Nel corso degli anni mi son sentito dare del razzista, fascista, nazista più e più volte. Non nego che ci son rimasto male in tutte le volte, anzi più che male direi senza parole. Perché non sono razzista, perché parlo con tutti a prescindere dalla razza e difendo sempre i più deboli. Ma il discorso è semplice, quanto banale e corretto secondo me.
NON SIAMO TUTTI UGUALI.
Cambia l'aspetto fisico e la cultura di ogni popolazione. È una brutta cosa? È innaturale? No. Allora perché cercare questa uniformità che nom esiste?
Il problema in certi casi è culturale, non razziale ed è quello che ho sempre cercato di esporre, ma sempre capito male con le conseguenze che ho scritto poco sopra.
Se io cresco in una famiglia in cui le donne son viste come esseri inferiori, da picchiare etc. Il mio problema non è razziale, ma culturale. È più facile che io cresca con una mentalità della ceppa.
Prendete un Italiano, nato da genitori italiani e fatelo crescere fin da piccolo in Iraq. Di sicuro prenderà le loro abitudini e farà sua la loro cultura. Prendete un Cinese e fatelo crescere in Italia. Son sicuro al 99,9% che gli farà schifo anche solo il pensiero di mangiare un cane o un gatto.
Il problema in questo caso è la cultura: I Cinesi per cultura sono abituati a mangiare di tutto, la colpa non è nella loro razza, ma nella loro cultura che andrebbe cambiata. Andrebbe abolito il mangiare porcherie, il mangiarle crude, torturare animali e via dicendo. Andrebbero messe norme sanitarie serie. Ma io non ci credo che tutti i cinesi fanno ste cose. Il problema è che essendo in molti, anche se lo fanno in pochi rispetto alla loro popolazione, saranno comunque troppi. Perché pochi per loro potrebbe significare (è solo un esempio) 100mln di persone. Quindi noi stiamo fritti, siamo fregati.