Leoncavallo sgomberato dopo 31 anni

Milanismo

Well-known member
Registrato
4 Dicembre 2022
Messaggi
5,613
Reaction score
4,405
Ma perché questa menomata ha il diritto di parola? :muhahah:
quanto godo se torna in Ungheria questa
Screenshot_20250822_040050_Samsung Internet.jpg
 

Clarenzio

Senior Member
Registrato
16 Luglio 2015
Messaggi
17,230
Reaction score
2,469
Ora si vuole fare passare il Leoncavallo come luogo d'arte da difendere e tutelare e si richiede pure l'intervento della sovrintendenza ai beni culturali.

Ecco, tutto il carrozzone mediatico imbastito dai soliti soloni radical-chic milanesi inizia a muoversi... Poi ci si chiede perché lo sgombero è avvenuto con un blitz
 

vicky3464

Junior Member
Registrato
11 Luglio 2019
Messaggi
750
Reaction score
609
Ieri scrivevo che non sapevo quasi nulla del Lencavallo, e sono andato a leggere: effettivamente e' stato ANCHE un luogo di aggregazione sociale, venne a suonare la PFM, un giovane Battiato, istituirono laboratori di pittura, un’officina, una palestra, ospito' artisti di livello internazionale. Ma non e' questo il punto: resto convinto che la proprieta' privata vada difesa, in uno stato di diritto, e non si puo' arrivare ad ignorare 130 ordini di sfratto. Questo pero' dovrebbe aprire una riflessione, pacata e senza schieramenti politicizzati, su cosa sia giusto fare per gli edifici abbandonati. Un esempio banale: qui dove abito io esiste in pieno centro storico un bellissimo edificio del 700, credo sia stato la prima palazzina condominiale della citta, con al suo interno una 20ina di appartamenti. Questo edificio e' stato a poco a poco completamente abbandonato, negli ultimi 15 anni almeno, e solo da poco si e' trovato un accordo con i 30 e piu' eredi degli originali proprietari. Mi chiedo se non esista un modo per conciliare gli interessi dei legittimi proprietari con gli interessi della comunita', per impedire che un edificio, o un'area giaccia abbandonata per periodi di tempo cosi' lunghi. In altre parole, potremmo riuscire ad investire nuovamente nella bellezza? Se ci ritroviamo dei patrimoni storici cosi' affascinanti in Italia, e' grazie a tantissime famiglie ricche che nei secoli hanno investito proprio nella bellezza delle loro abitazioni, in una sorta di gare per sfoggiare il loro status. Non potremmo, come societa', provare ad immaginare e poi realizzare un mondo in cui la bellezza sia al centro del progetto?
 

Giofa

Junior Member
Registrato
12 Settembre 2020
Messaggi
4,617
Reaction score
2,775
In quella casa 3/4 sono proprietari, quindi piano con certe affermazione visto che si parla di vittime che subiscono soprusi da una minoranza.

Quella casa passa per occupata semplicemente per tutti i murales, tra l'altro recentemente restaurati tra gli applausi dei sinistroidi in giunta ed il centro sociale vicino, ma non è così.

La situazione lì la conosco bene perché abito a pochi metri di distanza e abbiamo già raccolto firme più volte negli anni contro il centro sociale ed il degrado nei giardinetti.
La questura monitora, il problema è che non si riesce a risalire ai proprietari, ad iniziare dal centro sociale, quindi non si può imporre uno sfratto esecutivo.

Il palazzo comunque necessita di ristrutturazione ed infatti una parte del marciapiede sottostante è stata transennata perché il tetto è pericoloso, cade a pezzi.
Se dovessero far evacuare la casa per metterla in sicurezza il Comune potrebbe riappropriarsi degli immobili trovando nuovi alloggi temporanei agli occupanti e mettendo presumibilmente all'asta quelli confiscati.
Siamo vicini di casa allora
 

numero 3

Member
Registrato
28 Maggio 2014
Messaggi
5,156
Reaction score
2,275
Essendo quasi ormai 60enne posso dire che il Leoncavallo originale ( Via Leoncavallo appunto) poi Via Salomone qualche volta lo ho frequentato, ci ho visto dei concerti ( Statuto / Casino Royale/ Punkreas etc etc) e pur essendo uno di destra ( moderato)devi dire che l'idea non era male in origine poi come al solito è degenerata e si è perso un pò la misura.
Servono spazi per i giovani ma devono essere regolamentati, i gruppi musicali indie/nuove proposte/chiamateli come volete avrebbero bisogno di uno spazio per provare , in estate si potrebbero creare spazi all'aperto in inverno è più difficile. Cmq ben venga lo sgombero e la pulizia ma come già detto giustamente, avranno già pronto il piano B e C e sono sicuro che magicamente occuperanno un altro stabile in tempo 0 e il carrozzone ricomincerà.
 

