Ti diro che secondo me non è cosi.
Nel senso che nella gestione economica del Milan sono molto bravi. La società sul piano commerciale cresce sotto tutti gli aspetti.
Quindi per quello che compete loro, per le conoscenze e competenze che hanno ci sanno fare anche con una società di calcio.
Lascio fuori la questione stadio che è piu confusa e nebulosa e non solo per colpa loro, bisogna ammettere. Li sono ridicoli ma lo sono alla pari dei vari Sala e cialtroni made in italy.
Il problema pero è che appunto parliamo di una società di calcio, non di uno spettacolo sportivo o uno show televisivo.
Nel calcio europeo i risultati contano al di sopra di tutto (anche perchè incidono pesantemente sui ricavi). Puoi anche cavartela a gestire tutto il resto, ma se l'aspetto strettamente sportivo è un disastro come questo non si salva nulla.
Sono cose che peraltro Cardinale ha capito, visto che sono concetti detti da lui stesso nei mesi scorsi.
Io la vedo cosi: il coinvolgimento di Redbird è conseguenza della volontà di fare un nuovo stadio (cosa in cui loro hanno una certa esperienza) e di aumentare i ricavi commerciali. Sul piatto pero Redbird ha messo la gestione sportiva, che dopo l'esperimento (fallimentare) di Tolosa volevano fare con una grande squadra. Questo per sperimentare in primis i loro algoritmi (Redbird è proprietaria di una delle società piu grandi che producono statistiche sportive) e poi anche la loro (ridicola) logica moneyball.
Questa non è un'idea mia, sono parole di Cardinale.
Finche la cosa riguarda gestioni di contorno (stadio, commerciale) l'entrata di Cardinale ha cambiato poco e fatto pochi danni, mentre quando ci si sposta alla gestione sportiva è stato un disastro totale su tutta la linea.
Ecco per queste ragioni per me la volontà c'entra il giusto. Al Milan Elliott e Redbird ci tengono come ci tengono a tutte le attività/società che hanno. Ma il problema è che nella gestione sportiva di una società di calcio non ci capiscono nulla. E quando dico nulla intendo che sono al livello di un De Laurentiis nel caso acquistasse una squadra di baseball americana.
Sì, ma anche sta storia del "sono molto bravi nella gestione economica", vuol dire tutto e niente.
È un'espressione di cui si sta abusando per trovare una spiegazione a una situazione anomala per il Milan.
Io se parlo di un ristorante, parlo del suo menù.
Se parlo di un parrucchiere, parlo dei suoi tagli di capelli.
Se parlo di un bar, parlo delle sue brioches.
Se parlo di un fruttivendolo, parlo della qualità della frutta che vende.
Se parlo di un club di calcio, valuto prima di tutto quello che vedo in campo. Poi ovviamente come per le altre attività non è così banale e c'è anche un aspetto economico da valutare. Importante, importantissimo.
Però anche basta dividere la valutazione in bene qui, male là.
L'obbiettivo principale nella gestione del club e quindi la valutazione del campo, non è stato raggiunto.
Io ripeto, dubito che a questi interessi il campo. E se non interessa il campo, vuol dire che manca la volontà di voler fare bene. Il campo non è un qualcosa che viene preso seriamente.
Così come se gestisci un ristorante e non prendi seriamente la valutazione del menù che offri. Vuol dire che non hai la volontà di tirar su un bel ristorante. Poi puoi pure essere il mago dei conti (che poi anche qui, non è che il Milan sia una macchina da soldi eh, semplicemente sopravvive con utili miserrimi), ma se il menù fa schifo, il tuo ristorante fa schifo. E se fa schifo è anche perchè non ci metti il giusto impegno.