Generale ITA sospeso. "Non politicamente corretto"

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Riguardo il Sacro Romano Impero, hai scritto tante falsità che non si sa nemmeno da dove cominciare.
Il Sacro Romano Impero venne fondato proprio con l’idea di eredità della tradizione romana che aveva intriso i popoli europei e alla quale i germani avevano deciso di convertirsi. Tant’è che il latino rimarrà lingua colta e dei trattati internazionali per molti secoli, prima di venire soppiantato dal Francese per volere dei Borbone, in un’ottica di politica di potenza. Che poi la religione fosse il cristianesimo anziché quella romana, ha ben poco senso, visto che, come aveva già citato danjr, il cristianesimo era diventata religione di Stato già in epoca romana. Quindi era del tutto naturale che si proseguisse in tal sens o.
Il vassallaggio per esempio è una istituzione palesemente di matrice germanica, di Romano rimaneva l'ordinamento giuridico di certe aree, oltre alla lingua che però era veicolata dalla sopravvivenza della Chiesa. L'incoronazione di Carlo Magno la fa il Papa... Tutti la conoscevano e quindi si continuava a usarla. La romanità termina nel 300, appunto quando i cristiani hanno purtroppo preso il potere. Ma siamo del tutto ot quindi mi fermo
 

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Non capisco quale sia il problema nell'affermare che un Egonu, un Balotelli, un khaby Lame non rappresentano i tratti somatici dell'italianità.
È un dato di fatto, inutile che si tiri fuori il razzismo, il fascismo e le solite cacate da 4 soldi.
Il problema sta proprio alla base, secondo me. Cittadinanza e tratti somatici dovrebbero essere del tutto scollegati come concetti.
 
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Roma NON è mai stato un impero multietnico.
I popoli conquistati da Roma potevano diventare cittadini romani solo se ASSIMILATI, linguisticamente, civilmente, nella religione ecc.
Ma quando mai. Per i romani la cittadinanza era strumento eminentemente politico. Se avevano un qualche interesse, nella quasi totalità dei casi si trattava di interessi di tipo economico-commerciale, la davano a cani e porci(cosa quasi letteralmente accaduta con la Constitutio Antoniniana). Se avevano un qualche interesse politico lasciavano persino che la comunità sconfitta continuasse a gestirsi come prima della conquista. Di tutto il resto tendenzialmente se ne sbattevano.
Peraltro per un lunghissimo periodo della Storia romana c’è stata una fetta consistente di persone che noi considereremmo senza dubbi “cittadini” che però non avevano la cittadinanza romana. Era persino prevista la perdita della cittadinanza, per esempio nel caso del debitore che non riuscisse a restituire le somme ricevute in prestito(con questo principio avremmo molti meno cittadini italiani).
Tutto questo per dire che, piaccia o non piaccia, la cittadinanza è un istituto di creazione umana e, in quanto tale, segue le regole fissate dagli atti, anch’essi di origine umana, che la disciplinano. Se la legge dello Stato X stabilisce che sono cittadini tutti e soltanto quelli coi capelli biondi e gli occhi azzurri, tutti e soltanto quelli coi capelli biondi e gli occhi azzurri sono cittadini di quello Stato. Se la legge subordina l’acquisizione della cittadinanza a determinati requisiti, la semplice ricorrenza di quei requisiti fa sì che la persona che li possiede sia cittadina di quello Stato. E non mi risulta che la legge italiana preveda tra i requisiti il possesso di determinati tratti somatici. Quando la legge li prevederà, discuteremo dei codici RAL cutanei degli individui.
 
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Se mi trasferisco in Cina e mi dicessero che i miei tratti somatici non sono i tipici cinesi dovrei fare un putiferio?

Secondo me il lato brutto del razzismo non è dire che ci siano delle diversità ma dire che alcuni siano per natura superiori agli altri.
La diversità non è una cosa brutta.

A me va bene anche se tra 100 anni la metà degli italiani fossero neri, quello che non mi va bene è la cancellazione della cultura e soprattutto dei valori civili che devono essere alla base.
 

