Il Milan cadrebbe in piedi... certo, con qualche ventenne sconosciuto della Primeira Liga, dell’Eredivisie o dell’Ekstraklasa cadremmo in PIEDISSIMO PROPRIO, guarda.
Forse non è chiaro che un conto è cambiare l’attaccante una volta tornati in CL con disponibilità economiche ed appeal diversi, un conto è cambiarlo adesso che sei con le pezze al **** e potresti permetterti solo gente molto meno forte di Ibra (perché di gente forte quanto o più di Ibra, anche dell’Ibra attuale, che prenda meno di lui o anche solo quanto lui, non ce n’è in giro).
Riguardo alla rosa del Lipsia è stato già detto mille volte, un conto è giocare in una realtà dove se arrivi decimo è normale, se arrivi quarto tutti squirtano e se vinci hanno un mancamento, un conto è giocare in un grande club, anche se decaduto. Le pressioni non sono nemmeno lontanamente comparabili. Quindi fare paragoni col Milan è un nonsense.
E parlando di favole nostrane, ripeto che se all’Atalanta togliessimo i suoi vecchi Zapata, Papu e Ilicic tornerebbero a metà classifica, altroché arrivare terzi due anni di fila. La stessa cosa avverrebbe se al posto dei Zapata, Papu e Ilicic attuali mettessimo le versioni del 2010 di questi tre giocatori, quando erano esponenzialmente meno forti ed esperti (ma poi la riprova ce l’abbiamo in casa: Ibra stesso, che è un fenomeno che ha più talento in un dito del piede di quanto quei tre sommati hanno in tutto il corpo, nel 2002/2003, quando ci affrontò ai quarti di finale, non era nemmeno l’embrione del campione che è adesso, seppur a trentotto anni).
Ragazzi, football manager è una cosa, il calcio vero è un’altra.