Milan: Brescianini via in prestito

Tifo'o

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Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il Milan ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2024 a Marco Brescianini. Il centrocampista di 20 anni ha però bisogno di giocare con continuità, il Milan ci crede tanto e vuole mandarlo in prestito a fare esperienza.
 

Konrad

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Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il Milan ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2024 a Marco Brescianini. Il centrocampista di 20 anni ha però bisogno di giocare con continuità, il Milan ci crede tanto e vuole mandarlo in prestito a fare esperienza.

Brescianini mi aveva impressionato per fisico e facilità di corsa. Concordo per la sua crescita in prestito. Piuttosto darei una chance in rosa a Pobega
 

gabri65

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Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il Milan ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2024 a Marco Brescianini. Il centrocampista di 20 anni ha però bisogno di giocare con continuità, il Milan ci crede tanto e vuole mandarlo in prestito a fare esperienza.

Negativo.

Doveva già essere dato in prestito, eventualmente. A 20 anni la carriera deve essere già avviata.

Disapprovo fortemente la politica giovani che sta facendo il Milan. Anche qui si vede il degrado.

Facciamo attendere i giovani a metà strada tra la primavera e la panchina della prima squadra fino a che hanno ormai passato i 20-22 anni, poi li diamo in prestito e passano minimo due anni. Ti ritrovi con un giocatore alle soglie dei 25 senza sapere se è pronto.

I giovani vanno sbattuti in prima squadra a 18 anni, come successo ai tempi d'oro della nidiata della serie B del '63. Infatti ne uscirono un numero cospicuo di campioncini. Inutile citare i nomi.

E vanno fatti giocare se sono promettenti, non fargli fare l'avanti-indietro che li logora. Oppure subito a farsi le ossa in squadre minori. Anche Gabbia (e Torrasi, Brescianini) esordirono roba tipo 3 anni fa.

A 20 anni devono avere già i galloni e il carattere. Poi è ovvio che ci sono casi particolari e non può essere matematica la cosa, ma secondo me dovrebbe funzionare così.
 

Tifo'o

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Negativo.

Doveva già essere dato in prestito, eventualmente. A 20 anni la carriera deve essere già avviata.

Disapprovo fortemente la politica giovani che sta facendo il Milan. Anche qui si vede il degrado.

Facciamo attendere i giovani a metà strada tra la primavera e la panchina della prima squadra fino a che hanno ormai passato i 20-22 anni, poi li diamo in prestito e passano minimo due anni. Ti ritrovi con un giocatore alle soglie dei 25 senza sapere se è pronto.

I giovani vanno sbattuti in prima squadra a 18 anni, come successo ai tempi d'oro della nidiata della serie B del '63. Infatti ne uscirono un numero cospicuo di campioncini. Inutile citare i nomi.

E vanno fatti giocare se sono promettenti, non fargli fare l'avanti-indietro che li logora. Oppure subito a farsi le ossa in squadre minori. Anche Gabbia (e Torrasi, Brescianini) esordirono roba tipo 3 anni fa.

A 20 anni devono avere già i galloni e il carattere. Poi è ovvio che ci sono casi particolari e non può essere matematica la cosa, ma secondo me dovrebbe funzionare così.

Se a 20 anni non giochi in un Milan che punta ai giovani, allora siamo messi proprio bene dai. Vabbe aspettiamo almeno 5 anni per vedere i risultati della Moncada di Monza.
 

Djici

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Negativo.

Doveva già essere dato in prestito, eventualmente. A 20 anni la carriera deve essere già avviata.

Disapprovo fortemente la politica giovani che sta facendo il Milan. Anche qui si vede il degrado.

Facciamo attendere i giovani a metà strada tra la primavera e la panchina della prima squadra fino a che hanno ormai passato i 20-22 anni, poi li diamo in prestito e passano minimo due anni. Ti ritrovi con un giocatore alle soglie dei 25 senza sapere se è pronto.

I giovani vanno sbattuti in prima squadra a 18 anni, come successo ai tempi d'oro della nidiata della serie B del '63. Infatti ne uscirono un numero cospicuo di campioncini. Inutile citare i nomi.

E vanno fatti giocare se sono promettenti, non fargli fare l'avanti-indietro che li logora. Oppure subito a farsi le ossa in squadre minori. Anche Gabbia (e Torrasi, Brescianini) esordirono roba tipo 3 anni fa.

A 20 anni devono avere già i galloni e il carattere. Poi è ovvio che ci sono casi particolari e non può essere matematica la cosa, ma secondo me dovrebbe funzionare così.

