È l’opinione pubblica che vive in una perenne dicotomia destra-sinistra. Un’altro po’ si politicizza anche la scelta tra caffè corretto con la grappa o col rum: grappa=Veneto=fascista, Rum=Cuba=Komunista
Vedi il caso di ieri sulle dichiarazioni di Conte. Una persona con un minimo di equilibrio di giudizio commenterebbe: non sappiamo chi sia il paziente zero e quindi da dove sia partito il tutto; anche fosse partito effettivamente dall’ospedale di Codogno, non sappiamo se qualcuno abbia sbagliato; se qualcuno del personale medico ha sbagliato, ci penserà eventualmente la magistratura e non è certo una competenza del presidente del consiglio; in ogni caso, i presidenti di Regione non c’entrano un piffero.
Invece, si è partiti col tifo da stadio pro-contro Conte, pro-contro Fontana.
NB: per non passare per razzista e, peggio ancora, per astemio, tengo a precisare che so che grappa e rum si producono anche in zone diverse da quelle che ho citato.
Certo. Alla fine continuiamo a dire banalità su banalità. Destra, sinistra, centro. Ma basta con 'ste ideologie vecchie e stravecchie, da prima guerra mondiale. Guardiamo a chi ha a cuore il bene della nazione e dice le cose di buon senso, senza andare dietro al gregge di pecore.
In particolare la sinistra, non esiste più. Almeno da noi. Una parte politica che dovrebbe difendere i più deboli, i lavoratori e la classe operaia e che poi va a braccetto con multinazionali e poteri forti. Pazzesco. Fanno della cultura (cit. sardine) il loro punto forte, che la cultura storicamente se la può permettere solo la classe abbiente. Ma dove siamo arrivati. Il capovolgimento della realtà.
La destra, morta e stramorta dopo il conflitto mondiale, si è riciclata "sovranista".
Che c'abbiamo, forse, paura di avere una opinione personale? Abbiamo paura che non ci siano altre persone che la pensano come noi, e dobbiamo quindi seguire il gregge di pecore? A me non è mai piaciuta fino in fondo la religione, perché è l'apoteosi dell'uniformarsi alla cieca. Qui è uguale.
Ma basta con queste divisioni da bambini idioti, guardie e ladri. Cerchiamo di appoggiare le scelte in maniera puntuale, momento per momento, invece di fare contratti sulla fiducia che durano una vita intera. Appoggiamo noi stessi e non le idee (invariabilmente egoiste e in malafede) di qualcun altro.