Milan domani in Uefa: futuro europeo compromesso.

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Tifo'o

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, il Milan domani sarà in Uefa per conoscere il proprio futuro in Europa, anche se pare già compromesso. La delegazione del Milan sarà composta da Fassone, Cappelli, Montanari e Lago. La risposta della Uefa arriverà entro 2-3 giorni, quindi prima del week end. La strategia deifensiva del Milan è chiara: la Uefa deve fare distinzione tra il club ed proprietario. Per il Milan, dunque, l'Uefa dovrà valutare i bilanci del club e non quelli di Yonghong Li. Poi c'è anche la carte nuovo socio. Ma se la questione non dovesse andare in porto, c'è sempre Elliott a garantire la continuità aziendale. Questa la strategia del Milan.

Addirittura la sentenza doveva arrivare giorni fa. Ma la UEFA ha concesso ancora più giorni tutti gli esaltati che parlavano di "ehhhh grandissima notizia vuol dire che in società si stanno muovendo, c'è il sociooooo111"

In poche parole questa società è risucita a prendere in giro tifosi e UEFA.
 
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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, il Milan domani sarà in Uefa per conoscere il proprio futuro in Europa, anche se pare già compromesso. La delegazione del Milan sarà composta da Fassone, Cappelli, Montanari e Lago. La risposta della Uefa arriverà entro 2-3 giorni, quindi prima del week end. La strategia deifensiva del Milan è chiara: la Uefa deve fare distinzione tra il club ed proprietario. Per il Milan, dunque, l'Uefa dovrà valutare i bilanci del club e non quelli di Yonghong Li. Poi c'è anche la carte nuovo socio. Ma se la questione non dovesse andare in porto, c'è sempre Elliott a garantire la continuità aziendale. Questa la strategia del Milan.

ah non vedo l'ora!
così commentiamo la verità dei fatti e non le sensazioni
 

AllanX

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Faccio davvero fatica a comprendere i motivi per cui la decisione della UEFA sarebbe ingiusta.

Come dicevo l'anno scorso mentre accadeva di tutto, nessuno nella storia dello sport professionistico ha provato a fare quello che ha fatto il Milan.

Nessuno aveva mai rilevato una società piena di debiti con un bilancio che segnava perdite clamorose facendo altri debiti ed avendo pure la faccia tosta di investire in quel modo sul mercato, scommettendo su questo voluntary agreement per il quale invece hanno riso in faccia a Fassone.

Trovatemi voi una nuova società nella storia dello sport professionistico che da una situazione debitoria di 300 milioni circa porta questa cifra a 560, considerando le scatole lussemburghesi.
Trovatemi voi una nuova società che dopo aver sognato profondi rossi di 70-80 milioni annui negli ultimi bilanci aggregati, invece di ripianare fa un altro buco di 75 milioni.
Trovatemi voi una nuova società che si inventa un business plan ridicolo secondo cui in un anno dovevano entrare 100 milioni da una presunta collaborazione con la Cina e circa il 35% in più di fatturato, ovviamente di cui non c'è traccia. E non voglio nemmeno tirare fuori le proiezioni per gli anni successivi.
Trovatemi voi una nuova società che invece di ridurre il monte ingaggi e la quota ammortamento magari anche con plusvalenze fa segnare un passivo di circa 200 milioni nel saldo di mercato ed impegna 235 milioni in nuovi cartellini, elargendo anche un paio di ingaggi oltre i 6 milioni ed una marea tra i 2.5 ed i 4.

E trovatemi voi infine una nuova società che nel più totale anonimato, tra paradisi fiscali ed Isole Vergini, non ha nemmeno la capacità dopo le promesse e le garanzie di un anno di Fassone, di far emergere realmente chi è il vero proprietario e chi sta muovendo effettivamente tutti quei soldi.

Ora, essere tifoso è bello, ma bisogna anche avere un minimo di razionalità e logica nel valutare gli eventi, perché altrimenti le emozioni ci fanno perdere il senso delle cose.
Inventarsi il complotto o avercela con la UEFA per questo stato e qualora dovesse arrivare la stangata, ci rende ancora un po' più ridicoli di quanto già sia umiliante per un club del genere finire esclusi.
Semplicemente perfetto
 

Aron

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Faccio davvero fatica a comprendere i motivi per cui la decisione della UEFA sarebbe ingiusta.

Come dicevo l'anno scorso mentre accadeva di tutto, nessuno nella storia dello sport professionistico ha provato a fare quello che ha fatto il Milan.

