Macron: E' finita l'era dell'abbondanza e della spensieratezza

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comunque non penso il problema sia la sovra popolazione. Ci siamo sempre scannati per le risorse, anche quando eravamo 100 milioni sul pianeta. Ed oggi siamo 8 miliardi e muoiono più persone per obesità che per fame. E' tutto proporzionale alla tecnologia, possiamo anche essere 100 miliardi eh sulla Terra con una tecnologia superiore a quella attuale.
 

fabri47

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Finalmente uno che dice le cose come stanno.
In Italia avrà il mio voto chiunque avrà il coraggio di dire "signori, va tutto malissimo: è tempo di sacrifici durissimi e scelte impopolari"
Quindi voterai Conte :troll: .

Ha fatto un discorso del genere un mese fa :fuma: .
 
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Ti sei risposto da solo. Non esistono mezzi legali praticabili.

E chi ha detto che il mezzo legale debba essere l'unica opzione praticabile?
Quando noi ormai non esisteremo più su questa terra i nostri discendenti si mangeranno tra loro proprio come fanno gli scorpioni in caso di sovrappopolazione.
 

Maurizio91

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Ma guarda, amico, a parte ringraziarti per la condivisione, sono d'accordo pure io su una maggiore collaborazione globale. Una collaborazione autentica.

Non voglio dividere il mondo in "noi" e "loro", ed accaparrarmi alcun diritto. Non è che con quel discorso io vorrei mantenere una premiership e relegare gli altri a eterni gregari.

Però purtroppo le cose si sono evolute così, ed adesso ci sono degli squilibri che rischiano di fare molto male a noi (sicuramente) e anche a "loro", che non si accorgono di quanto stanno crescendo in maniera disordinata, e ahimè, letale per il pianeta.

Di sicuro abbiamo cominciato a danneggiare il pianeta, ma adesso (a parte forse gli USA) ci stiamo dando faticosamente una regolata, e gli altri non dovrebbero ignorare, dopo aver "approfittato" del jump tecnologico ed economico da noi fornitogli, che stanno peggiorando la situazione, solo perché vogliono far sentire la propria voce. Danni dovuti a contesto di sovrapopolazione, climatico ed economico.

Purtroppo saprai bene anche tu che le logiche sovrannazionali di cooperazione per il benessere comune non esistono, e quindi navighiamo a vista.
Sì, assolutamente; la favoletta da mulino bianco della cooperazione e dell'usare il massimo della nostra intelligenza e logica è appunto una favola.
Resta la realistica strada del compromesso minimo tra "ognuno pensa per sé" e l'evitare l'autodistruzione.

Una cosa incoraggiante spiegata dall'esperto del video che ho linkato consiste in questa sorta di indottrinamento dei paesi più sviluppati nei confronti dei più arretrati. Questa non è una teoria, ma sono dati appurati ricavati a fine "esperimento" (iniziato decenni fa):
sembra illogico, ma se lasci poveri i paesi poveri, nonostante le malattie, questi crescono a dismisura; se invece migliori le condizioni igienico-sanitarie e gli dai educazione, la popolazione si stabilizza e smette finalmente di crescere.

Alcuni studi hanno smentito l'idea per cui tutti i mali nascono dal fattore della popolazione mondiale in crescita. In ogni caso sarebbe un buon inizio.

Alla fine sembra che uno dei fattori chiave è il CONTROLLO: devi controllare le cose e gli eventi (crescita popolazione, distribuzione risorse, qualità dei progetti (fatti da persone)).
Devi controllare.
Poi certo questo "controllo" a volte sembra logico e non dà da pensare (come controllare la crescita di una popolazione educandola). Altre volte meno: vedi le discussioni sul venire controllati circa l'uso e la quantità di televisori in casa e tutto il resto
 

Maurizio91

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Le risorse sono quelle che sono, non bastano per tutti, penso che questa sia l' unica cosa oggettiva dove tutti saremo d' accordo.

Con africani e asiatici che piano piano, ma costantemente migliorano le loro condizioni di vita, ha un solo significato: siccome le risorse sono un numero definito, vuol dire che ce ne portano via un pezzo a noi ( anche sul fatto che i consumatori principali sono gli occidentali a livello pro-capite, saremo tutti d' accordo dato che è oggettivo).

E' tutto qui il succo, c'è un solo modo per mantenere l' ordine delle cose, ma penso non piacerebbe a nessuno.
E dire che uno psicologo (se non sbaglio Barry Schwartz) in una conferenza azzardò questa ipotesi: se si spostassero risorse dai paesi più ricchi a quelli meno poveri in un colpo solo miglioreresti la vita a entrambi i tipi di paesi.
Secondo lui, ovviamente quelli poveri uscirebbe dalla miseria;
quelli ricchi starebbero pure meglio, perché l'eventuale bassa qualità della vita e i malesseri di milioni di persone non sono dovuti a fattori economici, non verrebbero risolti aumentando ulteriormente le risorse. Anzi a suo dire di risorse ne abbiamo anche troppe: abbiamo tutto, basta guardare i centri commerciali. In fondo, ad oggi, abbiamo consumato senza problemi: con le dovute differenze, ma anche raccogliendo soldi per qualche mese/anno, tantissimi di noi hanno la libertà di comprare vestiti, roba tecnologica, viaggiare, affittare, comprare/cambiare auto moto. E nonostante questo, quanti si dicono soddisfatti?

Il discorso lui l'aveva articolato meglio, ma lo ricordo così. E' un po' buonista e sempliciotto. Concordo con lui quando vedo i classici frustrati dalla vita che passano dalla grande punto al suv di turno, pensando che questa azione gli giovi in qualche misura.
 
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