Milan: da Elliott prestiti con tassi alti. Poi rientra Huarong?

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News da Libero in edicola oggi, 27 marzo 2017, sulla cessione del Milan. Il fondo Elliott presterà a Yonghong Li 180 milioni di euro a tassi molto alti: superiori al 10%. Ma non c'è da meravigliarsi, è questo il lavoro di Elliott: scommettere grosse cifre per poi incassare grandi capitali. Ma in tutta questa fase di incertezza, c'è una notizia positiva: per ripagare questi soldi ad Elliott, ci sarà bisogno di un fatturato molto importante. E di conseguenza, di una squadra all'altezza della situazione e molto competitiva. Nel CDA, come riportato, sarà presente anche Lu Bo di Haixia. Anche questa è una notizia importante, che va interpretata, in un certo senso. Quando il governo cinese allenterà la presa sui capitali esportati all'estero, potranno rientrare in gioco le aziende (cinesi, come Huarong) che facevano parte del piano di LI e pagare i prestiti a Elliott grazie ai soldi che sono stoppati dalle autorità cinesi. E poi c'è sempre Berlusconi, la quarta persona che ha garantito per questa operazione. Sarà presidente onorario e forse avrà pochi poteri. Ma sarà sempre vicino alla sua creatura.

La Gazzetta dello Sport
in edicola, conferma: i 180 milioni di euro (per finalizzare il closing) sono stati prestati da Elliott con un tasso di interessi dell'11,5%. Come riportato ieri, Fassone è intervenuto ed ha preso in mano la situazione in una corsa contro il tempo. Fassone ha contattato l'avvocato Agostinelli (già advisor di Roma e Inter) chiedendogli di trovare un finanziatore internazionale. Il 18 marzo è arrivata la firma di un documento preparatorio del contratto con Blue Skye più una lettera d'interesse da parte di altri due fondi: Elliott e Arena. Il 20 marzo Yonghong Li è volato a Londra insieme a Fassone e Agostinelli per parlare direttamente con il fondo Elliott al quale è stato presentato il piano d'acquisto del club. Ora, è rimasto un solo fondo a finanziare tutta l'operazione: il fondo Elliott. Anche il fondo Arena si è fatto da parte. Elliott ha prestato in totale 303 milioni di euro. 180 per il finanziamento, 73 per i debiti, 50 per supportare lo sviluppo del club. Dopo il closing, il finanziamento sarà trasformato in obbligazione. Capitolo tassi d'interesse: 11,5% sui 180 milioni per il closing e il 7,7% sui 73+50. E se ci saranno inadempienze cosa accadrà? Elliott si rifarà sulle proprietà di Li. Ed ovviamente, quindi, anche sul club rossonero. Il closing è confermato per il 14 aprile.


Corriere della Sera in edicola: il closing era previsto il 13 aprile ma il giorno è stato scartato per motivi scaramantici. Si farà il 14. Elliott, con il prestito, prenderà in garanzia il Milan. Se Li non riuscirà a saldare i debiti, Elliott diventerà azionista del club. Grazie ai finanziamenti raccolti, il Milan (che chiuderà la stagione a quota -190 milioni) è già autosufficiente in vista della prossima annata. Compresa la campagna di rafforzamento. A quel punto, quando serviranno altri soldi, potrebbero arrivare dalla Cina (se saranno stati sbloccati) o Li potrebbe ricapitalizzare. Ma anche la squadra potrà dare una mano centrando al qualificazione alla prossima Champions.
 