Nessuno aveva mai rilevato una società piena di debiti con un bilancio che segnava perdite clamorose facendo altri debiti ed avendo pure la faccia tosta di investire in quel modo sul mercato, scommettendo su questo voluntary agreement per il quale invece hanno riso in faccia a Fassone.

Trovatemi voi una nuova società nella storia dello sport professionistico che da una situazione debitoria di 300 milioni circa porta questa cifra a 560, considerando le scatole lussemburghesi.
Trovatemi voi una nuova società che dopo aver sognato profondi rossi di 70-80 milioni annui negli ultimi bilanci aggregati, invece di ripianare fa un altro buco di 75 milioni.
Trovatemi voi una nuova società che si inventa un business plan ridicolo secondo cui in un anno dovevano entrare 100 milioni da una presunta collaborazione con la Cina e circa il 35% in più di fatturato, ovviamente di cui non c'è traccia. E non voglio nemmeno tirare fuori le proiezioni per gli anni successivi.
Trovatemi voi una nuova società che invece di ridurre il monte ingaggi e la quota ammortamento magari anche con plusvalenze fa segnare un passivo di circa 200 milioni nel saldo di mercato ed impegna 235 milioni in nuovi cartellini, elargendo anche un paio di ingaggi oltre i 6 milioni ed una marea tra i 2.5 ed i 4.

E trovatemi voi infine una nuova società che nel più totale anonimato, tra paradisi fiscali ed Isole Vergini, non ha nemmeno la capacità dopo le promesse e le garanzie di un anno di Fassone, di far emergere realmente chi è il vero proprietario e chi sta muovendo effettivamente tutti quei soldi.

Ora, essere tifoso è bello, ma bisogna anche avere un minimo di razionalità e logica nel valutare gli eventi, perché altrimenti le emozioni ci fanno perdere il senso delle cose.
Inventarsi il complotto o avercela con la UEFA per questo stato e qualora dovesse arrivare la stangata, ci rende ancora un po' più ridicoli di quanto già sia umiliante per un club del genere finire esclusi.


Fassone, Mirabelli e i loro addetti "ufficiosi" alla comunicazione sono riusciti a far credere a una parte della tifoseria che i debiti non esistono.
Che ci vuoi fare...
 

The Ripper

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Opinione mia: la partecipazione alle coppe non è in discussione.
Si para di limitazioni al mercato + multa IMHO
 

Pitermilanista

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Faccio davvero fatica a comprendere i motivi per cui la decisione della UEFA sarebbe ingiusta.

Come dicevo l'anno scorso mentre accadeva di tutto, nessuno nella storia dello sport professionistico ha provato a fare quello che ha fatto il Milan.

Nessuno aveva mai rilevato una società piena di debiti con un bilancio che segnava perdite clamorose facendo altri debiti ed avendo pure la faccia tosta di investire in quel modo sul mercato, scommettendo su questo voluntary agreement per il quale invece hanno riso in faccia a Fassone.

Trovatemi voi una nuova società nella storia dello sport professionistico che da una situazione debitoria di 300 milioni circa porta questa cifra a 560, considerando le scatole lussemburghesi.
Trovatemi voi una nuova società che dopo aver sognato profondi rossi di 70-80 milioni annui negli ultimi bilanci aggregati, invece di ripianare fa un altro buco di 75 milioni.
Trovatemi voi una nuova società che si inventa un business plan ridicolo secondo cui in un anno dovevano entrare 100 milioni da una presunta collaborazione con la Cina e circa il 35% in più di fatturato, ovviamente di cui non c'è traccia. E non voglio nemmeno tirare fuori le proiezioni per gli anni successivi.
Trovatemi voi una nuova società che invece di ridurre il monte ingaggi e la quota ammortamento magari anche con plusvalenze fa segnare un passivo di circa 200 milioni nel saldo di mercato ed impegna 235 milioni in nuovi cartellini, elargendo anche un paio di ingaggi oltre i 6 milioni ed una marea tra i 2.5 ed i 4.

E trovatemi voi infine una nuova società che nel più totale anonimato, tra paradisi fiscali ed Isole Vergini, non ha nemmeno la capacità dopo le promesse e le garanzie di un anno di Fassone, di far emergere realmente chi è il vero proprietario e chi sta muovendo effettivamente tutti quei soldi.

Ora, essere tifoso è bello, ma bisogna anche avere un minimo di razionalità e logica nel valutare gli eventi, perché altrimenti le emozioni ci fanno perdere il senso delle cose.
Inventarsi il complotto o avercela con la UEFA per questo stato e qualora dovesse arrivare la stangata, ci rende ancora un po' più ridicoli di quanto già sia umiliante per un club del genere finire esclusi.

