sicuro? Rispondo sulla parte riferita al conoscere le PMI.
Manager da 20 anni.
iT, processi, progetti e vendita. Dipendente dal CEO. Ora multinazionale.
La tendenza é sempre spremere e ridurre i costi fissi, stipendi in primis. I nuovi hanno contratti capestro a cifre con riduzione anche del 20% rispetto al passato.
Questa politica scellerata non aiuterà nessuno, non accrescerà il potenziale delle aziende italiane perchè non sono già più italiane sono già parte di gruppi multinazionali esteri a cui interessa solo coprire il mercato. Del valore aggiunto dalla competenza non gli interessa. Sopperiscono a questo diminuendo i costi e con i volumi. Potrei fare 100 esempi.
Più feste, più consumo! Meno soldi in busta paga più soldi al board degli azionisti!
non sei comodo a casa tua perchè ora hai due figli? Di cosa ti lamenti? Gli emigrati vivono in 8 in 60mq,
Due fanno delivery, uno pulizie in nero, uno badante per anziani, due lavorano in cooperative a progetto e due sono a carico.
Ecco il futuro che pagherebbe le pensioni tra 20 anni.
Tanto chi decide ha ville a disposizione, gira in Maserati, indossa Rolex ed é sovvenzionato - o sotto scacco - dalle banche, aziende, nazioni estere.
Che gli frega?!? Sta bene lui e gli altri si arrangino.
Ma una PMI che manager vuoi che abbia scusa

Il tessuto italiano è fatto di PMI, non esistono mica i manager in questi ambienti, su.
Fidati che è la mia vita, non la tua.
La mia vita da ormai 18 anni, e ti ribadisco, nella maggior parte delle PMI cio' che si poteva automatizzare è stato fatto.
Rispondendo comunque a te e
@gabri65
Nel mio settore, non si trova più un italiano giovane disponibile ad imparare a diventare (per fare un esempio delle tante mansioni presenti) un piegatore: trattasi di lavoro abbastanza pulito, faticoso in limiti accettabilissimi, stipendio buonissimo, su macchinari da diverse centinaia di migliaia di euro e comunque "importanti" in quanto anche ad impegno mentale ( vanno letti disegni tecnici).
Non sto dicendo un saldatore o lavori di bassa manovalanza, ma non si trova manco per questo impiego un ragazzo sui 20 anni.
Ed essendo io bergamasco, potete solo immaginare quanti muratori/idraulici/elettricisti/falegnami/carpentieri facciano parte della mia vita, tra amici e famiglia: vi garantisco che hanno tutti il medesimo problema: i ragazzi italiani stanno lontanissimi anni luce da questi mestieri, se lo fanno sono soltanto ripieghi.
Per carità, ci sta, hanno studiato e vogliono piegare la schiena il meno possibile.
Questo per dire, che voi lo vogliate o no, gran parte degli occupati italiani di oggi verranno sostituiti da stranieri, pena la scomparsa di interi settori produttivi.
Oh, guardate che a me sta sul ca...o quanto a voi vedere certi elementi ciondolare per strada o in giro a delinquere.
Non vi sto parlando dell' Italia che vorrei, ma dell' Italia che verrà.
Ad ogni modo, tanto per capire anche il vostro punto di vista:
- premettendo che indietro nel tempo non si puo' tornare, gli errori commessi in passato non potranno essere corretti
- premettendo che anche se iniziassimo a figliare come conigli oggi stesso, non basterebbe
Dal vostro punto di vista personale, come pensate si risolverà la questione pensioni tra 20/30 anni?
Io vi dico che l'unico approccio tentabile, sarà quello di importare gente
Se avete altre soluzioni, che non siano fantomatiche crescite del PIL ( che invece andrà all' indietro, con meno gente in giro), come credete si cercherà di risolvere il disastro sociale in arrivo?
Per chi non lo sapesse e ci legge, se oggi la pensione media è 1100/1200 euro, quando andremo in pensione noi nati dal 70 al 90, ci andremo con l' equivalente di 600/700 euro odierni ( a star larghi)
E non dimenticate che ci sarà un sistema sanitario che costerà il doppio di oggi, visto che saremo una popolazione vecchissima.