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News da Libero in edicola oggi, 27 marzo 2017, sulla cessione del Milan. Il fondo Elliott presterà a Yonghong Li 180 milioni di euro a tassi molto alti: superiori al 10%. Ma non c'è da meravigliarsi, è questo il lavoro di Elliott: scommettere grosse cifre per poi incassare grandi capitali. Ma in tutta questa fase di incertezza, c'è una notizia positiva: per ripagare questi soldi ad Elliott, ci sarà bisogno di un fatturato molto importante. E di conseguenza, di una squadra all'altezza della situazione e molto competitiva. Nel CDA, come riportato, sarà presente anche Lu Bo di Haixia. Anche questa è una notizia importante, che va interpretata, in un certo senso. Quando il governo cinese allenterà la presa sui capitali esportati all'estero, potranno rientrare in gioco le aziende (cinesi, come Huarong) che facevano parte del piano di LI e pagare i prestiti a Elliott grazie ai soldi che sono stoppati dalle autorità cinesi. E poi c'è sempre Berlusconi, la quarta persona che ha garantito per questa operazione. Sarà presidente onorario e forse avrà pochi poteri. Ma sarà sempre vicino alla sua creatura.

dite che a quel punto potranno rientrare in gioco anche aziende commerciali vere e proprie?

intendo post-closing e post-allentamento misure governative cinesi...
 

Casnop

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quello sarebbe ottimo....

la domanda allora è: ci saranno realmente questi allentamenti governativi?
Fonti giornalistiche americane hanno riportato nelle scorse settimane di vere e proprie lamentele, per quanto possa parlarsi di lamentele in un contesto autoritario, di CEO di compagnie private cinesi per gli effetti del blocco valutario, che avrebbero compromesso molta strategia di questi soggetti. Vi è tuttora una forte domanda di investimenti fuori suolo patrio, che hanno ritorni infinitamente superiori a quelli interni, considerate le caratteristiche peculiari di quel mercato, con disponibilità al consumo ineguali e mal distribuite. Qualcosa ai piani alti, dove il blocco è stato concepito in funzione ritorsiva al troppo annunciato muro protezionistico americano, è arrivato. Se son rose, fioriranno. :)
 
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Fonti giornalistiche americane hanno riportato nelle scorse settimane di vere e proprie lamentele, per quanto possa parlarsi di lamentele in un contesto autoritario, di CEO di compagnie private cinesi per gli effetti del blocco valutario, che avrebbero compromesso molta strategia di questi soggetti. Vi è tuttora una forte domanda di investimenti fuori suolo patrio, che hanno ritorni infinitamente superiori a quelli interni, considerate le caratteristiche peculiari di quel mercato, con disponibilità al consumo ineguali e mal distribuite. Qualcosa ai piani alti, dove il blocco è stato concepito in funzione ritorsiva al troppo annunciato blocco protezionistico americano, è arrivato. Se son rose, fioriranno. :)

mah..speriamo....negli ultimi anni sono fiorite soltanto le spine per noi tifosi...:asd:
 

GenioSavicevic

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News da Libero in edicola oggi, 27 marzo 2017, sulla cessione del Milan. Il fondo Elliott presterà a Yonghong Li 180 milioni di euro a tassi molto alti: superiori al 10%. Ma non c'è da meravigliarsi, è questo il lavoro di Elliott: scommettere grosse cifre per poi incassare grandi capitali. Ma in tutta questa fase di incertezza, c'è una notizia positiva: per ripagare questi soldi ad Elliott, ci sarà bisogno di un fatturato molto importante. E di conseguenza, di una squadra all'altezza della situazione e molto competitiva. Nel CDA, come riportato, sarà presente anche Lu Bo di Haixia. Anche questa è una notizia importante, che va interpretata, in un certo senso. Quando il governo cinese allenterà la presa sui capitali esportati all'estero, potranno rientrare in gioco le aziende (cinesi, come Huarong) che facevano parte del piano di LI e pagare i prestiti a Elliott grazie ai soldi che sono stoppati dalle autorità cinesi. E poi c'è sempre Berlusconi, la quarta persona che ha garantito per questa operazione. Sarà presidente onorario e forse avrà pochi poteri. Ma sarà sempre vicino alla sua creatura.