Derry, anzitutto ti chiedo di scrivere più spesso, perché sei l'utente che leggo con più interesse e piacere.
Per rispondere al tuo primo capoverso, credo nessuno pensi davvero che l'eventuale punizione dell'Uefa sarebbe ingiusta. Secondo me non è nemmeno argomento di interesse per chi a parole sostiene che lo sarebbe. È semplicemente in atto una putrida faida tra vecchi e nuovi papponi, con i lugubri Ordine, Fedele, Pellegatti e compagnia cantante sostituiti da bellimbusti ancor più famelici e, se possibile, più volgari ed ignoranti. Essi difendono ogni mossa di questo management come i vecchi servi sciocchi difendevano gli acquisti di Traore o Essen o i perpetui e misteriosi 90 milioni di rosso ogni anno a fronte di mercati fatti di parametri zero.

Certe opinioni non vanno tenute di conto, perché figlie di interessi personali e particolari. Quelli che invece difendono con veemenza questa proprietà e management qui sopra, senza avere interessi personali in ballo, mi suscitano rabbia e tenerezza allo stesso tempo. Non riesco veramente a capire, forse è davvero il primo passaggio dell'elaborazione del lutto, quello della negazione a tutti i costi. Non trovo altra spiegazione.
 

Casnop

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La Uefa risponderà entro 2-3 giorni ma tanto ha già deciso da tempo per questioni politiche.
L'unica cosa che potrebbe fermarli è se siano convinti che il Tas gli darà torto, in quel caso per evitare una figuraccia gli converrebbe dare al Milan sanzioni diverse dall'esclusione.

Qui si confondono le cose, anch'io vorrei una proprietà più chiara, uno che non fa gli aumenti di capitale facendosi prestare soldi a tassi usurari (sempre che sia vero), però la decisione dell'Uefa resta ingiusta, fuori dalle regole, almeno fuori da quelle fino al 31 maggio 2018.
Tranne se abbiano prove certe di situazioni di riciclaggio e allora lo dicano chiaro e facciano una denuncia. Non è giusto sanzionare arbitrariamente in base a sole sensazioni.
Nel comunicato ufficiale della Uefa che annuncia il rinvio del club alla Adjudicatory Chamber per le contestate violazioni del FPF, si fa chiaramente riferimento al tema della liquidazione e/o rifinanziamento della posizione debitoria in essere con Elliott/Blue Skye, profilo già alla base del rigetto, a dicembre, della proposta di voluntary agreement. Ora, premettendo che esso non involga aspetti di ingerenza della Uefa in politiche gestionali e di assetto societario interno al club, che sono di principio inammissibili perché lesivi della libertà di impresa e delle libertà negoziali, tutelate ad ogni livello dagli ordinamenti, compreso quello a cui si richiama la Federazione, ciò che la Uefa chiede al Milan di risolvere è quello che abbiamo già definito la distrofia del debito con Elliott, ovvero il fatto, in sé inedito, che il patrimonio del Milan, le sue azioni capitale ed i suoi attivi patrimoniali, siano poste a garanzia del debito di un terzo, una sua controllante, per finalità estranee alla gestione ordinaria del club: lo sappiamo, per il prestito occorrente al saldo prezzo di vendita, che è come dire che il Milan ha almeno in parte acquistato sé stesso. Alla Uefa ciò pare lesivo della libertà di attuazione dei fini sportivi di un club di calcio, tutelati dalla Federazione nell'ambito del proprio ordinamento e nelle competizioni che essa organizza. Non si contesta il fatto che un club possa indebitarsi, tutti i clubs lo sono (e talvolta per indici rapportati al rispettivo fatturato decisamente più alti di quello attuale del Milan), ma che ciò avvenga per causa di terzi, estranea all'oggetto sociale del Milan. Quella strategia finanziaria che la proprietà all'epoca appronto', ovvero ridurre il nominale carico finanziario sul club, facendo intestare una quota del debito ad un debitore diverso dal Milan, legato ad esso da rapporti infragruppo, rischia ora di ritorcersi contro il Milan, allorché la scadenza si approssima, ed il rischio di escussione dei pegni si fa più alto. A queste domande la proprietà deve dare delle risposte concrete, con una proposta di rifinanziamento o di liquidazione della quota di debito intestato alla controllante, ma garantito dal Milan con il meglio del suo patrimonio. Vedremo quali saranno queste risposte, la fideiussione sulla perdita di esercizio corrente nonché una proposta di acquisto di quote, ma dal tema sollevato, ed in questi rigorosi termini, non potrà prescindersi. :)
 
Stato
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