Sam

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Il vassallaggio per esempio è una istituzione palesemente di matrice germanica, di Romano rimaneva l'ordinamento giuridico di certe aree, oltre alla lingua che però era veicolata dalla sopravvivenza della Chiesa. L'incoronazione di Carlo Magno la fa il Papa... Tutti la conoscevano e quindi si continuava a usarla. La romanità termina nel 300, appunto quando i cristiani hanno purtroppo preso il potere. Ma siamo del tutto ot quindi mi fermo
Sono parzialmente d’accordo sul vassallaggio. Come lo conosciamo noi ha origine germanica, però alcuni studiosi di Roma sostengono che in realtà derivi dal foedus iniquum romano, e che la stessa parola feudo possa derivare dalla suddetta. Ma siamo oltre la mia area di competenza.
 

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Se mi trasferisco in Cina e mi dicessero che i miei tratti somatici non sono i tipici cinesi dovrei fare un putiferio?

Secondo me il lato brutto del razzismo non è dire che ci siano delle diversità ma dire che alcuni siano per natura superiori agli altri.
La diversità non è una cosa brutta.

A me va bene anche se tra 100 anni la metà degli italiani fossero neri, quello che non mi va bene è la cancellazione della cultura e soprattutto dei valori civili che devono essere alla base.
La questione è che una "cultura" non è un monolite che non si modifica mai. Si evolve o viene contaminata, da sempre
 

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Ma deve essere un progresso, non un regresso.
Se fossimo invasi dagli aborigeni australiani dovremmo vivere come loro?
Dipende dai punti di vista. Gli aborigeni australiani non potrebbero invaderci perché non hanno i mezzi per farlo. Gli americani i mezzi li hanno. E mi pare che di danni a livello culturale ne abbiano fatti e ne stiano facendo...
 

danjr

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Dai @danjr, non è vero. Non è come vorreste far credere. Non esisteva, perché la politica dell'Impero Romano prevedeva l'assimilazione. E se non eri assimilato, rimanevi un suddito di seconda classe.
Sul fatto che in alcune zone dell'europa orientale si parlasse greco, causa ellenismo, non vuol dire che i Romani lo tollerassero. Cosa che non avveniva infatti, visto che i Romani volevano che gli atti ufficiali fossero scritti in latino. Tendenza che verrà cambiata solo con la divisione dell'Impero.
Persino gli ebrei, che tutto sommato godevano di autonomia, data la ricchezza e l'influenza sul territorio non avevano alcuna possibilità di partecipare alla politica attiva, dato il loro rifiuto di adeguarsi agli usi e ai costumi di Roma.

Poi, se mi vuoi dire che alcuni popoli, per orgoglio e tradizioni, rifiutarono la romanizzazione e lottarono per questo, ci sta. Ma da qui a venire a parlare di tolleranza dello Stato romano ce ne passa. I romani tutto erano fuorché tolleranti. Così come tutti i popoli nella Storia.
La tolleranza è una sciocchezza che abbiamo inventato.

Sulla persecuzione dei cristiani poi ci sarebbe da dire che le cose furono ambo le parti. I seguaci cristiani furono spesso violenti nei confronti dei templi e della simbologia religiosa romana.

Detto ciò, con "naturale" si intende fenomeni che non sono causati per preciso volere.
Le invasioni barbariche, come hai detto, sono state spinte dalle migrazioni degli Unni. Di fatto, un fenomeno naturale, visto che parliamo di popolazioni non stanziate ma nomadi.

Queste migrazioni non sono naturali. Sono finanziate e sostenute, in particolare dalle ONG che fanno da taxi del mare, e che prendono soldi da gente come Soros, e dall'intero sistema capitalista (come le multinazionali) che finanziano le guerre che trasformano i paesi in polveriere e le conseguenti migrazioni per portare la gente qui ottendendo l'abbattimento del costo del lavoro, oltre che la sostituzione etnica, che ha il compito di annientare qualunque idea di interesse nazionale.
Evidentemente su Roma hai le idee molto confuse, ma ci sta. Fortunatamente abbiamo le fonti dell’epoca (sarebbe meglio dire anche delle diverse epoche) che ci parlano, dai semplici soldati agli imperatori abbiamo tantissime fonti. In Egitto continuavano a professare la loro religione così come in Palestina, eppure molto erano considerati cittadini romani. La piccola (secondo te è) parte di impero dove parlavano greco era in realtà tutta la parte orientale, che è durata molto più della parte occidentale. Che per inciso noi chiamiamo bizantini ma loro continuavano a chiamarsi Romani (e lo erano culturalmente).
 
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