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Tralasciando per un attimo l'articolo in prima pagina e andando sull'editoriale di fondo a firma Luigi Garlando (nella sua rubrica "La sveglia" semplicemente patetica durante il mondiale per club), si legge del mancato trasferimento di Nico Williams al Barcellona per via del fair-play finanziario e chiude filosofeggiando che "Se un club più piccolo e virtuoso riesce a difendere i suoi diritti nei confronti di un club più grande ma meno virtuoso la credibilità delle competizioni farebbe un bel passo avanti". Tutto bello, strappalacrime, da libro Cuore, ma evidentemente vale solo in terra iberica. Se invece in un altro paese che non è la Spagna, un club indebitato e con patrimonio netto negativo si iscrive ai campionati va tutto bene, anche per Garlando.