Furia Crisanti:"Coronavirus nuova spagnola".

Marilson

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Sono dati OMS che derivano da 40gg di osservazione in Cina.
E' vero che il virus più mutare, ma generalmente, replicandosi, perde di virulenza, quindi questo dato dovrebbe tendere a scemare.

Inoltre questo è un tasso medio, in quanto tantissimo dipende dall'età del contagiato, dalla situazione clinica e dalle strutture sanitarie disponibili.

Ad esempio per un ultraottantenne il rischio è di quasi il 20%, per un ultrasettantenne dell'8% per un cinquantenne dell'1,3% per un quarantenne dello 0,3%.

Noi abbiamo una popolazione anziana potrebbe essere un pò superiore.

tutto corretto
 
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In aggiunta, bisogna considerare che generalmente ci sono milioni di persone a rischio complicanze in relazione al(ai)virus dell'influenza stagionale, e non sono solo quelle in età avanzata. Ci sono, per esempio, innumerevoli patologie croniche che vengono controllate con terapie per nulla invasive che consentono alle persone che ne sono affette di condurre una vita normalissima. Anche, più semplicemente, una donna incinta è alto rischio complicanze.
A tutte queste persone viene consigliata la vaccinazione contro i virus dell'influenza stagionale, ma per questo virus parzialmente nuovo il vaccino non c'è. Quindi, anche volendo prescindere da quella che sarà la percentuale di decessi(e speriamo si attesti su livelli molto inferiori al 2%!), è d'obbligo fare il possibile per limitare la diffusione del virus a tutela di questi soggetti in particolare e di tutti i cittadini in generale.

Le categorie più a rischio (anziani, immunocompromessi , pazienti con altre patologie,ecc) sono sempre state vittime della classica influenza stagionale e la vaccinazione mira proprio a proteggerli.
In questo caso del coronavirus, ovviamente, il vaccino non lo abbiamo ancora e partiamo già ad handicap.
Sappiamo poi che in alcuni soggetti il quadro clinico di chi contrae questa infezione non è severo ed è paragonabile a una normale influenza o addirittura a un raffreddamento.
C'è un però: alcuni soggetti, anche giovani e in ottime condizioni fisiche, tipo il podista 38enne, manifestano sintomi gravi e preoccupanti che ne mettono addirittura a rischio la vita.
Il tutto pare sia dovuto alla polmonite virale.
Con l'influenza stagionale quanti giovani adulti e in ottime condizioni fisiche rischiano la vita??
Il vero confronto da fare è questo, senza farsi fuorviare da anziani o soggetti con altre patologie .
 

Albijol

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Fino a che muoiono persone anziane e con patologie pregresse, la situazione non sarà drammatica. E non perché sia accettabile che la gente muoia, ma perché va contestualizzato il dato: l'influenza uccide in media 500 persone l'anno in italia (dati ufficiali), cioè ne uccide, con tutti i vaccini, più di una al giorno, ma nessuno fa le resse ai supermercati.
Serve bloccare il virus perché non lo conosciamo, ma serve più che altro sperare che i dati restino questi: vorrebbe dire avere un nuovo ceppo influenzale e non una pandemia tipo spagnola.

Non facciamo l'errore di comparare l'influenza con il coronavirus. Per l'influenza stagionale gli anziani VENGONO VACCINATI, qua non esiste il vaccino. Poi capita che molti anziani si rifiutano di vaccinarsi (me l'ha confermato il mio medico di famiglia) o che il virus muta rendendo il vaccino non efficace.
 

MarcoG

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Non facciamo l'errore di comparare l'influenza con il coronavirus. Per l'influenza stagionale gli anziani VENGONO VACCINATI, qua non esiste il vaccino. Poi capita che molti anziani si rifiutano di vaccinarsi (me l'ha confermato il mio medico di famiglia) o che il virus muta rendendo il vaccino non efficace.

Se leggi i post sopra capirai che non si paragonano le cose, ma i numeri. Cosa diversa perché serve unicamente per non far scoppiare un inutile panico.

