Non sono così drastico, ma non ero nemmeno così tanto esaltato prima, l'anno scorso abbiamo sfruttato l'occasione ma l'obbiettivo di questo milan per ora deve essere quello di qualificarsi per più anni in champions. Credo che la forza degli anni passati ovvero la consapevolezza di dover allenarsi e correre più degli altri sia un po' stata sostituita dall'arroganza di essere superiori dopo lo scudetto vinto ed ora, di fronte alla realtà, molti giocatori si sentano spiazzati.
Una squadra in crescita deve passare anche da queste cose, i vari tonali theo bennacer, e spero leao devono imparare a prendersi la squadra sulle spalle ed è proprio questo il momento. Nonno Ibra che aveva il carisma di una intera squadra non c'è più ma ha indicato la via, ovvero grande concentrazione e massimo sforzo negli allenamenti.
Quello che un po' mi delude è il nostro allenatore, nel postpartita ha detto che non aveva sensazione di una squadra in difficoltà, tant'è che ha schierato messias più diaz, confermando di essere poco lucido. Senza Ibra dovrebbe essere lui il faro della squadra ma mi tornano in mente le parole di Ibra stesso che disse che spesso era lui a scuoterlo. Se Pioli perde la fiducia dei giocatori è finita davvero.
Capitolo mercato, spero che si torni ad amministrare con logica e intuito, perché negli anni i problemi invece di diminuire sono aumentati, vice calhanoglu, vice kessie, vice theo, vice magnain, vice giroud, i nodi vengono sempre al pettine, sono troppe varianti che l'allenatore si trova a gestire, non lo si sta aiutando