In teoria è l'allenatore migliore che ci ritroveremmo dal dopo-Allegri.
Che poi le cose possano migliorare dipende da molti fattori. Un allenatore che entra in corsa si ritrova in mezzo a mille difficoltà (sarebbe difficile persino per Guardiola e Ancelotti, quindi figuriamoci per un allenatore di secondo livello come Donadoni), inoltre un tecnico poco quotato come lui da un lato potrebbe essere l'alibi per non investire e dall'altro ci potrebbe essere qualche dirigente che tifi perché faccia il compitino, in modo da avere una buona scusa per chiudere la sua parentesi al Milan entro giugno.
Siamo comunque all'ennesima stagione di transizione. A questo giro ci sono molte più scusanti rispetto agli scorsi anni (nuova società insediata a mercato in corso, assenza di programmazione sul mercato per mancanza di tempo...) ma sta di fatto che dal punto di vista sportiva è ancora la solita storia.