- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 222,385
- Reaction score
- 36,205
Tuttosport: la spy story sul futuro dell’Inter segna un nuovo capitolo. Secondo fonti attendibili, da qualche settimana sarebbe in corso la due diligence sui conti del club da parte del fondo di emanazione saudita (sono sempre più gli indizi che si tratti di Investcorp) che ha presentato la sua offerta per il club a Raine Group, banca d’affari americana incaricata nel trovare acquirenti per l’Inter. Condizionale è d’obbligo perché dall’Inter, sull’argomento due diligence (ma sarebbe stata una notizia il contrario) è arrivata una smentita. Di certo qualcosa si sta muovendo intorno al club di viale della Liberazione, considerato che da più parti, in ambienti finanziari e legali milanesi, viene confermato l’ingresso in scena di un interlocutore forte per Suning. Da quanto risulta, il fondo composto da imprenditori sauditi (il fondo Mubadala oppure - come già sottolineato - Investcorp, che ha sede in Bahrein ma gode di fondi provenienti dalla vicina Arabia: «Inter? Non confemiamo né smentiamo la notizia», la risposta sibillina rilasciata dal loro portavoce) è disposto ad accontentare i desiderata di Zhang, valutando il club - compresi i bonus - 1,3 miliardi ovvero più di quanto sia stato pagato il Milan da RedBird. Valutazione che tiene conto del nuovo status internazionale raggiunto dai nerazzurri e pure dei discorsi ancora in divenire sullo stadio di proprietà che potrebbe essere a Rozzano, ma pure in un San Siro ristrutturato una volta “liberato” dal Milan.
Raine risolve problemi
Tra gli attori protagonisti di questa ingarbugliata vicenda c’è Raine Group che, nel recente passato, è riuscita a sbrogliare situazioni intricatissime quali, ad esempio, la cessione del Chelsea, dopo l’invasione russa in Ucraina, da Roman Abramovich al consorzio che fa capo a Todd Boehly per la cifra record di 5 miliardi. L’operazione Inter ha però come peculiarità il fatto che la banca abbia a che fare con imprenditori cinesi. E, come prova la storia recente di Suning - che ha fatto fallire la trattativa con Bc Partners e respinto l’assalto di Pif -, l’ottimismo che si respira tra chi sta tirando i fili potrebbe presto scontrarsi con lo spirito resiliente di Steven Zhang che in queste settimane, pur essendo lontano dall’Italia, è sempre in contatto con i dirigenti dell’Inter. E che non ha mai rinunciato all’idea di rifinanziare il prestito con Oaktree, con cui Suning - fa sempre sapere il club nerazzurro - ha rapporti che vanno al di là del mondo del calcio.
Raine risolve problemi
Tra gli attori protagonisti di questa ingarbugliata vicenda c’è Raine Group che, nel recente passato, è riuscita a sbrogliare situazioni intricatissime quali, ad esempio, la cessione del Chelsea, dopo l’invasione russa in Ucraina, da Roman Abramovich al consorzio che fa capo a Todd Boehly per la cifra record di 5 miliardi. L’operazione Inter ha però come peculiarità il fatto che la banca abbia a che fare con imprenditori cinesi. E, come prova la storia recente di Suning - che ha fatto fallire la trattativa con Bc Partners e respinto l’assalto di Pif -, l’ottimismo che si respira tra chi sta tirando i fili potrebbe presto scontrarsi con lo spirito resiliente di Steven Zhang che in queste settimane, pur essendo lontano dall’Italia, è sempre in contatto con i dirigenti dell’Inter. E che non ha mai rinunciato all’idea di rifinanziare il prestito con Oaktree, con cui Suning - fa sempre sapere il club nerazzurro - ha rapporti che vanno al di là del mondo del calcio.