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Fosse vero quanto riportato, sarebbe confermata la natura finanziaria della operazione, una operazione a leva finanziaria, mista tra indebitamento interno del management, preponderante, ed indebitamento esterno verso le banche e finanziarie, una BIMBO (leveraged buy in management buy out). Il piano industriale e di investimenti ci dirà se il debito contratto verso le due ali (Li, i finanziatori esterni) sarà garantito e successivamente realizzato dai flussi di cassa attesi (un piano di sponsorizzazioni, un piano di sfruttamento commerciale del marchio, la diluizione di una quota minoritaria in borsa), o se la garanzia sarà il Milan stesso, tramite un indebitamento diretto del club realizzato mediante la fusione per incorporazione (merger) della società veicolo, che acquista il club e per esso si indebita (Rossoneri Sports Investment), nel Milan. Decisivo sarà il capire cosa farà China Huarong, celeberrimo asset manager che spesso interviene nel capitale con partecipazioni non di controllo, che, dopo sottoscrizioni gratuite di aumenti di capitale, possono diventare anche maggioritarie, per poi essere cedute a soci stabili. Se ciò accadrà, i finanziamenti provenienti da questo lato saranno infruttiferi o a bassissimo impatto di oneri aggiuntivi, sì da considerarli di fatto iniezione di liquidità (equity). È l'operazione che avrebbe voluto fare Mr. Bee quando offrì un miliardo per il 100 per cento, salvo convertire verso 480 milioni per il 50 per cento più una delle azioni, proposte che Fininvest boccio' in entrambi i casi. Il misterioso Mr. Li deve aver trovato la fonte dell'eterno yuan, se è riuscito ad attrarre ad essa il suo advisor finanziario, Rotschild, Fininvest, i suoi advisors, tra cui Unicredit (che sarà l'escrow agent per l'ultimo miglio della operazione, il versamento dei soldi fino al closing) e Lazard, quest'ultimo audit tra i più severi e rigorosi che esistano in giro, nonché infine China Huarong e gli altri finanziatori. Qui non esistono garanzie immobiliari per due-tre miliardi di euro, esiste il Milan, le sue quote azionarie, ed un progetto di business. Se va male, sarà un disastro che non ci basterà una vita per maledire Silvio per le mani in cui ci ha messo, se va bene abbiamo trovato un meccano finanziario ad alto indebitamento ma anche ad altissimo fatturato, che ci consenta, vedremo come, di essere competitivi a livello sportivo e di poter programmare gli strumenti (stadio proprietario, in primis) per la sostanziale indipendenza economica e finanziaria a medio, lungo termine. Certo, il livello di rischio farebbe scattare allarme rosso ovunque, ma è un tipo di finanza strutturata a cui noi occidentali non siamo abituati, e inerisce ad un mercato finanziario, quello di Hong Kong, dove il giro di denaro è notoriamente folle. Il tutto, se quanto riferitoci risulterà confermato dai fatti.![]()
Ottimo post, come al solito, di Casnop.
Il tutto è molto chiaro e, a mio parere, addirittura auspicabile. Le analogie con Bee sono evidenti.
Con l'attuale situazione non si va da nessuna parte, tanto vale tentare un all-in con i nuovi proprietari.
Incrocio le dita e aspetto...