Mah, vedendo il thread, vengo assalito dal dipingerlo con un'aurea mista fra mitologia e surrealità.
Il tifoso medio dell'Inter (voglio usare terminologia corretta) è chiaramente un corollario del concetto di Inter stessa.
La dipartita sventata e prematura dalla Madre, il Milan. Una sciagurata decisione che ha portato la creatura a rimanere nel tempo isolata, chiusa in sé stessa e nella incapacità di trovare una sua dimensione. Nonostante l'entusiasmo del periodo di adolescenza (2 CL e scudetti), si trova a navigare in un mare senza bussola. Ha provato a rialzare la testa (il triplete), ma vanamente. Nel subconscio sa di aver commesso quel peccato originale, che a tutt'oggi cerca inutilmente di mascherare scagliandosi proprio verso la sua creatrice, nel goffo tentativo di mostrarsi migliore. Meschinamente.
E' così da trattare il tifoso interista: una pacca sulle spalle, e, detto in modo consolatorio ma severo, "vai, l'hai fatta la tua scelta, adesso subiscine le conseguenze ...".