Generale ITA sospeso. "Non politicamente corretto"

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Milanismo

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C è una enorme differenza tra non volere immigrazione clandestina o volere una politica zero immigraIone anche regolare, pensiero del tutto legittimo, ad affermare che uno nero o asiatico o chissà che non possa essere italiano per insupi tratti somatici. Il primo è un libero pensiero politico il secondo è becero razzismo. Immagino che mio figlio che sembra scandinavo non rientri nei canoni di tratti italici, chiederò al generale
Non c'è nulla di strano che tuo figlio possa apparire "scandinavo".
Non serve infatti essere laureati in antropologia per sapere che il nostro paese ha la più alta intervariabilità fenotipica d'Europa, spaziando dal tipo nordico fino al mediterranide più "spinto" con tratti simili ai mediorientali, e passando attraverso una enorme varietà di soggetti "ibridati" anche con altri fenotipi largamente presenti in Italia (in proporzioni diverse ovviamente a seconda dell'area di riferimento) come l'alpino ed il dinarico, tanto per citarne altri due.
Parlare di "tratti tipici italiani", in riferimento magari ad un solo fenotipo non è molto logico, data la grande varietà in tal senso.
Ma tutto il discorso, però, penso sia da riferirsi al ceppo caucasico, al quale tutti gli europei, non solo gli italiani, appartengono.
Che poi uno appartenente all' etnia negroide o asiatica possa avere la cittadinanza italiana non fa una piega, e nessuno penso possa negare tale diritto, se ottenuto secondo la legge.
Sostenere però che un nero od un asiatico non rappresentino nei loro tratti somatici un italiano (od in generale un europeo) non mi pare una cosa di cui scandalizzarsi.
Sarebbe come se io mi trasferissi in Kenia prendendo la cittadinanza, e pretendessi di essere considerato un tipico keniota...
Ma del resto ormai viviamo in un mondo folle, dove non è più possibile esprimere un punto di vista che non collimi alla perfezione col politically correct, pena essere tacciati all'istante di omofobia, razzismo, nazismo e quant'altro.
Una roba penosa.
 
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danjr

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Roma NON è mai stato un impero multietnico.
I popoli conquistati da Roma potevano diventare cittadini romani solo se ASSIMILATI, linguisticamente, civilmente, nella religione ecc. Non esisteva affatto l'idea di multi-culturalismo che volete far passare. Chi non veniva assimilato era un popolo schiavo.

Tra l'altro la questione invasioni barbariche con questa immigrazione ha ben poco a che vedere.
Le invasioni barbariche sono state un fenomeno naturale di migrazioni di popoli germanici verso l'europa meridionale.
Questo delle migrazioni africane è un fenomeno VOLUTO e FINANZIATO allo scopo di una sostituzione etnica.

E la differenza sostanziale la si vede dal fatto che i popoli "barbari" che si stanziarono vennero ben presto assimilati dalla latinità e hanno tutelato ed esaltato le radici romane da cui hanno ereditato il potere, tant'è che sarà proprio su queste basi che i Franchi di Carlo Magno creeranno il Sacro Romano Impero. Ed è per questo che le radici romane sono sopravvissute per oltre 2000 anni.
Qui non c'è niente di tutto questo. C'è solo gentaglia che viene e che continua a vivere esattamente come viveva nel suo Paese, e i suoi discendenti continuano a fare uguale.
Non c'è alcuna ASSIMILAZIONE. E la Francia è un esempio pratico.

Quindi basta associare due fenomeni completamente differenti fra loro.
Esisteva eccome, visto che in alcune parti parlavano latino e in altre greco, ad esempio. Ma poi dici inesattezze: sono stati perseguitati i cristiani principalmente (che poi tra l’altro divenne religione di stato), mentre tutti i culti che non Interferivano con lo stato erano liberi.
Inoltre quelle migrazioni avevano alcune cose in comune con queste: finché sono state gestite sono state una risorsa (principalmente per l’esercito e l’agricoltura), poi hanno creato i presupposti per la caduta della parte occidentale, ma non si spostavano in modo “naturale, scappavano dagli Unni, principalmente da est.
 

danjr

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l'etnia è un "aggruppamento umano fondato sulla comunità o sulla forte affinità di caratteri fisico-somatici, culturali, linguistici e storico-sociali". I caratteri fisico somatici sono sola una delle possibili componenti e neanche determinante. Una persona integrata nella cultura italiana è italiana, di etnia italiana a prescindere da come appare. Il razzismo si genera quando si vuol imporre che si è "uguali" quando non è così, definendo diritti diversi per qualche categoria e finendo per ghettizzare la categoria stessa. Bisognerebbe ammettere la diversità, ma trattare tutti allo stesso modo visto che siamo tutti diversi.
Stiamo dicendo la stessa cosa. Partendo dal presupposto, visibile ad occhio nudo, che tutti gli abitanti delle regioni italiane hanno caratteristiche fisico-somatiche differenti (se siamo tutti uguali mi arrendo), rimane la lingua, la cultura è una certa appartenenza storico-sociale. Penso di aver riassunto questi punti con la metafora del “piatto di pasta” e della lingua. Per me chi sposa la nostra cultura e il nostro “lifestile” nei suoi denominatori comuni, è italiano (sia esso africano, asiatico, indoeuropeo).
 

