Malagò: "Via decreto crescita? Pura demagogia"

Andris

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Il presidente del CONI a Radio 1:

"La mancata proroga del Decreto Crescita non la condivido, parliamo di 50 atleti che nel 90% dei casi sono giocatori di caratura internazionale. Andava corretto negli importi di base ma così si depauperano il patrimonio e la qualità del nostro campionato.
C’è molta demagogia, ce ne accorgeremo fra uno o due anni, anche se poi spesso nella necessità il nostro Paese riesce a tirare fuori virtù inaspettate.
Ma oltre al calcio viene penalizzata tantissimo la pallacanestro dove abbiamo un campionato interessante, equilibrato, con Bologna che sta facendo risultati importanti in Eurolega

Io sarei favorevolissimo ad abolire il Decreto Crescita se però si considerassero altre opportunità che il mondo del calcio ha perso, penso al betting, a certe pubblicità, agli introiti dati all’erario che non rientrano nel sistema
Non si può fare un provvedimento univoco senza fare un discorso integrato di sistema, che è quello che è sempre mancato.
Devi guardare tutto il panorama, spero che si faccia un discorso a beneficio di tutto il sistema

Non esiste lo sport di vertice.
Esiste lo sport di base che poi diventa sport di vertice. Distinguere alto livello e base è un’eresia. Poi c’è il concetto dello sport per tutti, che deve essere di competenza del governo al 100%”.
se la cosa di cui siamo più orgogliosi è il fatto che il Coni, in termini di prestigio e credibilità sia considerato un’eccellenza, dall’altro si è perso negli anni molto tempo nell’occuparsi di qualcosa che funzionava e non di buchi neri, di disastri come lo sport nella scuola e nell’università, dell’impiantistica.
Temi che non sono di competenza del Coni ma ai quali sarebbe stato sacrosanto dedicare energie e attenzione”.
 
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Il presidente del CONI a Radio 1:

"La mancata proroga del Decreto Crescita non la condivido, parliamo di 50 atleti che nel 90% dei casi sono giocatori di caratura internazionale. Andava corretto negli importi di base ma così si depauperano il patrimonio e la qualità del nostro campionato.
C’è molta demagogia, ce ne accorgeremo fra uno o due anni, anche se poi spesso nella necessità il nostro Paese riesce a tirare fuori virtù inaspettate.
Ma oltre al calcio viene penalizzata tantissimo la pallacanestro dove abbiamo un campionato interessante, equilibrato, con Bologna che sta facendo risultati importanti in Eurolega

Io sarei favorevolissimo ad abolire il Decreto Crescita se però si considerassero altre opportunità che il mondo del calcio ha perso, penso al betting, a certe pubblicità, agli introiti dati all’erario che non rientrano nel sistema
Non si può fare un provvedimento univoco senza fare un discorso integrato di sistema, che è quello che è sempre mancato.
Devi guardare tutto il panorama, spero che si faccia un discorso a beneficio di tutto il sistema

Non esiste lo sport di vertice.
Esiste lo sport di base che poi diventa sport di vertice. Distinguere alto livello e base è un’eresia. Poi c’è il concetto dello sport per tutti, che deve essere di competenza del governo al 100%”.
se la cosa di cui siamo più orgogliosi è il fatto che il Coni, in termini di prestigio e credibilità sia considerato un’eccellenza, dall’altro si è perso negli anni molto tempo nell’occuparsi di qualcosa che funzionava e non di buchi neri, di disastri come lo sport nella scuola e nell’università, dell’impiantistica.
Temi che non sono di competenza del Coni ma ai quali sarebbe stato sacrosanto dedicare energie e attenzione”.
il vostro sistema deve implodere 10.000 volte
 
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