Clarenzio;2385972 ha scritto:
Apro questo thread perchè stanco di leggerne di tutti i colori sul covid. I numeri reali, continuamente aggiornati e facilmente consultabili sul sito dell'ISS, raccontano tutt'altra realtà rispetto a quella descritta dai presenzialisti politici, giornalisti e medici da tv e web.
Età | N. casi | N.
deceduti | Letalità
% |
0-9 | 234.188 | 12 | >0,1 |
10-19 | 413.151 | 16 | >0,1 |
20-29 | 507.213 | 69 | >0,1 |
30-39 | 531.804 | 259 | >0,1 |
40-49 | 683.102 | 1.125 | 0,15 |
50-59 | 737.475 | 4.535 | 0,6 |
60-69 | 468.104 | 13.112 | 2,8 |
70-79 | 340.417 | 32.062 | 9,4 |
80-89 | 254.328 | 51.251 | 20,2 |
90+ | 87.788 | 24.586 | 28 |
Note:
- Dati aggiornati al 14 luglio 2021, fonte Epicentro ISS;
- Il numero degli infetti cala drasticamente con l'aumentare dell'età, poichè l'aspettativa di vita in Italia è di 82 anni;
- La letalità % per gli infetti tra gli 0 ed i 70 anni è dello 0,5%;
- Mediamente i deceduti per covid presentano già 3+ patologie gravi (67% sul totale).
- Per ultimo, un parere personalissimo: non conosco i dati dei deceduti a seguito del vaccino, ma visti i numeri trovo folle ed irresponsabile richiedere la vaccinazione per i minori. Per questi ultimi l'infezione da covid è meno pericolosa della normale influenza stagionale.
Questi dati da soli non dicono tutto, anzi, dicono poco.
Il problema non è soltanto il rapporto decessi/contagiati, quindi la letalità del virus, ma riguarda il tasso di ospedalizzazione in seguito alla contrazione della malattia.
Le numerose ospedalizzazioni causate dall'elevato numero dei contagi intasa gli ospedali e non permette che vengano trattate altre patologie.
Il fatto che interi ospedali, prima adibiti al trattamento di altre patologie, siano stati convertiti in "ospedali covid" è un danno di per sé incommensurabile per il sistema sanitario.
Ridurre tutto il nocciolo della questione al solo dato della letalità del virus è pertanto sbagliato, proprio come approccio al problema.
Tuttavia, sono d'accordo che l'obbligo di vaccinazione ai minori sia una cosa inutile, oltre che dannosa.
Per motivi culturali le defezioni dal vaccino arrivano da altre fasce d'età e quindi in questo momento bisogna agire sull'altro versante della popolazione. Restano ancora troppe le defezioni delle persone over 60, che sono coloro che presentano i sintomi piú gravi (è opportuno ricordare che il vaccino non previene una persona dal contrarre il virus, ma dai suoi sintomi più gravi).
Io, come tutti, auspico che a settembre si ritorni ad una vita pseudonormale e non ricomincino le maledette chiusure.
Però non si può trascendere questo punto fondamentale. Bisogna vaccinare la più alta percentuale di persone fra quelle che presenterebbe i sintomi più gravi.
Sono tuttavia d'accordo sul discorso che la disinformazione sulla letalità del virus sia un fatto. Ma ti faccio riflettere su una cosa.
Non credi che se questi dati fossero portati all'attenzione dagli organi di informazione più importanti, ci sarebbe una sottovalutazione del fenomeno ancora maggiore da parte di molti altri?
Mi domando questo. Se dovessi ragionare da decisore politico non sarei così sicuro di permettere una divulgazione così prorompente di questi dati. Renderebbero il mio ruolo (quello di creare norme e farle rispettare) più difficile di quanto lo è adesso e mi costringerebbe nel lungo periodo a prendere decisioni ancor più drastiche.
Io trovo che la disinformazione peggiore e più becera sia stata fatta invece un altro tema, ovvero i contagi all'aperto.
Quella è una grande sòla.
Ormai vi sono una quantità importante di studi che mostrano che la percentuale di contagi all'aria aperta sia effettivamente irrisoria. Cionostante arrivano sempre condanne e previsioni apocalittiche in seguito agli assembramenti all'aperto (es. In seguito alla vittoria degli europei).
Questa cosa io non la capisco realmente.