Non so. La scelta è difficile. Scegliere di tenersi un giovane e darli veramente minuti di gioco... O mandarlo in prestito...
Tutte e due sono decisioni che si valgono a livello di teoria.
Cutrone per esempio e riuscito a ritagliarsi un buon minutaggio.
Magari se lo avessimo spedito in serie B non avrebbe mai giocato perché giovane solo in prestito quindi meglio valorizzare i propri giocatori.
Ma chiaramente per quelli che ritieni ancora non pronti a ritagliarsi uno spazio importante allora e meglio mandarli a giocare altrove.
 

gabri65

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Se a 20 anni non giochi in un Milan che punta ai giovani, allora siamo messi proprio bene dai. Vabbe aspettiamo almeno 5 anni per vedere i risultati della Moncada di Monza.

Non so. La scelta è difficile. Scegliere di tenersi un giovane e darli veramente minuti di gioco... O mandarlo in prestito...
Tutte e due sono decisioni che si valgono a livello di teoria.
Cutrone per esempio e riuscito a ritagliarsi un buon minutaggio.
Magari se lo avessimo spedito in serie B non avrebbe mai giocato perché giovane solo in prestito quindi meglio valorizzare i propri giocatori.
Ma chiaramente per quelli che ritieni ancora non pronti a ritagliarsi uno spazio importante allora e meglio mandarli a giocare altrove.

Ma io disapprovo proprio questo. L'indecisione. Se uno può valere, è una cosa che si intuisce fin da subito.

Poi ripeto, tutto ci sta. Il ragazzo si può perdere o essere solo una meteora. Ma meglio battere il ferro e formarlo fin da subito, per capire di che pasta è fatto. In modo da capire se può essere sfruttabile.

La carriera vera dura 10 anni, passati 32 anni il giocatore comincia a decadere. Secondo me a 20 anni già si deve sapere più o meno tutto.

Poi chiaro che ognuno è fatto a modo suo e può uscire da questo schema. Non mi stancherò mai di ricordare il caso di Tassotti. Per chi si ricorda, praticamente un macellaio della difesa fino ad età abbastanza avanzata. Poi la cura Liedholm. Aiutato dal suo carattere, è riuscito a diventare un terzino di spessore assoluto, uno dei migliori del mondo. Ma ha giocato sempre e con continuità in un ambiente giusto.

Noi invece mettiamo e leviamo i giocatori, non si sa chi è il titolare della fascia destra per esempio.

I ragazzi non riescono a capire se si devono impegnare veramente o no in uno schema del genere, e se stanno facendo bene. E spesso facciamo giocare le cariatidi (Biglia vs Locatelli e altri) solo perché acquisti costosi e quindi titolarissimi.

Il rischio, come successo varie volte, è minare alla base lo sviluppo di un potenziale buon giocatore.

La mente umana è delicata, e basta un episodio storto per decretare la differenza tra un condannato alla mediocrità e una ascesa inarrestabile.
 

Djici

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Ma io disapprovo proprio questo. L'indecisione. Se uno può valere, è una cosa che si intuisce fin da subito.

Poi ripeto, tutto ci sta. Il ragazzo si può perdere o essere solo una meteora. Ma meglio battere il ferro e formarlo fin da subito, per capire di che pasta è fatto. In modo da capire se può essere sfruttabile.

La carriera vera dura 10 anni, passati 32 anni il giocatore comincia a decadere. Secondo me a 20 anni già si deve sapere più o meno tutto.

Poi chiaro che ognuno è fatto a modo suo e può uscire da questo schema. Non mi stancherò mai di ricordare il caso di Tassotti. Per chi si ricorda, praticamente un macellaio della difesa fino ad età abbastanza avanzata. Poi la cura Liedholm. Aiutato dal suo carattere, è riuscito a diventare un terzino di spessore assoluto, uno dei migliori del mondo. Ma ha giocato sempre e con continuità in un ambiente giusto.

Noi invece mettiamo e leviamo i giocatori, non si sa chi è il titolare della fascia destra per esempio.

I ragazzi non riescono a capire se si devono impegnare veramente o no in uno schema del genere, e se stanno facendo bene. E spesso facciamo giocare le cariatidi (Biglia vs Locatelli e altri) solo perché acquisti costosi e quindi titolarissimi.

Il rischio, come successo varie volte, è minare alla base lo sviluppo di un potenziale buon giocatore.

