Il fatto che possa porre rimedio ai suoi errori non muta ahinoi l'unico giudizio possibile sul suo operato, che va messo in relazione alla disponibilità che ha avuto, alle credenziali che aveva, al modus operandi messo in atto ed ai risultati sul campo e fuori.
Continuiamo a raccontarci questa favola del tempo a disposizione e dei tre anni per giudicare un progetto, ma questo non vale assolutamente per il progetto Milan, come Fassone e Mirabelli sapevano bene. Noi non vedremo più quei 250 milioni, ed è questo enorme potere male esercitato da Mirabelli che lo inchioda subito.
Siamo andati all-in in una sola estate acquistando come mai nessuno aveva fatto nella storia del calcio, perché contemporaneamente dal lato uscite abbiamo fatto registrare un sostanziale zero provvisorio a bilancio. E siamo peggio di dove eravamo, lontani anni luce non solo dal quarto posto ma addirittura dal quinto, attaccati da vicino dall'ottava.
Il tutto in assenza di quadra tecnica oggettiva della squadra, di valorizzazione individuale di giocatori arrivati, di senso tecnico nei due allenatori per altro all'opposto nelle caratteristiche e soprattutto di scoperte nel sottobosco.
Si può sbagliare uno o più giocatori, ma non si può bucare completamente il modus operandi ed il senso generale.
Ma ancora di meno si può farlo sapendo di non poter sbagliare, oneri ed onori di 250 milioni cash disponibili in una sola estate.