Giofa

Junior Member
Registrato
12 Settembre 2020
Messaggi
4,617
Reaction score
2,775
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
35,352
Reaction score
12,812
Ieri scrivevo che non sapevo quasi nulla del Lencavallo, e sono andato a leggere: effettivamente e' stato ANCHE un luogo di aggregazione sociale, venne a suonare la PFM, un giovane Battiato, istituirono laboratori di pittura, un’officina, una palestra, ospito' artisti di livello internazionale. Ma non e' questo il punto: resto convinto che la proprieta' privata vada difesa, in uno stato di diritto, e non si puo' arrivare ad ignorare 130 ordini di sfratto. Questo pero' dovrebbe aprire una riflessione, pacata e senza schieramenti politicizzati, su cosa sia giusto fare per gli edifici abbandonati. Un esempio banale: qui dove abito io esiste in pieno centro storico un bellissimo edificio del 700, credo sia stato la prima palazzina condominiale della citta, con al suo interno una 20ina di appartamenti. Questo edificio e' stato a poco a poco completamente abbandonato, negli ultimi 15 anni almeno, e solo da poco si e' trovato un accordo con i 30 e piu' eredi degli originali proprietari. Mi chiedo se non esista un modo per conciliare gli interessi dei legittimi proprietari con gli interessi della comunita', per impedire che un edificio, o un'area giaccia abbandonata per periodi di tempo cosi' lunghi. In altre parole, potremmo riuscire ad investire nuovamente nella bellezza? Se ci ritroviamo dei patrimoni storici cosi' affascinanti in Italia, e' grazie a tantissime famiglie ricche che nei secoli hanno investito proprio nella bellezza delle loro abitazioni, in una sorta di gare per sfoggiare il loro status. Non potremmo, come societa', provare ad immaginare e poi realizzare un mondo in cui la bellezza sia al centro del progetto?
Certo, servono i soldi per farlo pero', e ne servono tanti.

Con tutto il resto che va a pezzi... le risorse non le mettono sicuro su ste cose.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,287
Reaction score
9,105
Ieri scrivevo che non sapevo quasi nulla del Lencavallo, e sono andato a leggere: effettivamente e' stato ANCHE un luogo di aggregazione sociale, venne a suonare la PFM, un giovane Battiato, istituirono laboratori di pittura, un’officina, una palestra, ospito' artisti di livello internazionale.
Ci sono molti pregiudizi sui centri sociali. I centri sociali più grossi e strutturati, che siano politicamente “di destra” o “di sinistra”, sono principalmente luoghi di aggregazione sociale, spazi culturali eccetera. La parte legata allo spaccio e al consumo di stupefacenti, di regola, è solo una minima parte. Ma, come spesso succede quando si analizzano le cose in modo superficiale, la parte più appariscente, anche se secondaria, finisce per diventare l’aspetto prevalente o addirittura esclusivo di un determinato fenomeno nella percezione dell’opinione pubblica. Da giovane spesso e volentieri ho frequentato centri sociali, ma non ho mai neanche pensato di provare robaccia tipo cocaina, eroina e simili né sono mai stato uno spacciatore. Mi è capitato di vedere gente che si calava il mondo, ma molto molto molto(…) meno di frequente di quanto uno possa immaginare.

Sinceramente non conosco la situazione recente del Leoncavallo, ma se era davvero diventato un luogo di degrado, dopo lo sgombero quell’immobile lo diventerà n-mila volte di più. Su questo ci si può mettere la mano sul fuoco.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,287
Reaction score
9,105
Essendo quasi ormai 60enne posso dire che il Leoncavallo originale ( Via Leoncavallo appunto) poi Via Salomone qualche volta lo ho frequentato, ci ho visto dei concerti ( Statuto / Casino Royale/ Punkreas etc etc) e pur essendo uno di destra ( moderato)devi dire che l'idea non era male in origine poi come al solito è degenerata e si è perso un pò la misura.
Che ricordi mi hai riportato alla mente!