La mente umana è delicata, e basta un episodio storto per decretare la differenza tra un condannato alla mediocrità e una ascesa inarrestabile.

Capisco quello che dici.
Pero se decidi di tenerlo in prima squadra poi li devi dare un minutaggio vero.
Insomma non devi fare la rosa di 25 giocatori + quei primavera ma devi fare proprio una rosa di 25 giocatori CON quei primavera. Perché se li tieni per farli fare 20 minuti ogni 6 mesi come sta facendo Maldini ad esempio... Beh serve a poco.
Discorso diverso se ci punti.
Locatelli, Calabria e Cutrone ad esempio sono subito entrati in campo e bene o male li abbiamo dato minuti.

OK che allenarsi con i grandi ti aiuta a migliorare ma tra i 18 e i 22 anni non puoi fare panca per tutta una stagione.
Devi giocare.
Meglio giocare in prestito che fare panca per come la vedo io.
Ma prestare giocatori non è così semplice che alla fine vengano valorizzati.

Per me la soluzione migliore sarebbe la squadra B per quelli un po meno pronti e avere una società amica nella quale mandare giocatori in prestito.
Una specie di succursale come ne ha la Juve almeno 3 o 4.
Beh à noi ne servirebbe una.
 

gabri65

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Capisco quello che dici.
Pero se decidi di tenerlo in prima squadra poi li devi dare un minutaggio vero.
Insomma non devi fare la rosa di 25 giocatori + quei primavera ma devi fare proprio una rosa di 25 giocatori CON quei primavera. Perché se li tieni per farli fare 20 minuti ogni 6 mesi come sta facendo Maldini ad esempio... Beh serve a poco.
Discorso diverso se ci punti.
Locatelli, Calabria e Cutrone ad esempio sono subito entrati in campo e bene o male li abbiamo dato minuti.

OK che allenarsi con i grandi ti aiuta a migliorare ma tra i 18 e i 22 anni non puoi fare panca per tutta una stagione.
Devi giocare.
Meglio giocare in prestito che fare panca per come la vedo io.
Ma prestare giocatori non è così semplice che alla fine vengano valorizzati.

Per me la soluzione migliore sarebbe la squadra B per quelli un po meno pronti e avere una società amica nella quale mandare giocatori in prestito.
Una specie di succursale come ne ha la Juve almeno 3 o 4.
Beh à noi ne servirebbe una.

Ma guarda che io sono d'accordo con quello che dici. Non intendevo metterli per forza in prima squadra.

La scelta è fra metterli fissi nella rosa della squadra e farli giocare con un minutaggio decente, oppure fargli fare esperienza da un'altra parte. Non tenerli lì a metà strada un po' appesi, mentre il tempo passa.

Dargli le giuste possibilità e capire, se il momento è difficile, di riproporre anche dopo che uno ha sbagliato se necessario. Ma ad un certo punto decidere definitivamente. Brescianini, ad esempio, secondo me doveva già essere di ritorno, oppure ceduto perché non adeguato.

Poi, ripeto ancora una volta, c'è chi matura a 16 anni e chi a 28 anni. Alcuni fanno vedere che si possono fare significativi miglioramenti anche dopo i 30. Ma qui si entra nell'imponderabile

Credo sia determinante se in tenera età un ragazzo si abitua subito a palcoscenici impegnativi. Lo forma mentalmente e ne esalta le doti, se le possiede.
 

Djici

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Ma guarda che io sono d'accordo con quello che dici. Non intendevo metterli per forza in prima squadra.

La scelta è fra metterli fissi nella rosa della squadra e farli giocare con un minutaggio decente, oppure fargli fare esperienza da un'altra parte. Non tenerli lì a metà strada un po' appesi, mentre il tempo passa.

Dargli le giuste possibilità e capire, se il momento è difficile, di riproporre anche dopo che uno ha sbagliato se necessario. Ma ad un certo punto decidere definitivamente. Brescianini, ad esempio, secondo me doveva già essere di ritorno, oppure ceduto perché non adeguato.

Poi, ripeto ancora una volta, c'è chi matura a 16 anni e chi a 28 anni. Alcuni fanno vedere che si possono fare significativi miglioramenti anche dopo i 30. Ma qui si entra nell'imponderabile

Credo sia determinante se in tenera età un ragazzo si abitua subito a palcoscenici impegnativi. Lo forma mentalmente e ne esalta le doti, se le possiede.

Allora stiamo dicendo esattamente la stessa cosa.
:ok:
 
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