In realtà non è così semplice, come si pensi.
Il funzionamento del Green Pass è lo stesso di un certificato che tu hai su un sito per gestire l'HTTPS.
Esistono due chiavi per ogni Green Pass: pubblica e privata. La chiave privata è la chiave madre, mentre la pubblica è generata dalla chiave madre.
Una copia della chiave pubblica viene registrata come Green Pass sul tuo dispositivo (o pezzo di carta), mentre la privata rimane sul server.
Quando l'app Verifica C19 vede l'hash (ovvero la chiave pubblica) la valida con il server, che contiene la chiave privata. Se quest'ultima garantisce la coerenza, il Green Pass è valido altrimenti no.
Va da sé che è impossibile sospendere un certificato, così come è impossibile sospendere il certificato di un sito.
Puoi solo:
- aspettare la naturale scadenza, che però NON rimuove il certificato, come detto da @Stanis La Rochelle, così come un certificato di un sito non viene rimosso alla scadenza. Viene solo dichiarato scaduto e quindi non più validabile.
- Ritirare la chiave privata annullando il Green Pass, così come puoi revocare un certificato di un sito web. Che è quello che viene fatto ogni qual volta c'è un furto di certificati che poi vengono acquistati nel mercato nero del web.
Anche se tu implementassi a livello di API, ovvero di chiamata al server, un controllo del fascicolo sanitario che verifica il risultato dell'ultimo tampone valido, e in caso negativo dice all'app Verifica C19 di segnalarlo in GIALLO, ovvero come certificato temporaneamente sospeso, di fatto non sospenderesti il Green Pass di per sé. Ne impediresti solo la validazione.
Sicuramente però ti porteresti dietro innumerevoli casi di bug che potrebbero portare a falsi positivi, con conseguenti lamentele e perdite di fiducia nella funzionalità dello strumento. Quindi da un punto di vista di pragmatismo, avranno scelto di far finta di nulla.