Servono spazi per i giovani ma devono essere regolamentati, i gruppi musicali indie/nuove proposte/chiamateli come volete avrebbero bisogno di uno spazio per provare , in estate si potrebbero creare spazi all'aperto in inverno è più difficile.
Ormai son chiusi anche gli oratori. Quello che frequentavo da bambino/ragazzino è nel più totale abbandono perché il parroco non vuole metterlo a nuovo e neanche accetta che siano privati a prenderlo in gestione. Davvero folle. Lì c’erano un campo da calcio, uno da basket e uno da pallavolo per l’estate, un auditorium che funzionava sia come teatro che come cinema che luogo per conferenze, presentazione di libri e via dicendo , un bar molto grande con videogiochi, tavoli da ping pong, biliardino, biliardo eccetera. Era un bel luogo di aggregazione. Poi si parla male dei “giovani d’oggi”… Ma ‘sti ragazzini cosa dovrebbero fare se non ci sono spazi a loro disposizione?
 

Clarenzio

Senior Member
Registrato
16 Luglio 2015
Messaggi
17,230
Reaction score
2,469
Ieri scrivevo che non sapevo quasi nulla del Lencavallo, e sono andato a leggere: effettivamente e' stato ANCHE un luogo di aggregazione sociale, venne a suonare la PFM, un giovane Battiato, istituirono laboratori di pittura, un’officina, una palestra, ospito' artisti di livello internazionale. Ma non e' questo il punto: resto convinto che la proprieta' privata vada difesa, in uno stato di diritto, e non si puo' arrivare ad ignorare 130 ordini di sfratto. Questo pero' dovrebbe aprire una riflessione, pacata e senza schieramenti politicizzati, su cosa sia giusto fare per gli edifici abbandonati. Un esempio banale: qui dove abito io esiste in pieno centro storico un bellissimo edificio del 700, credo sia stato la prima palazzina condominiale della citta, con al suo interno una 20ina di appartamenti. Questo edificio e' stato a poco a poco completamente abbandonato, negli ultimi 15 anni almeno, e solo da poco si e' trovato un accordo con i 30 e piu' eredi degli originali proprietari. Mi chiedo se non esista un modo per conciliare gli interessi dei legittimi proprietari con gli interessi della comunita', per impedire che un edificio, o un'area giaccia abbandonata per periodi di tempo cosi' lunghi. In altre parole, potremmo riuscire ad investire nuovamente nella bellezza? Se ci ritroviamo dei patrimoni storici cosi' affascinanti in Italia, e' grazie a tantissime famiglie ricche che nei secoli hanno investito proprio nella bellezza delle loro abitazioni, in una sorta di gare per sfoggiare il loro status. Non potremmo, come societa', provare ad immaginare e poi realizzare un mondo in cui la bellezza sia al centro del progetto?

Grazie per il tuo contributo, hai sollevato questioni che anche io mi pongo da anni.

Tutte queste associazioni che vogliono ora contribuire a risanare il debito del Leoncavallo, perché invece non promuovono e contribuiscono a recuperare, attraverso il sostegno delle istituzioni beni demaniali vittime dell'incuria amministrativa passata?
Vogliono spazi? Milano ne è piena.
Vogliono fondi? Come molti circoli culturali possono facilmente ottenerli, oltre al contributo privato sempre presente.
Quindi qual è il problema?
Il problema è che un sito come il Leoncavallo prima ancora di ciò che offre è ciò che rappresenta, ovvero un luogo al di fuori delle regole socialmente riconosciute, inviolabile.
Non c"è dialogo, non c'è compromesso, bisogna avere l'onestà intellettuale di considerare il loro approccio antitetico ai valori democratici che ci accomunano.
Non a caso i "moderni" centri sociali si considerano per lo più anarchici, non di sinistra o comunisti.
Essi vogliono vivere al di fuori delle regole istituzionali, in una sorta di micro società caotica nella quale ogni regola universalmente riconosciuta è snaturata o personalizzata a proprio uso e consumo.
Per chi la pensa così credo sia giusto non offrire spazi di aggregazione, che piaccia o meno viviamo in una società che ha principi imprescindibili a salvaguardia del bene Comune e nessuno può sentirsi al di sopra di questi.
 
Alto