Non è così.
Quando c'è un processo di cambiamento/rinnovamento (materiale, mentale, economico ecc.), è opportuno tener conto che la scia delle scelte e degli errori precedenti a tal processo si scarica in una fase temporale prolungata (e quindi non immediata). Importantissimo è evitare di condizionare in negativo il nuiovo a causa di quegli errori che appartengono al passato e non al presente.
Tradotto per il caso specifico: il Milan del nuovo corso si confronterà con gli errori della passata gestione.
Ci sarà il nodo Luiz Adriano, il caso Vangioni, gli esuberi costosi come Zapata e Montolivo, e infine la questione Donnarumma.
Se c'è già un accordo tra Raiola, Galliani, Marotta e Donnarumma medesimo per trasferire quest'ultimo alla Juventus, i cinesi non ci possono fare quasi nulla (ma si prenderebbero gli insulti dei tifosi e le critiche pesanti dei giornalisti pro-Galliani).
Tutto a quel punto dipenderebbe a un eventuale ripensamento di Donnarumma, che verosimilmente si farebbe convincere da un Milan che si qualifica in Champions e da una campagna acquisti faraonica per vincere tutto.