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CorSera: la decisione su Maldini era nel complesso già presa, c’è stata la comunicazione da parte di Cardinale che le mentalità erano troppo diverse e non voleva proseguire la collaborazione. Risulta che a Maldini sia stato offerto un ruolo diverso, di «consulente», ma, conoscendo la sua storia e il rifiuto di accettare ruoli non di primo piano, era presumibile che non avrebbe accettato. Per 24 ore si è cercato di firmare un comunicato congiunto. Non ci si è riusciti. Il divorzio, come già ampiamente riportato ieri, è arrivato soprattuto per questioni di approcci troppo diversi tra le parti.
Giusto o sbagliato che sia, una proprietà che si paragona in Europa solo al Qsi, il fondo del Qatar proprietario del Psg, per vastità di interessi e possibilità di sinergie, vuole una gestione diversa. Maldini aveva chiamato pubblicamente la società a investire, Cardinale non pensa che vince chi spende di più, ma chi lo fa meglio. Lo scopo finale è migliorare il contesto generale, arrivando a chiudere il gap tra serie A e Premier. Cardinale vuole farlo a modo suo, Maldini non poteva cambiare il proprio
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Aspetto quelli che diranno che se Maldini avesse davvero voluto bene al Milan avrebbe accettato il ruolo di "consulente" (non si sa bene di che cosa)