Milan: Berlusconi e i dubbi su Yonghong Li.

[Milanforever26]

Dal punto di vista finanziario, l'Inter parte da una situazione peggiore di quella del nostro club, per posizione patrimoniale netta, causa l'alto indebitamento, che le impone una severa restrizione dei costi per poter stare dentro agli impegni concordati con l'UEFA nel 2015, ma ha certamente un progetto industriale solido sostenuto da un socio industriale importante ed ambizioso. Del Milan bisognerà capire l'impatto finanziario di una operazione a leva come quella che ci viene descritta, e da questo punto di vista sarà fondamentale verificare se gli asset manager e fondi di public equity, piu volte citati dalla stampa, come China Huarong e Haixia, saranno parte del progetto come investitori in capitale di rischio, e con quali portafogli. Abbiamo un indebitamento finanziario netto consistente, benché in riduzione, e la lievitazione oltre misura di questa voce sarebbe estremamente pesante. Attendiamo di vedere cifre sulle politiche di bilancio e su quelle degli investimenti, e poi azzarderemo qualche piccola analisi.

Tu conosci senza dubbio benissimo gli aspetti finanziari, e io mi fido del tuo parere..io posso parlare solo di aspetti sportivi e "umani" legati alla nostra società e quello che so è che siamo in una condizione pessima:
Rosa di livello mediocre per non dire di peggio (da anni veleggiamo tra il 5° e 10° posto nella peggior serie A di sempre)
Dirigenza vecchia, pigra e priva di dignità e amore per la squadra
Situazione economica pessima
Stampa contro
Politica (sportiva) contro
Mancanza totale di IDEE

La salvezza era solo se il nano ci vendeva a poco e arrivava qualcuno con molti soldi e un piano serio..ma come detto non è così..ci compra (forse) un broker che vuole speculare per rivenderci..quindi il percorso temo sarà lungo e tortuoso..ma tant'è..liberiamoci di berlusconi..poi si vedrà..in fondo anche il nano a suo tempo ci ripescò dai bassifondi..

 

[Zosimo2410]

Dal punto di vista finanziario, l'Inter parte da una situazione peggiore di quella del nostro club, per posizione patrimoniale netta, causa l'alto indebitamento, che le impone una severa restrizione dei costi per poter stare dentro agli impegni concordati con l'UEFA nel 2015, ma ha certamente un progetto industriale solido sostenuto da un socio industriale importante ed ambizioso. Del Milan bisognerà capire l'impatto finanziario di una operazione a leva come quella che ci viene descritta, e da questo punto di vista sarà fondamentale verificare se gli asset manager e fondi di public equity, piu volte citati dalla stampa, come China Huarong e Haixia, saranno parte del progetto come investitori in capitale di rischio, e con quali portafogli. Abbiamo un indebitamento finanziario netto consistente, benché in riduzione, e la lievitazione oltre misura di questa voce sarebbe estremamente pesante. Attendiamo di vedere cifre sulle politiche di bilancio e su quelle degli investimenti, e poi azzarderemo qualche piccola analisi.

Concordo in tutto con due aggiunte:

1) Bisogna scavare bene nel bilancio del club. Sinceramente per me è un mistero assoluto come una squadra che monte ingaggi e ammortamenti cartellini che pesano circa il 50% dei ricavi possa chiudere un bliancio con 70 milioni di passivo. E' risanabile questa mostruosità? E' un fardello ineliminabile? da qui passano molti dei margini di manovra del club perchè se abbiamo uscite per 300 milioni con questa squadretta, chissà a quanto lieviterebbe se si costruisse una squadra seria.

2) Un piano basato su un indebitamento abnorme non coperto da aumenti di capitale non capisco come potrebbe funzionare. La Uefa non ti concederebbe la licenza, senza licenza e quindi senza coppe, strozzi mortalmente i ricavi e quindi il piano industriale viene minato alla base. Non possono non aver considerato questo fattore.

 

[Casnop]

Tu conosci senza dubbio benissimo gli aspetti finanziari, e io mi fido del tuo parere..io posso parlare solo di aspetti sportivi e "umani" legati alla nostra società e quello che so è che siamo in una condizione pessima:
Rosa di livello mediocre per non dire di peggio (da anni veleggiamo tra il 5° e 10° posto nella peggior serie A di sempre)
Dirigenza vecchia, pigra e priva di dignità e amore per la squadra
Situazione economica pessima
Stampa contro
Politica (sportiva) contro
Mancanza totale di IDEE

La salvezza era solo se il nano ci vendeva a poco e arrivava qualcuno con molti soldi e un piano serio..ma come detto non è così..ci compra (forse) un broker che vuole speculare per rivenderci..quindi il percorso temo sarà lungo e tortuoso..ma tant'è..liberiamoci di berlusconi..poi si vedrà..in fondo anche il nano a suo tempo ci ripescò dai bassifondi..

Eredità sportiva pesantissima, non ci sono dubbi. Fininvest ha badato al sodo, vendere un asset che generava diseconomie e ricavarci una plusvalenza, ed il valore di carico è figlio di valutazioni patrimonialistiche irreali, con un fatturato in contrazione da anni, ed un patrimonio netto negativo. Hanno trovato un pollo da spennare, e lo stanno facendo. Finiremo nelle mani sconosciute di chi dovrà fare un business importante per rientrare dagli alti investimenti fatti sinora per rilevarlo. Giudicheremo dai fatti, lo scenario ad oggi non è chiaro, inutile azzardare giudizi.

 

[Casnop]

Concordo in tutto con due aggiunte:

1) Bisogna scavare bene nel bilancio del club. Sinceramente per me è un mistero assoluto come una squadra che monte ingaggi e ammortamenti cartellini che pesano circa il 50% dei ricavi possa chiudere un bliancio con 70 milioni di passivo. E' risanabile questa mostruosità? E' un fardello ineliminabile? da qui passano molti dei margini di manovra del club perchè se abbiamo uscite per 300 milioni con questa squadretta, chissà a quanto lieviterebbe se si costruisse una squadra seria.

2) Un piano basato su un indebitamento abnorme non coperto da aumenti di capitale non capisco come potrebbe funzionare. La Uefa non ti concederebbe la licenza, senza licenza e quindi senza coppe, strozzi mortalmente i ricavi e quindi il piano industriale viene minato alla base. Non possono non aver considerato questo fattore.

Piano di risanamento concordato con l'UEFA, prestiti in conto di futuri aumenti di capitale a lungo termine a basso impatto finanziario, politiche espansive su commerciale ed immobiliare. Altrimenti non se ne esce.