Più in generale, due cicli in 112 anni di storia: uno di sette anni negli anni ‘60 e uno di 4 anni negli anni 2000. 11 anni in 112 anni di storia del club.
Tolti quelli rimangono una decina di scudetti sparpagliati qui e lì, tipo l’Everton.
Il Milan di cicli ne ha ben di più:
1. Il ciclo del GRE-NO-LI che portò ben 4 scudetti negli anni ‘50 + due coppe latine (l’antesignana della Champions) e una finale di coppa campioni (gli unici a portare ai supplementari il Grande Real).
2. Il ciclo del Paròn, Nereo il grande, l’antagonista dell’Inter di Herrera, Milan capace di vincere due scudetti, due coppe campioni, 1 coppa delle coppe, una intercontinentale.
3. Il ciclo di Sacchi/Capello: 5 scudetti, 3 coppe campioni/champions, 2 intercontinentali (tralascio i trofei secondari).
4. Il ciclo di Ancelotti: 1 scudetto, 2 Champions, 1 mondiale per club.
Gli è andata bene che il goal di Bojan a Barcellona è stato ingiustamente annullato altrimenti non sarebbero campioni d’Europa dal ‘65.
Però si considerano la prima squadra di Milano e hanno da sempre verso di noi la stessa spocchia che il Real ha verso l’Atletico.