Idem... quante assurdità.
Mi sta bene, ognuno può avere opinioni diverse.
Ma cosa bisogna fare? Quello che non concepisco è il fermarsi a fare la pernacchia e urlare e piangere e dire "non va bene".
In questi giorni sui social si vedono dei veri fenomeni sparare massime da circo.
E sia chiaro, questa mia posizione non significa che non abbia empatia verso persone in difficoltà.
Ribadisco che conosco numerose realtà locali di ristorazione, non ne vedo uno contento come non ne vedo uno che dice che la sua vita è finita e fallirà per 2 mesi di fatturato zero.
I dipendenti avranno la cassa integrazione, gli affitti e mutui si possono non pagare momentaneamente, 600-800 € è pochissimo ma è meglio che due dita negli occhi. si possono chiedere prestiti come quello da 25.000 €... lo dico perché lo vedo con i miei occhi quello che la gente in difficoltà qui sta facendo.
che devi fare? starnazzare al mondo che è sempre colpa degli altri, come se il covid l'avesse voluto qualcuno e come se 2 mesi di pausa possano distruggere completamente un attività che prima era sana e ben gestita?
Quello che non comprendo è che la gente desidera che lo stato, con assistenzialismo, gli cancelli il rischio imprenditoriale.
Quando hai rinunciato ad andare in fabbrica o a fare un altro lavoro da dipendente per diventare imprenditore, non sapevi della esistenza di questi rischi?
Se le cose vanno bene, perfetto tutto apposto, se le cose vanno male lo stato deve compensare regalandoti una discreta denaro altrimenti fai scenate sui social?
Piuttosto, queste energie, le investirei nel fare di tutto per reggere la botta come vedo tante realtà fare. E chiariamo, auguro a quanti più possibili di reggerla.
Sarò poi il primo a tornare al ristorante ed al pub a spendere i soldi, quando sarà ragionevole poterlo fare.