Il discorso vaccini è più complicato. Non ci si vaccina in realtà contro l'influenza in senso assoluto, perché la stessa arriva in diversi ceppi e ci si vaccina solo contro i più comuni.
Non aggiunge molto al discorso fatto fino ad ora, ma è una puntualizzazione che è il caso di fare visto che molti si chiedono come mai prendono l'influenza anche se vaccinati ed altri si chiedono come mai la prendono 2 volte pur essendo immuni (sono ceppi diversi).
 

MarcoG

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Con l'influenza stagionale quanti giovani adulti e in ottime condizioni fisiche rischiano la vita??
Il vero confronto da fare è questo, senza farsi fuorviare da anziani o soggetti con altre patologie .

Ed ecco il perché ho scritto quello che ho scritto. Dobbiamo sperare che i numeri confermino che da noi a rischio siano i soggetti con patologie, questo perché renderebbe il virus meno letale delle attese.

Il numero che chiedi è di circa 50 persone ogni anno, a fronte degli 8 milioni di contagiati. La stagionale porta polmoniti virali, che a loro volta conducono alla morte, 200 casi in media ogni anno. Di questi, il 25% riguardano soggetti giovani e sani. Ovviamente il sano non vuol dire nulla, ci sono soggetti che fumano, predisposti, immunodebilitati perché magari hanno fatto una maratona. E' una semplice chicca statistica che non so quanto possa essere rilevante su numeri così bassi (50 rapportato a oltre 8 milioni).
 

Black

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leggo che molti parlano della mortalità di questo virus, sottolineando il 2 o 3% che è simile ad altre influenze stagionali. Ma la vera differenza di questo virus è l'altissima diffusione. Aspetto non certo trascurabile e motivo per cui si spiegano tutte le misure (tardive) che vengono prese in questi giorni.
 

MarcoG

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leggo che molti parlano della mortalità di questo virus, sottolineando il 2 o 3% che è simile ad altre influenze stagionali. Ma la vera differenza di questo virus è l'altissima diffusione. Aspetto non certo trascurabile e motivo per cui si spiegano tutte le misure (tardive) che vengono prese in questi giorni.

Non è per nulla simile la mortalità. E' molto più alta della comune influenza: a livello europeo 1,4 per mille (con 3 ceppi e più cicli) vs 1 per cento (con un solo ceppo e un solo ciclo). Si stima inoltre che il singolo ceppo possa contagiare da solo il 60% della popolazione mondiale (contro il 15% del singolo ceppo della stagionale).

La cosa che cerca di farsi capire è che l'influenza normale, al momento, è talmente più diffusa che uccide molte più persone nonostante una percentuale di mortalità così tanto più bassa.
Serve a far capire che la situazione è grave, servono misure di prevenzione, serve allerta, ma non serve paragonarlo al virus T di Resident Evil. E se anche a voi arrivano le immagini di alcuni dei supermercati lombardi avrete capito a cosa alludo.
 
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Ed ecco il perché ho scritto quello che ho scritto. Dobbiamo sperare che i numeri confermino che da noi a rischio siano i soggetti con patologie, questo perché renderebbe il virus meno letale delle attese.

Il numero che chiedi è di circa 50 persone ogni anno, a fronte degli 8 milioni di contagiati. La stagionale porta polmoniti virali, che a loro volta conducono alla morte, 200 casi in media ogni anno. Di questi, il 25% riguardano soggetti giovani e sani. Ovviamente il sano non vuol dire nulla, ci sono soggetti che fumano, predisposti, immunodebilitati perché magari hanno fatto una maratona. E' una semplice chicca statistica che non so quanto possa essere rilevante su numeri così bassi (50 rapportato a oltre 8 milioni).

Sono dati importanti invece, bravo.
Non so quanto possa esser attendibile come notizia ma pare che il 38enne in questione abbia iniziato a curarsi seriamente tardivamente.
Anche questo è un fattore importante.
 

MarcoG

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Nel mentre, sesta vittima. Paziente oncologica. Non ho capito se ha 88 anni (l'ansa dice che le ultime due vittime hanno 84 e 88 anni, non so se include la sesta).
 
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