Non è cosi. Anzi cosi non ha senso.
La società imposta il lavoro, la filosofia di gestione (che si applica soprattutto a giocatori e contratti), fissa obiettivi logici di lungo termine, sceglie giocatori e uomini adatti alla filosofia... poi via via fa scelte lungimiranti, coerenti, coraggiose, con competenza massima, nella costruzione della squadra e infine sceglie l'allenatore giusto.
Ma per me come dico da sempre è un lavoro che parte molto prima e da frutti solo nel tempo. L'allenatore solo l'ultimo ingranaggio di una macchina che deve funzionare a prescindere.
Ripeto : secondo me ti sei perso in un gioco di sinonimi e contrari.
Che vuol dire che l'allenatore conta per il 5%? Che tolto uno e messo un altro il prodotto non cambia?
Non credo tu voglia asserire questo ma tu voglia dire che la scelta dell'allenatore è anche essa una scelta della dirigenza e fa parte del progetto tecnico.
Dire quindi che l'allenatore conta per il 5% equivale a dire che quel professionista messo lì deve fare il suo e deve fare quello che la dirigenza ha reputato lui sappia possa fare.
La dirigenza deve quindi pesare e soppesare il materiale tecnico a disposizione, deve programmare e deve dettare una via, il 'pilota' giusto(alias allenatore) poi traccerà il cammino.
Credo quanto stiamo ammirando oggi al toro sia eloquente : per quanto questa rosa non fosse allenabile e gestibile da gimapaolo lo è invece per juric.
Giampaolo è scarso? Juric è forte?
Questi sono giudizi da tifosi.
Diciamo che uno ha una filosofia idonea per la rosa del toro e l'altro no.
Del resto non puoi andare a mare col cappotto o in montagna col costume.
Diamo quindi pure un 5% all'importanza dell'allenatore, mi sta bene, ma poi discerniamo tra allenatore e allenatore se non per capacità almeno per filosofia , conoscenze calcistiche e tattiche,esperienza, capacità umane di gestione del gruppo, capacità di lavorare sotto stress ecc ecc ecc.