Milan: cambia la proprietà, arrivano gli Yankees Steinbrenner.

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Questo è il nostro best case scenario (al di la di miracoli tipo arabi che scelgono senza motivo di investire nel campionato italiano, ma quelli sono sogni...).
In pratica vorrebbe dire passare come a Roma da DiBenedetto/Pallotta ai Friedkin.

Arriva una proprietà con obiettivi principalmente sportivi, che è disposta a spendere e che da la precedenza al campo, avendo i conti già a posto e partendo da una situazione finanziariamente solida.
Per capire se ci sarà vera discontinuità con Elliott, basta capire che fine faranno Cardinale/Ibra e soprattutto Furlani e Scaroni.
Se restano come soci di minoranza senza deleghe di peso, o spariscono del tutto, sarà un cambiamento vero.
Se invece restano dove sono, vuol dire che è una mascherata.

Ma i tempi per me sono decisamente maturi per un cambio di proprietà in direzione di maggiore attenzione al lato sportivo.
La scommessa di RedBird è fallita del tutto, e Elliott ha capito che lo stadio non si fa e che non hanno le volontà e le competenze per creare squadre competitive che garantiscano gli introiti champions.

Sono fiducioso, non per forza su questa notizia di Pellegatti (sic!) che non conta niente, ma sul fatto che qualcosa sia in movimento e non da oggi.
Non sottovalutate il danno reputazionale patito dagli attori in gioco... so che ci piace fare finta che non conti, ma per fondi e investitori la reputazione e la potenza del loro brand è tutto.
Cardinale, Furlani e indirettamente Elliott e Scaroni si sono totalmente bruciati la reputazione e non sono affatto felici.
 

Zenos

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Ho raccolto un po' di informazioni.
Gli Yankees dal 2009 hanno smesso di essere competitivi.
Quando a capo della proprietà c'era George, li portava regolarmente alle World series, dal 2009 i Figli subentrati al comando non ci sono mai riusciti.
Con la nuova gestione c'è più attenzione al bilancio,limiti nel payroll ed i tifosi dicono che la proprietà attuale ha raffreddato l'ambizione sportiva rispetto alla vecchia gestione.
Concludo con un fondo abbiamo speranza che prima o poi vendano, se subentrano gli Steinbrenner il Milan come lo conoscevamo sarà solo un flebile ricordo per anni.
 
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Esatto, è come giocare al casinò, il banco vince sempre.
Prima o poi non hai più nessuno da vendere, matematico.

cosi non puoi andare avanti, fallisci al 100%
Oltretutto quando dovrai vendere, un conto è avere un parco giocatori da 200 milioni, un contro è avere un parco giocatori da 400.
Un conto è avere sponsor che ti danno 50 milioni all' anno, un conto è avere sponsor che te ne danno 100.

Proprio per questo nel loro ( deprimente) progetto andare in CL è vitale.

Si, ma il banco sono loro :sisi:
Fino a quando ci sarà la premier (o meglio, le 'squadre amiche'), l'arabia e il qatar dove vendere a peso d'oro anche i giocatori più scarsi, loro dormiranno tranquilli.
 

Lorenzo 89

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In effetti la smobilitazione di quest'estate ha destato dei sospetti, hanno venduto tipo 30 giocatori.
 

admin

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Pellegatti annuncia trattative avanzate (closing permettendo) per il cambio di proprietà. Il Milan sta per passare da Red Bird alla famiglia Steinbrenner, proprietaria degli Yankees. Ci sarà anche il ritorno di Galliani come il nuovo "capo del calcio".

Secondo Pellegatti, il ritorno di Galliani è una specifica richiesta di Cardinale alla nuova proprietà. C'erano già stati contatti con Galliani negli scorsi mesi, ma lui ha rimandato in attesa del closing del Monza. Cardinale ha chiesto alla nuova proprietà di inserire una figura storica del milanismo, per evitare lo stesso errore compiuto da lui con Maldini. Sempre Pellegatti, sostiene di aver ricevuto questa notizia già qualche settimana fa, ma si è sbilanciato solo oggi perché è una questione di ore

Questo, lo sappiamo benissimo, è il galoppino del Gallo. Quindi ste robe gliele ha messe in bocca proprio lui. Bisogna vedere, poi, se siamo vere o se nascondano qualche lavatrice ancora peggiore.
 

malos

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Pellegatti annuncia trattative avanzate (closing permettendo) per il cambio di proprietà. Il Milan sta per passare da Red Bird alla famiglia Steinbrenner, proprietaria degli Yankees. Ci sarà anche il ritorno di Galliani come il nuovo "capo del calcio".

Secondo Pellegatti, il ritorno di Galliani è una specifica richiesta di Cardinale alla nuova proprietà. C'erano già stati contatti con Galliani negli scorsi mesi, ma lui ha rimandato in attesa del closing del Monza. Cardinale ha chiesto alla nuova proprietà di inserire una figura storica del milanismo, per evitare lo stesso errore compiuto da lui con Maldini. Sempre Pellegatti, sostiene di aver ricevuto questa notizia già qualche settimana fa, ma si è sbilanciato solo oggi perché è una questione di ore

ac-milan-v-fc-internazionale-serie-a-1-1.jpg
Vabbè Maldini, Galliani stessa roba proprio 😆
 

Daniele87

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Sicuramente.

Però provo sempre ad immedesimarmi in queste cose.

Se io milionario, comprassi una società sportiva dall' altra parte del globo, con fusi orari diversi, senza trasferirmi, come farei a trasmettere vicinanza? capire tutte le situazioni?
Insomma, essere sul pezzo?

E' sempre difficile.

Forse se non hai limiti di budget puoi farlo, che compensi il tutto comprando i migliori giocatori sul mercato.
Il passo davvero determinante è la scelta degli uomini che reggeranno le fila del club più di ogni altro aspetto riguardante la squadra e la vicinanza al club, è comunque pratica diffusa che il "proprietario" vero e proprio resti distante dal club, lo vediamo per le squadre di Premier (i Glazer e Boehly) ad esempio, o banalmente anche per la Roma e altre società italiane in mano a proprietà estere dove queste restano molto defilate lasciando le chiavi ai dirigenti scelti che agiscono quali bracci destri di essi.
Da troppi anni cambiano le proprietà ma girano sempre le stesse facce, su tutti quell'infame di Scaroni; facessero piazza pulita di 'sta gente sostituendola con gente competente (non di certo l'ottantunenne Galliani) e instaurando una linea di comando chiara e riconoscibile nelle singole figure, in luogo dell'attuale team indegrado e del caos cosmico che regna l'Ac Milan in cui è impossibile risalire a 'chi effettivamente fa cosa' allora forse potremo gridare ad una vera rinascita.
 
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