L’unico dubbio che mi rimane è come faranno con lo step numero 2. Voglio dire, se dovessimo fare lo stadio poi sarebbe difficile lasciare in cattive mani il Milan anche volendolo (e non c’è dubbio che se potesse Belluccone ci lascerebbe in mano ad uno Zamparini qualunque, cosa già dimostrata con la faccenda del lavapiatti cinese usato per fare rientro di capitali), semplicemente perché, almeno in teoria, non dovremmo più essere, a quel punto, alla portata di certi individui.
Di una cosa però sono sicuro: l’obiettivo almeno a breve termine è vedere il Milan umiliato dal Monza, su quello non sussistono dubbi. Se quello poi rappresenterà il fondo dopo il quale vi è un inizio della risalita oppure sarà la porta per un nuovo, sconosciuto inferno di mediocrità, sconfitte e umiliazioni dopo gli inferni che attraversiamo da sette anni a questa parte, nessuno ancora lo sa.
Quello che so è che la questione dello stadio è l’unica cosa che ancora mi trattiene, dovesse andare in vacca anche quella mi dedicherei ad altro e tornerei a seguire il calcio solo agli europei e ai mondiali (oltre che nei match di qualificazione ai medesimi).