E niente, passano i mesi e la storia si ripete: c'è huarong, c'è lo stato cinese, fassone ha bloccato x e y, mirabelli ha preso aubemayang, nel mercato dai 120 ai 180M, c'è dietro un cinese ricchissimo che però è molto introverso e timido e non vuole palesarsi perchè sai i cinesi sono riservati (solo i nostri però, gli altri cinesi che comprano hanno un nome e un cognome). Questo sempre a metà tra l'inculaxa precedente e il futuro closing. Poi quando ci avvicineremo alla data c'è solo Lì, huarong finanziava e basta ma si è sfilata 6 mesi fa, mercato a basso budget ecc.
Questa volta la storia finirà, si chiuderà ma di certo non saremo acquistati da uno squattrinato che ha dietro l'unico cinese timidone e introverso del pianeta.
Se poi in tutto questo miglioreremo la nostra situazione sportiva ben venga ma per favore basta a credere che dietro a Lì c'è un colosso cinese, ci manca solo che qualcuno scriva che è suning e le avete dette tutte.
 

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La Gazzetta dello Sport in edicola, conferma: i 180 milioni di euro (per finalizzare il closing) sono stati prestati da Elliott con un tasso di interessi dell'11,5%. Come riportato ieri, Fassone è intervenuto ed ha preso in mano la situazione in una corsa contro il tempo. Fassone ha contattato l'avvocato Agostinelli (già advisor di Roma e Inter) chiedendogli di trovare un finanziatore internazionale. Il 18 marzo è arrivata la firma di un documento preparatorio del contratto con Blue Skye più una lettera d'interesse da parte di altri due fondi: Elliott e Arena. Il 20 marzo Yonghong Li è volato a Londra insieme a Fassone e Agostinelli per parlare direttamente con il fondo Elliott al quale è stato presentato il piano d'acquisto del club. Ora, è rimasto un solo fondo a finanziare tutta l'operazione: il fondo Elliott. Anche il fondo Arena si è fatto da parte. Elliott ha prestato in totale 303 milioni di euro. 180 per il finanziamento, 73 per i debiti, 50 per supportare lo sviluppo del club. Dopo il closing, il finanziamento sarà trasformato in obbligazione. Capitolo tassi d'interesse: 11,5% sui 180 milioni per il closing e il 7,7% sui 73+50. E se ci saranno inadempienze cosa accadrà? Elliott si rifarà sulle proprietà di Li. Ed ovviamente, quindi, anche sul club rossonero. Il closing è confermato per il 14 aprile.
 

Casnop

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La Gazzetta dello Sport in edicola, conferma: i 180 milioni di euro (per finalizzare il closing) sono stati prestati da Elliott con un tasso di interessi dell'11,5%. Come riportato ieri, Fassone è intervenuto ed ha preso in mano la situazione in una corsa contro il tempo. Fassone ha contattato l'avvocato Agostinelli (già advisor di Roma e Inter) chiedendogli di trovare un finanziatore internazionale. Il 18 marzo è arrivata la firma di un documento preparatorio del contratto con Blue Skye più una lettera d'interesse da parte di altri due fondi: Elliott e Arena. Il 20 marzo Yonghong Li è volato a Londra insieme a Fassone e Agostinelli per parlare direttamente con il fondo Elliott al quale è stato presentato il piano d'acquisto del club. Ora, è rimasto un solo fondo a finanziare tutta l'operazione: il fondo Elliott. Anche il fondo Arena si è fatto da parte. Elliott ha prestato in totale 303 milioni di euro. 180 per il finanziamento, 73 per i debiti, 50 per supportare lo sviluppo del club. Dopo il closing, il finanziamento sarà trasformato in obbligazione. Capitolo tassi d'interesse: 11,5% sui 180 milioni per il closing e il 7,7% sui 73+50. E se ci saranno inadempienze cosa accadrà? Elliott si rifarà sulle proprietà di Li. Ed ovviamente, quindi, anche sul club rossonero. Il closing è confermato per il 14 aprile.
Il conto del LBO è presentato. Tocca a Li, ed al club, uscirsene fuori, senza evocare garanti. Cessione quote, revenue, cash flow, e che Dio ce la mandi buona. Forza Milan. :)
 
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