danjr

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Non c'è nulla di strano che tuo figlio possa apparire "scandinavo".
Non serve infatti essere laureati in antropologia per sapere che il nostro paese ha la più alta intervariabilità fenotipica d'Europa, spaziando dal tipo nordico fino al mediterranide più "spinto" con tratti simili ai mediorientali, e passando attraverso una enorme varietà di soggetti "ibridati" anche con altri fenotipi largamente presenti in Italia (in proporzioni diverse ovviamente a seconda dell'area di riferimento) come l'alpino ed il dinarico, tanto per citarne altri due.
Parlare di "tratti tipici italiani", in riferimento magari ad un solo fenotipo non è molto logico, data la grande varietà in tal senso.
Ma tutto il discorso, però, penso sia da riferirsi al ceppo caucasico, al quale tutti gli europei, non solo gli italiani, appartengono.
Che poi uno appartenente all' etnia negroide o asiatica possa avere la cittadinanza italiana non fa una piega, e nessuno penso possa negare tale diritto, se ottenuto secondo la legge.
Sostenere però che un nero od un asiatico non rappresentino nei loro tratti somatici un italiano (od in generale un europeo) non mi pare una cosa di cui scandalizzarsi.
Sarebbe come se io mi trasferissi in Kenia prendendo la cittadinanza, e pretendessi di essere considerato un tipico keniota...
Ma del resto ormai viviamo in un mondo folle, dove non è più possibile esprimere un punto di vista che non collimi alla perfezione col politically correct, pena essere tacciati all'istante di omofobia, razzismo, nazismo e quant'altro.
Una roba penosa.
Ma quale Italia? Ha 150 anni l’Italia. ci è mancato tanto così perché non fossimo tutti Turchi. Io potevo essere tranquillamente Austriaco senza unificazione. Ma di che italianità si parla se manco parlavamo la stessa lingua fino ai primi del 900.
Ci sono tratti comuni che da sempre si sono riconosciuti agli abitanti della penisola italica (che facevano politicamente parte di stati diversi), ma mai questi tratti sono stati di carattere somatico, è innegabile ci siano stati pure i cartaginesi, gli arabi ecc.
Tra l’altro se consideriamo la cortissima storia d’Italia hanno fatto parte del regno d’Italia anche stati africani (ma sulle modalità meglio stendere un velo pietoso).
 

Sam

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Esisteva eccome, visto che in alcune parti parlavano latino e in altre greco, ad esempio. Ma poi dici inesattezze: sono stati perseguitati i cristiani principalmente (che poi tra l’altro divenne religione di stato), mentre tutti i culti che non Interferivano con lo stato erano liberi.
Inoltre quelle migrazioni avevano alcune cose in comune con queste: finché sono state gestite sono state una risorsa (principalmente per l’esercito e l’agricoltura), poi hanno creato i presupposti per la caduta della parte occidentale, ma non si spostavano in modo “naturale, scappavano dagli Unni, principalmente da est.
Dai @danjr, non è vero. Non è come vorreste far credere. Non esisteva, perché la politica dell'Impero Romano prevedeva l'assimilazione. E se non eri assimilato, rimanevi un suddito di seconda classe.
Sul fatto che in alcune zone dell'europa orientale si parlasse greco, causa ellenismo, non vuol dire che i Romani lo tollerassero. Cosa che non avveniva infatti, visto che i Romani volevano che gli atti ufficiali fossero scritti in latino. Tendenza che verrà cambiata solo con la divisione dell'Impero.
Persino gli ebrei, che tutto sommato godevano di autonomia, data la ricchezza e l'influenza sul territorio non avevano alcuna possibilità di partecipare alla politica attiva, dato il loro rifiuto di adeguarsi agli usi e ai costumi di Roma.

Poi, se mi vuoi dire che alcuni popoli, per orgoglio e tradizioni, rifiutarono la romanizzazione e lottarono per questo, ci sta. Ma da qui a venire a parlare di tolleranza dello Stato romano ce ne passa. I romani tutto erano fuorché tolleranti. Così come tutti i popoli nella Storia.
La tolleranza è una sciocchezza che abbiamo inventato.

Sulla persecuzione dei cristiani poi ci sarebbe da dire che le cose furono ambo le parti. I seguaci cristiani furono spesso violenti nei confronti dei templi e della simbologia religiosa romana.

