Ieri scrivevo che non sapevo quasi nulla del Lencavallo, e sono andato a leggere: effettivamente e' stato ANCHE un luogo di aggregazione sociale, venne a suonare la PFM, un giovane Battiato, istituirono laboratori di pittura, un’officina, una palestra, ospito' artisti di livello internazionale. Ma non e' questo il punto: resto convinto che la proprieta' privata vada difesa, in uno stato di diritto, e non si puo' arrivare ad ignorare 130 ordini di sfratto. Questo pero' dovrebbe aprire una riflessione, pacata e senza schieramenti politicizzati, su cosa sia giusto fare per gli edifici abbandonati. Un esempio banale: qui dove abito io esiste in pieno centro storico un bellissimo edificio del 700, credo sia stato la prima palazzina condominiale della citta, con al suo interno una 20ina di appartamenti. Questo edificio e' stato a poco a poco completamente abbandonato, negli ultimi 15 anni almeno, e solo da poco si e' trovato un accordo con i 30 e piu' eredi degli originali proprietari. Mi chiedo se non esista un modo per conciliare gli interessi dei legittimi proprietari con gli interessi della comunita', per impedire che un edificio, o un'area giaccia abbandonata per periodi di tempo cosi' lunghi. In altre parole, potremmo riuscire ad investire nuovamente nella bellezza? Se ci ritroviamo dei patrimoni storici cosi' affascinanti in Italia, e' grazie a tantissime famiglie ricche che nei secoli hanno investito proprio nella bellezza delle loro abitazioni, in una sorta di gare per sfoggiare il loro status. Non potremmo, come societa', provare ad immaginare e poi realizzare un mondo in cui la bellezza sia al centro del progetto?