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Basti pensare che quest’anno, con la vecchia formula, avremmo avuto in Champions solo i gobbi, il Paris Saint Germain, il Bayern, il City, il Liverpool (avendo vinto la scorsa edizione della Champions sarebbe stato qualificato di diritto nonostante non abbia vinto lo scudetto del 2018/2019) e il Barcellona, per il resto solo i campioni delle farmers leagues, mentre in EL avremmo avuto squadre del calibro di Atalanta, Inter, Atletico Madrid, Real Madrid, Chelsea, Tottenham e Borussia Dortmund. In pratica, come dicevo, un’Europa League più competitiva della Champions, e che se non fosse per la presenza del Liverpool in Champions (dovuta alla vittoria dello scorso anno) sarebbe SICURAMENTE più competitiva di quella che dovrebbe essere la massima competizione europea (togliete il Liverpool dall’elenco Champions di cui sopra e mettetelo in EL, dove in tale scenario sarebbe andato senza la vittoria dello scorso anno, e vedrete che è così).
Un controsenso, per l’appunto. La formula dei soli campioni in Champions andava bene quando i top club erano pochissimi 3 o 4 in tutto, non adesso che ce ne sono almeno due per paese (se parliamo dei principali campionati, perché la Premier ne ha anche di più).
Discorso diverso invece sul tetto agli stranieri, quello andrebbe messo, ma purtroppo è impossibile con le regole UE.