Detto ciò, con "naturale" si intende fenomeni che non sono causati per preciso volere.
Le invasioni barbariche, come hai detto, sono state spinte dalle migrazioni degli Unni. Di fatto, un fenomeno naturale, visto che parliamo di popolazioni non stanziate ma nomadi.

Queste migrazioni non sono naturali. Sono finanziate e sostenute, in particolare dalle ONG che fanno da taxi del mare, e che prendono soldi da gente come Soros, e dall'intero sistema capitalista (come le multinazionali) che finanziano le guerre che trasformano i paesi in polveriere e le conseguenti migrazioni per portare la gente qui ottendendo l'abbattimento del costo del lavoro, oltre che la sostituzione etnica, che ha il compito di annientare qualunque idea di interesse nazionale.
 

Michelons

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Condividi che un generale che ha giurato sulla costituzione dica che l Egonu non rappresenta i tratti somatici dell Italianità? Esiste una descrizione nella costituzione di questi tratti somatici? A me il generale sembra più egiziano e medio orientale per dire. Che facciamo?
Io condivido le parole del generale riportate nel post. E comunque sarà anche vero che non c’è scritto sulla costituzione come debbano essere i tratti somatici degli italiani ma mi pare anche di ricordare che chi ha fondato la repubblica e scritto la costituzione non sia nera, ora io non voglio fare polemica ho solo voluto esprimere il mio parere su quanto riportato nel post punto.
 

Sam

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Ma quale Italia? Ha 150 anni l’Italia. ci è mancato tanto così perché non fossimo tutti Turchi. Io potevo essere tranquillamente Austriaco senza unificazione. Ma di che italianità si parla se manco parlavamo la stessa lingua fino ai primi del 900.
FALSO.
L'Italia è un'invenzione di Roma. L'ha creata l'Impero Romano stesso, come molti Paesi d'Europa (Francia, Spagna, Inghilterra). L'Italia come concetto ha oltre 2000 anni. Persino il concetto di Germania è di derivazione romana.
Che poi la Penisola abbia vissuto un periodo di frammentazione, prima comunale poi tra ducati, regni e principati è un'altro discorso.
Tra l'altro il non parlare la stessa lingua prima del '900 anche qui è un falso storico.
L'aristocrazia dei regni italiani parlava italiano correttamente. Il popolo parlava le lingue dialettali, ma considerando il livello di analfabetismo e la natura agricola delle persone era più che normale.

Ci sono tratti comuni che da sempre si sono riconosciuti agli abitanti della penisola italica (che facevano politicamente parte di stati diversi), ma mai questi tratti sono stati di carattere somatico, è innegabile ci siano stati pure i cartaginesi, gli arabi ecc.
Di nuovo, parliamo del nulla.
Che un europeo mediterraneo non sia identico ad un europeo nordico non interessa a nessuno, perché non è questo che conta, in quanto clima e sole determinano pigmentazione e quant'altro.
Gli europei sono indoeuropei bianchi caucasici? Sì.
Esistono europei neri o asiatici? No.
Se proprio vuoi un'eccezione, sono i turchi europei (Turchia e popoli tatari) che non sono indoeuropei, e gli ugro-finnici (Finlandia e Ungheria).

Tra l’altro se consideriamo la cortissima storia d’Italia hanno fatto parte del regno d’Italia anche stati africani (ma sulle modalità meglio stendere un velo pietoso).
Quali modalità? La guerra? Niente di strano. È la guerra che ha cambiato e plasmato le civiltà.
Se poi vuoi parlare di trattamenti beceri, sappi che i popoli africani nelle colonie italiane vivevano meglio di come vivono oggi, considerando che abbiamo tolto cose come schiavitù e madamato. E abbiamo portato l'istruzione, costruito quartieri, teatri e strade.
Abbiamo persino fornito loro l'idea di stipendio. Sì, gli africani lavorano per gli italiani e venivano pagati.
 

Michelons

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Ma quale Italia? Ha 150 anni l’Italia. ci è mancato tanto così perché non fossimo tutti Turchi. Io potevo essere tranquillamente Austriaco senza unificazione. Ma di che italianità si parla se manco parlavamo la stessa lingua fino ai primi del 900.
Ci sono tratti comuni che da sempre si sono riconosciuti agli abitanti della penisola italica (che facevano politicamente parte di stati diversi), ma mai questi tratti sono stati di carattere somatico, è innegabile ci siano stati pure i cartaginesi, gli arabi ecc.
Tra l’altro se consideriamo la cortissima storia d’Italia hanno fatto parte del regno d’Italia anche stati africani (ma sulle modalità meglio stendere un velo pietoso).
Scusami ma stai dicendo un’inesattezza dicendo che non parlavamo la stessa lingua fino agli inizi del 900… tanto per dirne una Dante Alighieri è nato nel 1265 e morto nel 1321 ed ha scritto poesie e poemi in una lingua comprensibile a tutti, uguale il Manzoni e tutti gli altri poeti nati e morti antecedentemente al 900
 
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