dei dati, i famosi algoritmi alla “Moneyball” a cui RedBird ha sempre guardato con attenzione negli altri ambiti calcistici nei quali ha investito. È molto probabile che più avanti nel percorso venga inserito anche una figura di campo, un direttore sportivo che faccia da tramite tra Milanello e la nuova struttura.

Repubblica:
l’intelligenza artificiale sostituisce Maldini. Paolo ha sempre ripetuto a Gerry:"Rispetta la storia del Milan". Il nuovo progetto di Cardinale: si punta su algoritmi e dati applicati al calcio Billy Beane, ideatore del Moneyball, diventa consulente per il mercato. Eppure Maldini, diventato dirigente di successo, si sentiva così coinvolto nel rilancio del Milan da avere inviato a Cardinale, due mesi fa, un articolato documento di strategia e sviluppo, un progetto triennale e sostenibile rimasto però senza alcuna risposta. Gli americani ne hanno varato un altro: mettono sulla poltrona di Maldini l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e i dati applicati al calciomercato e governati da Billy Beane, 61 anni, guru del baseball con gli Oakland Athletics, argomento di un libro e di un film (Moneyball, l’arte di vincere) interpretato da Brad Pitt. Lunedì, dopo l’addio a Maldini, Cardinale ha incontrato con l’ad Giorgio Furlani Beane in persona: la riunione è diventata il primo atto formale del nuovo consulente di mercato del Milan. Nello sport americano vittorie e sconfitte hanno un peso diverso e nel calcio gli esempi più appariscenti sull’uso degli algoritmi (Midtjylland, Brentford, Brighton) sono di scala più piccola: le incognite sono parecchie.

Dopo l'algoritmo della piattaforma, ecco l'algoritmo del calciomercato!

Boris diventa sempre più realtà. Siamo un meme vivente.
 
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Ma poi anche se arrivasse qualche giovane buono, il dichiarato intento è quello di rivenderli dopo due anni quando si alza il valore per farne plusvalenze.
Quindi il Milan altro non sarebbe che una palestra o un settore giovanile del Real Madrid, appena sono maturi per fare il salto di qualità (e magari entrare nei cuori dei tifosi, quella cosa vecchia e boomerona chiamata "passione per il calcio"),eccoli venduti per bei dollaroni.

il punto è quello, puoi anche usarla la tecnologia ma se poi l'intento dichiarato è fare player trading non si va da nessuna parte. L'obiettivo primario sarà fare utili.
 
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